FATTO IN MEXICO

Città di Messico Giovedi, 3 sett 2009

milenio.com

Alejandro Fernández scrive una nuova pagina di storia, che potrebbe cambiare, almeno nel Messico, i rapporti tra i cantanti e le case discografiche. Alcuni mesi fa il bel cantante di Guadalajara ha divorziato da Sony e ha firmato un nuovo contratto con la Universal, con cui sta preparando un attesissimo doppio CD, dedicato sia alla musica mariachi che a quella pop.
Il divorzio non ha impedito alla Sony di continuare a sfruttare l'immagine e il lavoro del Potrillo, questo il soprannome con cui Fernández è noto in America Latina. La cosa ovviamente non è andata già all'interessato. Secondo il suo avvocato, Marco del Toro, Alejandro ha rispettato fino alla fine il contratto con la Sony, realizzando i sette dischi previsti. Ma, la casa discografica ha deciso, dopo la separazione, di lanciare il CD Alejandro Fernández, clásicos a mi manera e El álbum secreto de Alejandro Fernández, la cui uscita è prevista per il 15 settembre. Quest'ultimo raccoglie canzoni inedite incise da Alejandro, ma mai inserite nei suoi CD perché secondo lui "non avevano la qualità che il pubblico si merita".
Al pubblicare un disco per il quale non ha il consenso del cantante, la Sony sta violando i suoi diritti e la sua immagine. Di qui l'azione legale di Alejandro Fernández, che ha denunciato l'ex casa discografica alla Procura Generale della Repubblica del Messico per un possibile attentato alla proprietà industriale e ai diritti d'autore. La denuncia ha causato una perquisizione nella sede di Tlalneplantla di Sony Music."E' la prima volta che si fa una perquisizione ordinata da un giudice federale perché ci sono elementi che fanno pensare si siano violati i diritti d'autore di Alejandro Fernández e questo costituisce quello che nel linguaggio colloquiale si chiama pirateria" ha spiegato l'avvocato del Potrillo.
Durante la perquisizione sono stati messi a disposizione della magistratura documenti e fotografie, che fanno allusione all'immagine di Alejandro e che sarebbero stati molto probabilmente utilizzati per il lancio del nuovo disco, e 6mila dischi. "Tutto questo viola i diritti d'autore, l'immagine e il nome artistico, che ha dei diritti, e c'è una palese violazione dei diritti d'autore" ha detto l'avvocato del Toro a Notimex, l'agenzia di stampa messicana. La perquisizione a Sony non è stata una sorpresa: alla casa discografica erano arrivare richieste affinché abbandonasse l'idea di lanciare dischi che non avevano il consenso del cantante.
L'avvocato ha anche fatto sapere che Alejandro Fernández non vuole una compensazione economica per eventuali danni: "Vuole solo che si rispettino i suoi diritti, perché è importante sottolineare che è la prima volta che si fa una cosa del genere nei confronti di una casa discografica, dato che loro lottano sempre contro la pirateria e stavolta sono coinvolte in essa". Alejandro segue da vicino lo sviluppo della sua azione legale perché, sostiene del Toro, "lui non è una persona che litiga, lo hanno costretto a questa situazione e lui sa che sta creando un precedente perché i suoi colleghi possano difendere in futuro i propri diritti".

Postato su "Rotta a Sudovest"