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Meglio il carcere che la mamma
Post n°809 pubblicato il 13 Settembre 2014 da arte1245
A mali estremi, estremi rimedi, deve aver pensato nel 2012 un pregiudicato di 43 anni residente a Torre Annunziata, provincia di Napoli, il quale, in preda all'esasperazione, lanciò una molotov contro il commissariato di polizia. Motivo? Costretto dagli arresti domiciliari a convivere con la madre, era arrivato al punto di non sopportare più il proprio genitore, e dopo aver chiesto ripetutamente, ma invano, di poter cambiare domicilio, ha scelto di passare alle vie di fatto pur di risolvere la situazione. Più volte arrestato per vari reati, tra cui rapina, estorsione, ricettazione e spaccio di droga, il pregiudicato si recò al commissariato di zona per illustrare i seri problemi di convivenza con la madre agli agenti. Da parte loro i poliziotti avevano provato a spiegargli che per cambiare domicilio occorreva presentare un' istanza all'autorità giudiziaria, ma Iervolino non voleva sentire ragioni: voleva essere trasferito, e subito, minacciando in caso contrario di rivalersi in altro modo. E così fece: lo stesso giorno, il pregiudicato lanciò una bottiglia molotov contro il portone dello stabile occupato dal commissariato di polizia, provocando anche un principio d'incendio, senza badare affatto a rendersi irriconoscibile. L'uomo fu arrestato pochi minuti dopo, con suo profondo sollievo. |