Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
Salve a tutti coloro che leggeranno questo blog, in cui inserirò post e commenti personali di arte e cultura
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Messaggi di Luglio 2016
CON L’ULTIMO RESPIRO
di Alfredo Giglio ©
Con l’ultimo respir per desiderio
Vorrei essere niente nel gran vuoto
Per udire il fragore del silenzio
E cercare una luce nel gran buio.
In uggia ho sempre avuto i riflettori
E vivo senza gloria e senza nome,
Ma respiro la brezza d’universo
Ch’alita in me e mi mulina in core.
Caduto son di Crono nell’imbuto
E più non vedo ormai la risalita,
Ma se da te soltanto avessi avuto
Assenso a quel disegno di volere
Mutare il volto mio più corrugato
Nella smorfia felice d’un sorriso,
Che fosse dalle mani tue gentili
Balzato a me qual tenera carezza,
Avrei mutato pur la condizione
Di non sentirmi più nell’immondezza.
Or che non spero più nei baci tuoi
Vorrei finir nel posto più lontano,
Negletto e più dimentico d’amore
Per ritrovar dell’anima la pace.
Se più tu non sarai Musa divina
Silente passerò la vita mia
Che finirà laddove tutto tace.
Alfredo Giglio
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IN QUALE DIREZIONE
di Alfredo Giglio ©
Nell’arco della vita
Arcan s’asconde
Il gran fluire
E traccia non v’è
Del suo finire.
Intanto incespica
Pure l’andar mio
Mentre mi chiedo
In quale direzione
E in quale spera
Sarà la dannazione.
Nel donar vita
La vita si rinnova
Per l’anima ch’addita
Un’esistenza nuova.
Ma poi che muor la gioia,
Non par che vi sia sorte
A piè di quel letargo
Simile alla morte.
Un sogno amaro
Felicità rimane
In tanta piccolezza.
Sarà fortuna averla
Forse in altra altezza,
All’uomo destinata
Per la sua grandezza?
Di tal quesito
Il responso ignoro
E a te che leggi
Il mio verbo canoro
Altro non dico
Che svelerem mistero
Se fiducia avremo
In quell’Essenza
E non nel vacuo perir
Dell’apparenza.
Alfredo Giglio
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L’ULTIMO DESIO
di Alfredo Giglio ©
Come meteora,
Che solcando il cielo
S’affaccia luminosa
E poscia si consuma
Nell’etere profondo,
Così apparisti
Nel firmamento mio
Per ingannar nell’estasi
Lo sguardo,
Pria ch’il tuo calore
Provass’io
E spenta t’accostassi
Al petto mio.
Nutrita in cor
La speme d’abbracciarti
Anch’essa è morta
Nell’anima sofferta.
Or tristo e curvo
Al volere della sorte
Piango da servo
Per l’allegria finita.
Anche voglia di sfiorarti
E’ abortita.
Ma pria di dar l’addio
A questo mondo
Vorrei sentire
Il dolce del tuo labbro
In un sol bacio
Retaggio d’ardimento,
Che trasporti
L’ultimo mio respir
Nel godimento.
Alfredo Giglio
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