Non siamo soli nello spazio, perlomeno a livello di pianeti abitabili come la Terra. Nel 2013, gli scienziati hanno scovato il pianeta extrasolare più simile al nostro, ma secondo gli ultimi calcoli effettuati sarebbero 8,8 miliardi i pianeti con queste caratteristiche presenti solo nella nostra galassia nella fascia considerata abitabile, ovvero in cui vi è la possibile presenza di acqua liquida.
pianeta simile terra
Non siamo soli nello spazio, perlomeno a livello di pianeti abitabili come la Terra. Nel 2013, gli scienziati hanno scovato il pianeta extrasolare più simile al nostro, ma secondo gli ultimi calcoli effettuati sarebbero 8,8 miliardi i pianeti con queste caratteristiche presenti solo nella nostra galassia nella fascia considerata abitabile, ovvero in cui vi è la possibile presenza di acqua liquida.
A fare questa stima è stata una ricerca condotta da Erik Petigura dell'Università Berkeley della California, pubblicata sulla rivista scientifica Pnas. In base alle informazioni raccolte dal telescopio spaziale Kepler, prendendo in considerazione unicamente la Via Lattea, sarebbero presenti un 22 per cento di stelle simili al Sole nel totale complessivo di circa 50 miliardi di astri, e queste stelle sarebbero a loro volta circondate da con caratteristiche assimilabili alla nostra Terra. Il numero dei pianeti abitabili come la Terra, potenzialmente, aumenta a circa 20 miliardi tenendo in considerazione anche le stelle nane rosse, presenti in maniera massiccia nella nostra galassia.
Il pianeta abitabile più vicino alla Terra
Il più vicino alla Terra di questi pianeti si troverebbe all'incirca a 12 miliardi di anni luce, ed è visibile a occhio nudo. Il team statunitense guidato da Petigura ha analizzato i dati di 42mila stelle simili al Sole, trovando una scia di 603 pianeti: tra questi, dieci presentano un diametro pari a quello terrestre, di cui almeno un paio orbitano nella cosiddetta zona abitabile. Secondo gli autori dello studio, la ricerca rappresenta un primo passo per future analisi di questi pianeti, allo scopo di scoprire se essi presentino atmosfere e condizioni di vita effettive attraverso l'uso dei potenti telescopi spaziali: perché una cosa è essere potenzialmente abitabili, un altro è che queste condizioni siano reali. Ad esempio l'atmosfera potrebbe essere troppo densa rendendo il pianeta troppo caldo per poter garantire la sopravvivenza delle molecole di Dna, ma sono innumerevoli le varianti. Tuttavia l'idea che la Terra sia l'unico pianeta che presenti le caratteristiche idonee per ospitare la vita ha ormai imboccato il viale del tramonto.
Che cos'è l'abitabilità planetaria
Ma come è possibile individuare i pianeti abitabili come la Terra? Visto che ancora non sono state rilevate forme di vita sugli altri pianeti, gli astronomi si basano sulle caratteristiche degli astri. Si tratta dell'abitabilità planetaria, che misura la capacità dei corpi celesti di ospitare la vita. Come punto di riferimento per le valutazioni si prendono le condizioni terrestri. Infatti, per quanto si sappia ora, solo la Terra è in grado di sviluppare e ospitare forme di vita. In particolare, le condizioni indispensabili sono l'avere una fonte di energia, come il Sole ad esempio, che si abbina a della materia mobilizzabile. I presupposti biologici terrestri da tenere in considerazione sono di carattere geochimico, geofisico e astrofisica. Uno dei parametri da soddisfare è l'avere dell'acqua allo stato liquido. L'acqua è considerata indispensabile per generare un ecosistema vivente. Se un pianeta possiede alcune delle caratteristiche terrestri richieste, allora potenzialmente potrebbe ospitare forme di vita. Nonostante le ricerche, però, ancora non sono stati trovati altri essere viventi, al di fuori degli abitanti della Terra.
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