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Torna a casa Renzie!
Post n°814 pubblicato il 16 Settembre 2014 da arte1245
Un comportamento indecoroso. Tommaso Grassi, consigliere dell'opposizione di sinistra alla giunta Renzi, bolla così un dato statistico che inchioda il sindaco di Firenze: è il meno presente in Consiglio comunale tra i sindaci delle grandi città italiane. Soprattutto se, accanto a questo dato, si leggono anche fallimenti importanti, come i 36,6 milioni di euro di fondi europei persi per il completamento della tramvia a causa di tre fattori fondamentali: le difficoltà economiche del costruttore, il restringimento del credito bancario in seguito alla crisi economica, le incertezze del progetto e dello strumento finanziario scelto, quello del project financing. Matteo Renzi, proiettato a giorni alterni alla guida del Partito democratico e a Palazzo Chigi, nel 2012 ha partecipato a 8 sedute su 45 del Consiglio comunale. Dall'inizio del 2013 è comparso nello scranno del primo cittadino nel Salone de' Dugento 7 volte su 17. Tra un'ospitata televisiva e l'altra è molto difficile riuscire a fare il sindaco di Firenze, "il mestiere più bello del mondo", come amava definire lo stesso Renzi il suo incarico. E quante volte durante le primarie di novembre lo stesso Renzi ha incalzato: "Bisogna usare meglio i fondi europei". Peccato per Firenze, vanno in fumo 36 milioni Ue. E mentre il dibattito su previdenza e pensione anticipata 2014 continua incessantemente a dispiegarsi arriva il grido d'allarme di Luigi Pagliuca, presidente della Cassa dei ragionieri, secondo il quale senza un intervento sugli attuali assegni previdenziali il sistema imploderà. A finire nel mirino di Pagliuca una sentenza della Corte di Cassazione che ha invalidato una norma contenuta nell'ultima legge di Stabilità che aveva introdotto il metodo cosiddetto pro-rata, un calcolo misto contributivo e retributivo per l'erogazione dell'assegno di quiescenza per le pensioni già maturate. L'idea era quella di perseguire il principio di solidarietà intra-generazionale tra chi oggi è in pensione e fruisce in parte del metodo retributivo e chi domani, magari fruendo delle nuove forme di pensione anticipata 2014 al vaglio da parte del governo Renzi, fruirà del contributivo ricevendo quanto effettivamente versato: ‘Così finirà per pagare la collettività perché le Casse previdenziali non sono in grado di sostenersi senza procedere a un riequilibrio del sistema - ha dichiarato Pagliuca al Corriere della Sera - 8 volte su 45 ha partecipato ai lavori comunali e nel 2013 a 7 su 17. Peggio di lui solo Alemanno. Intanto la città dovrà rinunciare ai fondi europei per i ritardi nel completamento della tramvia |