Creato da mary91dgl0 il 09/12/2014
Aveva rivolto il suo sguardo fuori dalla finestra Alice quel giorno di mezza estate. All'altezza dei suoi occhi soltanto un foglio bianco pronto a sostenerla durante le sue cadute...cadute che facevano male...
 

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BRICIOLE

Post n°22 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da mary91dgl0

 

La musica per Alice non era semplicemente il suono emesso da una voce o una melodia suonata al piano. Era di più. Lei ascoltava, si soffermava in modo cosi accurato a cercare quelle sfumature che solo la musica sapeva donare. Ci saranno sempre quelle canzoni capaci di entrarti sotto la pelle e mischiarti al tuo stesso sangue. Lei aveva il dono di farla sua, incollarla a se e non toglierla mai, proprio come un vestito. E quando indossava il vestito della musica, lei era diversa, i suoi occhi si sentivano diversi, più vivi ,più reali. Danzava , sognava, il suo spirito era libero. A volte si sentiva come una rondine pronta a spiccare il volo emigrando ogni giorno in un posto diverso.  Si sentiva protetta anche da una semplice melodia, perché Alice cercava questo ogni volta che ascoltando una canzone si rifugiava sotto le coperte. la sera, quando il buio incominciava  a calare e il freddo ti avvolgeva a se, era li che ti rendevi conto che  a proteggerti c'erano solo quei mucchi di coperte . E li che ti ritrovavi da sola mischiata con i tuoi  pensieri. Quei pensieri che fanno sognare e che allo stesso tempo bloccano dentro. Non sapeva proprio come eliminarli quei pensieri dalla sua mente, farli stare un po' zitti per una volta. Ma non sarebbe servito a niente. Ritornano sempre certi pensieri, si insinuano e non ti lasciano il tempo di scacciarli. E quello che ti resta da fare e abbandonarti, perderti in quel suono capace di darti anche per un istante quella pace che cerchi. 

 

 

 
 
 
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