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Anche gli scienziati credono nel paranormale
Post n°802 pubblicato il 04 Settembre 2014 da arte1245
La scienza dovrebbe essere il luogo della ragione per eccellenza, eppure esistono scienziati che credono nel paranormale. Questi studiosi non sono religiosi in senso stretto, anzi, sostengono teorie che vanno anche al di là della religione. Ciò non toglie che abbiano fatto la storia della loro disciplina, come lo psicanalista Carl Gustav Jung o l'antropologa Margaret Mead. Scienziati che credono nel paranormale esistono e non per questo il loro lavoro è meno degno di nota dei più razionalisti tra gli studiosi. Se in Italia si contrapponevano l'atea Margherita Hack e il religioso Antonio Zichichi, ora e nel passato, ci sono stati tanti scienziati affascinati e influenzati dal paranormale. Da Carl Gustav Jung a Wolfgang Pauli, ecco quali sono questi studiosi attivi negli studi dell'irrazionale.
Carl Gustav Jung.
Conosciuto soprattutto per le sue teorie psicologiche sugli archetipi, Carl Gustav Jung ha dedicato 20 anni della sua vita a studi più particolari, ispirati da una sua paziente che aveva sognato di partorire uno scarabeo d'oro. Da questa illuminazione, lo psicanalista ha iniziato a elaborare le sue tesi sulla sincronicità, che sostiene che eventi non correlati casualmente possono essere collegati per significato.
Oltre a essere un'affermata antropologa culturale, specializzata nello studio dei comportamenti sessuali delle popolazioni, Margaret Mead era una fervente cristiana anglicana e credeva nei poteri psichici e considerava coloro che ne erano in possesso dei sensitivi.
Affascinato dalle teorie sulla sincronicità di Jung è stato il fisico teorico Wolfgang Pauli, che ha dato il nome al cosiddetto "effetto Pauli". Questa teoria suppone che gli umani siano in grado di interrompere l'elettricità grazie a un sorta di fenomeno macro-chinetico. |