Creato da mary91dgl0 il 09/12/2014
Aveva rivolto il suo sguardo fuori dalla finestra Alice quel giorno di mezza estate. All'altezza dei suoi occhi soltanto un foglio bianco pronto a sostenerla durante le sue cadute...cadute che facevano male...
 

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BRICIOLE

Post n°10 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da mary91dgl0

 

"Donna fragile e piccola" mi aveva definito un amico giorni addietro.  Aveva ragione  e cosi che solitamente mi sentivo nelle giornate dove il calore del sole al contatto con la mia pelle bianca scottava. Spesso mi domandavo se era il sole a scottare cosi tanto o le ferite che portavo addosso. Le avevo stese cosi bene quelle ferite, proprio come si fa con il bucato. La differenza stava nella consistenza del materiale. Mentre il bucato esposto al sole asciugava subito, le ferite del cuore per quanto le curassi tendevano sempre ad aprirsi. Ci sono stati giorni in cui mi sono interrogata sulla fine delle cose. Era possibile che da un giorno all'altro finisse l'amore, l'amicizia , la voglia di vivere, la speranza, la fiducia per il prossimo?.  Era possibile che per salvare tutto ciò si rinnegasse  se stessi? " Rinnegare se stessi o salvare il salvabile" era questa la frase che ho portato sempre con me crescendo, rivestendola  del mio stesso sangue.  Rinnegavo me stessa sempre. Mi  rinnegavo ogni volta che guardandomi allo specchio mi accusavo di colpe che non avevo. Mi rinnegavo ogni volta che alzando gli occhi  al cielo trattenevo le lacrime perché se avessi pianto sarei risultata ridicola. Rinnegavo sempre un po' di tutto di me. Rinnegavo quei sogni che avrei tanto voluto realizzare e che invece sono finiti chiusi dentro un cassetto dimenticato. E intanto che rinnegavo me stessa dimenticavo di vivere quella vita che nel bene e nel male mi era stata donata ... Perché mi ero rinnegata cosi tanto? Perché ero disposta a farmi del male per salvare gli altri?  Era semplice la risposta, cosi indelebile ai miei occhi. Nel momento in cui avrei incominciato ad amare me stessa avrei ricominciato a vedere gli avvenimenti per ciò che apparivano realmente. Ma per percepire tutto ciò dovevo amarmi ed era questo la cosa più difficile accettarsi con tutti i pregi e i difetti. Forse mi accuserò sempre un po' di tutto, forse non sarò mai perfetta , ma almeno sarò consapevole un giorno lontano di aver donato un po' di me stessa alle persone che hanno incrociato la mia strada...

 

 

 

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