il mio blog

GOCCE  DI  VITA

di Alfredo Giglio ©

Qual pluvia che ruina

Giù dal cielo,

Per inondar la terra

Che l’attende

E fende l’aria sbieca,

Seguendo la folata

E  si disperde sporca

Nella mota,

Tal son gli avvenimenti

Della vita

Dal destin sospinti

In tanti moti.

La pioggia  nondimeno

Ci regala

Il dolce incanto

D’un arcobaleno

E limpide gocce

Lascia

Su foglie tremolanti,

Che sotto i rai del sol

Paion gemme brillanti.

Così la nostra vita

Si disperde

In tante stille

Simili ad un pianto.

Molte danno dolore,

Finendo nel maligno

Dell’avversa sorte

E solo poche,

Baciate dalla Dea                                                    

Brillan  di vera luce,

Donando gioia al core

Che si bea

E gaudio fugace

Al fremito che tace.

Alfredo Giglio              

L’ARTE  E’ CREAZIONE

di Alfredo Giglio ©

Dal meditar dell’uomo in riflessione

Nel pien di meraviglie di natura,           

Nasce pria nel pensier quell’embrione,

Ch’ingegno  umano o fantasia nel cuore

Trasforma in bello poi con la ragione.

In animo chi serba l’armonia

E dolce senso pur nell’intelletto

Quel suo modello pone in concretezza,

Per partorire un’opera immortale.

Finito il suo lavor con sentimento

Lo sente palpitare fra le mani,

Come una cosa viva appena nata

Che vuol sfidar le stelle in firmamento.        

Attoniti gli sguardi degli astanti

Restano fissi e pieni d’emozione

Di fronte al fiore schiuso in universo,

Che rivela divina intuizione

E la bellezza magica dell’arte.

L’artista si nutre sol di creazione

Del lavor suo che rimane eterno

Come l’opra di Dio nell’infinito,

Che l’uomo coglie nella sua bellezza.

Alfredo Giglio                                                     

LUNGO IL CORSO VELOCE DELLA VITA         

di Alfredo Giglio ©

Lungo il corso veloce della vita

Ho assaporato gioie e delusioni.

Da fremiti d’amore ridestato

Della passione tua mi son nutrito.

Gli anni son corsi rapidi e felici

Fra le tue braccia ch’eran come nido,

Mentre m’inebriavo sul tuo ventre

Ch’a me donava pace e godimento.

Com’eran dolci le tue labbra ardenti

Com’era molle il seno ch’ansimava,

Mentr’io sentivo nascere il tormento

Se gelosia di me s’impossessava.

Solo se il tuo respiro io respiravo,     

Felice allor sognavo di sognarti

Fin quando nella corsa infin cadevo.

Dal vortice degli anni risucchiato

Or resto immoto con la tua visione,

Racchiusa nel mio cuore condannato

E parmi di sentire un dolce suono

Ch’amore mi sussurra, da lontano.

Alfredo Giglio

COME BOLLE DI SAPONE

di Alfredo Giglio ©

In alto si sminuzza

La mia essenza

Come in piccole bolle

Di sapone,

Che restan spettatori

D’esistenza.

Come anelli di fumo

I miei pensieri                                                      

Salgono e si perdono

Nel cielo.

Briciole di felicità

Si posano sui filari,

Tesi come ragnatela

Dal tempo avaro,

Ch’il sangue mi congela.

Perdesi il sogno intanto

Nel mar della memoria,

Grande come il lago

Del mio pianto.

E poi,

Quasi dolorosa malattia

Sento lo scorrere dei mesi

Sulla vita mia.

E parmi d’essere immerso

Nella gioia,                                           

Ma triste mi ritrovo

Nella noia.

Effimero il mio corso

Vola via

Veloce  verso la meta

Della sorte,                                       

Ch’è fredda come il gelo

Dell’inverno,

Per ricoprirsi di polvere

D’eterno.

Alfredo Giglio

RESTO AL BUIO

di Alfredo Giglio ©

Resto al buio, in silenzio,

Ho nel core una speme

E nel giorno ch’albeggia

Poi s’accende una luce.

E’ luce d’azzurro,

La luce del Cielo

Che l’anima invade

E negli occhi dilaga.

Un raggio rimbalza

Su un ramo fiorito,

S’ode un canto soave

nell’aria smarrito.

Il tuo volto sereno

Nel cuore scolpito

Mi rende sublime

E mi sento felice.

Alfredo Giglio