Creato da anais.sa il 03/11/2008

FATTO IN MEXICO

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Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 12 Novembre 2008 da anais.sa

IL BOLERO NON HA ETA'


Alejandro Fernández, anche se è relativamente  giovane  da una serie di nomi che lo hanno preceduto, con questo álbum ”DE NOCHE: CLASICOS A MI MANERA” fá il suo contributo in onore a una melodia che sopravvivrà al tempo

“EL RELOJ:  Reloj, no marques las horas 
                porque voy a enloquecer...”

Queste strofe non si riferiscono alla disperazione che produce un tamponamento sulla strada che si percorre per arrivare in tempo al lavoro il lunedì mattina, quando un malore o la sbornia del week-end ci ha impedito di svegliarci in tempo. Come avranno notato subito molti lettori, sono le prime strofe di Roberto Cantoral, contemporaneo e compatriota di Manzanero, e autore di questo bellissimo bollero che in questo álbum canta Alejandro a modo suo.

                                

                                     Manzanero e Cantoral in dietro


Il bolero ha girato tutto il mondo, cominciando dagli Stati Uniti dove cantanti della statura di Frank Sinatra, Nat King Cole, Bing Crosby, Maurice Chevalier, e Dean Martin. Doris Day, Eddy Gorm, non sono stati in grado di sfuggire alla sua magia. È accaduto con grandi orchestre che hanno subito la sua influenza, come l'orchestra della BBC a Londra, Mantovani, Henry Mancini e Xavier Cugat.

Questo ritmo, così melodico, non può mai essere separata dalla poesia.

Ma se Cuba è stato la culla di questo ritmo, il Messico ha generato un'enorme quantità e varietà di compositori, arrangiando, dagli anni 40, il Bolero insieme al Mariachi e un perffetto essempio di questa fantástica coppia oggi é Alejandro Fernández.


Messico ha anche lasciato la sua impronta sui dischi di carbonio nei quali hanno lasciato il segno Pedro Vargas, interpretando "Júrame" Maria Greve, e La Negra Tona esigendo la parità in “Angelitos Negros”, o Javier Solis alternando la musica ranchera con la musica di Greve o Lara.


Passionali per eccellenza, i messicani, come lui, hanno dedicato alle donne dei sogni le loro migliori ispirazioni. Al bolero messicano gli si potrebbe cantare “contigo aprendí que existen nuevas y mejores emociones”("con te ho capito che esistono nuove e migliori emozioni"), come canta Manzanero.
Ci sono vari tipi di boleros, come quelli che fanno tagliare le vene, e che l’ecuadoriano Julio Jaramillo, con la sua voce di chi soffre per amore cantava:“No puedo verte triste, porque me mata tu carita de pena mi dulce amor.”("Non riesco a vederti è triste, perché mi uccide il tuo volto triste mio dolce amore...").


O meno dolorosi, come quelli che interpreta Alejandro Fernández, Julio Iglesias e persino Plácido Domingo.

      


Ci sono inoltre boleros che si esprimono con grandi orchestre, e sono l'estremo opposto, altrettanto validi, che sono interpretati da trii accompagnati da chitarre, una categoria che include Los Panchos, Los Tres Assi, o The Three Caballeros, che in trio, hanno il talento per sconfiggere il tempo e avvicinarci ogni sera al sogno romantico, caldo e dolce del tramonto sulle rive di un mare paradisiaco dove la vita è più appagante.

ALCUNE CURIOSITA'


Curiosamente, in uno dei paesi in cui il Bolero è una lunga storia, il Messico, la parola bolero significa lustrascarpe.
Nei paesi in cui lo sport delle bocce è molto popolare, boleros sono le persone che lo praticano.
Ma il bolero che ci diletta è un ritmo d’incontenibile poesia a partire dalla metà del XIX secolo ha prodotto grandi passioni, e ha contribuito ad aumentare la popolazione del pianeta.
Cuba si dà il merito di avere reso popolare questo ritmo musicale, secondo alcuni storici sono stati gli schiavi neri che hanno accompagnato i loro padroni francesi quando questi scapparono da quella che è oggi la Repubblica Dominicana, nella fase rivoluzionaria, quando l’isola di Quisqueya espelleva


Questi schiavi, arrivando a Santiago, Cuba orientale, mescolarono la loro cultura africana con quella francese facendo nascere questo ritmo pieno di sensualità adatto alla poesia e al romanticismo, senza limiti.

(post  C.B. - 30 0ttobre 2008 lingua-spagnola)

 
 
 
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