Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
Salve a tutti coloro che leggeranno questo blog, in cui inserirò post e commenti personali di arte e cultura
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Messaggi di Gennaio 2017
LA BELTA’ PIU’ VERA
di Alfredo Giglio ©
La beltà, s’ è vera,
Al guardo attento
Alfin si fissa
Qual cosa novella,
Che nel petto bussa
In continua ascensione
E giunge al core,
Come un’emozione,
Che l’anima arrovella.
Il bello esplode
Al par di grido improvviso
E poi ritorna
Com’eco in paradiso.
Bella apparisti
A me
Tu, opera di Dio,
Avvolta in quella luce
Ch’ancor più alta
Nel cielo ti conduce.
Tutto in te splendeva
E nel dolce spirto ameno
La gioia dileguava,
Mentre l’alma più gaia
Si smarriva
Nel profumo infinito
Del tuo seno.
Felice e muto
Allor piegavo il capo
A quel destino
Che m’aveva arriso,
Portando nei miei occhi
Il tuo sorriso.
Alfredo Giglio
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NELL’ARIA UMIDA
di Alfredo Giglio ©
Mentre mucido verde
Come muschio,
La fredda pietra
Di muri annosi avvolge,
Nell’aria tetra
Che spande odor di pioggia,
S’ode soltanto
Un brontolar di roggia
Al par d’un mesto pianto.
Un raggio di sole,
Pallido e malato
Par che si dolga
Tra nubi furibonde
E dietro a queste
Più timido s’asconde.
Un vento umido e caldo
Spinge nei viali d’una città,
Ch’odora di vecchiume
Ogni sorta
Di resti di pattume.
M’aggiro
Come spettro solitario
Per vie deserte,
In attesa del gelo dell’inverno
Che la carne trafigge
E l’ossa mi distrugge.
Così,
I miei pensier seguendo,
Sento ch’il cor più non m’aita
Perché su me già incombe
L’inverno della vita.
Alfredo Giglio
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PRIVO D’EMOZIONI
di Alfredo Giglio ©
Son privo d’emozioni
Al par di sasso impietrito,
Col guardo senza luce
Come frasso inaridito.
Briciole di ricordi disseccati,
Dal tempo ormai svuotati
Rimbalzan nella mente
Come un’ eco distante.
Solo denti bianchi
Rilucenti in un sorriso,
Come preziosa biglia
Nell’avida conchiglia,
Tornano in me
Com’unica vacanza
Alle dolenze orrende
D’una vita avvizzita
E di mani contorte
Dall’ adunche dita.
Se Natura esplodesse
Nel canto degli uccelli,
Nel volo di farfalle,
Nel rifiorir di prati colorati
E nelle risa di pargoli animati
Che respirano la vita,
In me resterebbe quell’attesa
Del fior che muore
Pur d’ appassimento.
E intanto prego
Ch’ognor svanisca
Il mio tormento,
Che trova sua dimora
Nel vil decadimento.
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Inviato da: cassetta2
il 21/01/2024 alle 21:50
Inviato da: cassetta2
il 31/10/2019 alle 19:26
Inviato da: MoniaBalsamello
il 20/02/2017 alle 12:22
Inviato da: MoniaBalsamello
il 20/02/2017 alle 11:38
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 08:56