Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
Salve a tutti coloro che leggeranno questo blog, in cui inserirò post e commenti personali di arte e cultura

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

amorino11monellaccio19falco1941acquasalata010m12ps12cassetta2annamatrigianoormaliberar.11.11.11unghieviolaacer.250iltuocognatino1clock1991Sslpstriwhiskynsoda
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 05/02/2016

LETTERA D'AMORE 1 di Alfredo Giglio

Post n°382 pubblicato il 05 Febbraio 2016 da giglio.alfredo
Foto di giglio.alfredo

 

Cuore mio,

Aspetterò che nella dolce aura della sera, incontro a me, tu venga come un sogno, figura eterea, impalpabile, conquistando l’alma mia, che s’è perduta nei meandri della malinconia, poichè il tempo spira dentro e invade tutto il cor, dolente, che, da sempre, t’attende, ….riverente.

Non vedo nulla, che nella luce rispecchi la tua visione o t’assomigli: nulla, che nel buio superi le stelle, se non il luccichio degli occhi tuoi.

Aspetterò, che l’esser mio, lento, si consumi, come un cero acceso, ardendo dell’amor che t’ho serbato e fioca fiamma, la passione ardente  diventata; e nel ricordo dei giorni, che infinita gioia arrecavi al mio pensiero, che di te si nutria nella mente, andando ai dì  futuri, del nostro vivere insieme e nell’ardore, io passo il tempo mio nella struggente attesa, che a me giunga un rigo, vergato dalla delicata mano di colei, che alimenta tutti gli aneliti segreti miei… un palpito che mi restituisca l’allegrezza di un vivere sereno e di sperare nel caldo sentimento, che non m’hai dato.

Aspetterò che il sole sorga e muoia nel moto suo, finchè la vita abbandonerà le membra mie consunte e, fino allora, nutrirò la speranza che la mano,  tanto vagheggiata, mi sfiori lievemente con le dita, nell’ultima carezza della vita.

Aspetterò il volger della sorte, che dia al viver mio, ormai perduto, ancora la speranza d’udire il verbo tuo dimenticato, di sentire che, dentro te, il mio ricordo continua ancora a viver peregrino, mentre il viso mio più lacrimato, rivolge il guardo al volto tuo, che ho tanto amato.

Aspetterò che il sogno a me riporti tutti i diletti di un amplesso forte, tutti i battiti del cuore sospirati e mi restituisca i baci che t’ho dato, senza sentire mai, dolce, il sapor delle tue labbra ambite.

Aspetterò che il tuo pensier ricordi il tempo andato, un tempo antico, giammai dimenticato, quando, leggiadra, indirizzavi il tuo cammino, verso esistenza avita, tenendo innanzi a te le aspirazioni e i desideri di raggiungere i traguardi della vita.

Aspetterò che sia il tuo ricordo a riportarmi indietro, con un semplice cenno di scrittura, che mi dia certezza d’un tuo palpito, d’un solo tuo pensiero, che t’abbia sfiorato il cuore, che t’abbia portato un alito di bene, che t’abbia fatto sentire un poco di calore, per l’essere mio, precipitato in totale indifferenza ed obliato.

Un cenno solo, anima mia, che sia divino, attendo, perch’io continui a vivere nel sogno, in cui tu sei regina ed io, un povero perduto, nella dolcezza tua sublime.

Un cenno solo, perché riviva in me il soffio di quell’amor celato e inconfessato, che unico fu nel cuore tormentato ed ivi rimarrà, fino alla morte….. eterno ed…. assoluto.

Tuo fino all’ultimo respiro…. Al

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963