Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
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Messaggi di Giugno 2016
MUORE PUR LA FANTASIA
di Alfredo Giglio ©
Fugge il dolor tra le grinze del viso
E mentre già scompare l’allegrezza,
S’annida il pianto fra le ciglia arrese
Qual anima, segnata d’amarezza.
Dal cor ch’alma diletta più sospira
Dello spirto gentil ch’in te dimora,
Nasce tutto quel mal che mi scolora.
Per quella levità del senso vago,
Che vacuo rende poi il viver mio
Privo della dolcezza della vita,
E dell’amor ch’unisce l’uomo a Dio
La mente mia rimane più turbata
Amando di finir nel tuo desio.
Se concesso m’avesse quell’Essenza
D’averti nel suo nome più vicina
Sarebbe l’opra mia stata divina
E ricca di piacere l’esistenza.
Più il sole per me non dona luce
E Dio immenso è fuor dall’universo,
In cui materia trova sua frontiera
Ed ascoltar non può la mia preghiera.
Egli frutto non è di creazione
Ma luce dello Spirito infinito
Ch’avvolge con amor il mondo intero.
A tal confronto la passione mia
Che parea smisurata è picciol cosa
E intanto muore pur la fantasia,
Che tutti i sensi miei avea nutrito
Nel sogno voluttuoso ormai finito.
Alfredo Giglio
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ANCHE LA SPERANZA MUORE
di Alfredo Giglio ©
Scomparsa la speranza di vederti,
Illusione la luce del tuo sguardo.
Poterti accarezzare solo il viso
Diviene come fulmine improvviso.
La voglia di baciarti mi divora
Al pari della voglia d’abbracciarti
E sentir poi i morbidi tuoi seni,
Mi sembra d’inseguire una chimera.
Sento che resta vile il mio valore
Se non potrò sentire il tuo calore.
Se acerbo divenisse il mio tormento
Vorrei sentire ancora il tuo profumo
Che più distratto mi trasporti il vento.
Se le tue labbra non potrò sfiorare
All’or vorrei dormire il sonno eterno
Poiché la vita più non m’appartiene.
Ormai son solo e lento mi consumo
Col tuo ricordo fisso nella mente
Sentendo il cor che muore pigramente.
E in questa lontananza va perduta
Quella parte di me che più t’aggrada.
Mentre dal petto tuo sgorga la vita
Io sogno il labbro fresco di rugiada.
Alfredo Giglio
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