Just me..

Basta. Io sciopero.

Oggi nn voglio essere un'amica, una studentessa, una fidanzata, una figlia, una fortezza.

Di solito sono amica di qualcuno che nn ruicambia le mie gentilezze, le mie attenzioni, ma sa solo farsi  comodi suoi. Anche davanti alla richiesta di una cosa molto importante per me, è stata capace di dirmi che prima viene lei. Se trova di meglio, mi concederà la grazia di prendere il suo posto.
OGGI BASTA.

Di solito sono una fidanzata paziente, accondiscendente senza farmi calpestare. Ma ora si sta proprio passeggiando comodamente sulla mia schiena.
OGGI BASTA.

Di solito sono una figlia modello: studio, sono una brava ragazza, nn fumo, nn bevo, nn sono una preoccupazione. Sono tranquilla e nn rompo le palle. Di solito per i miei genitori nn ho problemi, nn sono ansiosa, nn ho la mente piena di pensieri. Per loro.
OGGI BASTA

Di solito sono una studentessa con quel poco di preoccupazione necessario per riuscire bene. Sono sempre quella che tranquillizza e spinge gli altri, anche a discapito mio.
OGGi BASTA.

Di solito sono una fortezza: protettiva, coraggiosa. Un castello su una collina: posso far fronte a tutto perchè lo vedo arrivare dall'alto. Niente mi preoccupa, niente mi abbatte.
OGGI BASTA.

Oggi voglio spengere la luce perchè nessuno mi veda, perchè nn voglio vedere nessuno.

Sono incazzata, tesa, ansiosa, delusa, triste, rassegnata, indifesa, pensierosa, di poche parole, preoccupata, senza forze, vuota, persa, nervosa, impaurita, impotente.

Mi ricordo che da bambina, tutti i medici (anche il dentista) facevano i complimenti a mia mamma, perchè "la sua bambina è proprio la più brava che sia mai venuta qui!!". Nn piangevo, nn urlavo, nn mi divincolavo, nn facevo i capricci, nn cercavo di scappare.
Stavo sotto i ferri silenziosa, senza dire una parola, senza un lamento, un mugugno. Un orgoglio per mia mamma, che mi dava un bacio sulla guancia appena uscite dallo studio, e solo allora mi sentivo libera di piangere per il male che mi aveva fatto quel dentista. Sempre in silenzio.

Oggi voglio essere libera di piangere, di sfogare la mia rabbia, la mia frustrazione. Anche davanti a quei dottori, che, implacabili, mi daranno una risposta definitiva.