Creato da Armanarman2 il 24/05/2010

Ritorno alla Genesi

Racconti

 

 

« La banda dei corvi neri.L'auto della felicità »

La 'ndrangheta delle rocce

Post n°94 pubblicato il 14 Agosto 2022 da Armanarman2
Foto di Armanarman2

 

In quel posto di di rovi,gli uccelli neri non si sarebbero mai potuto avvicinare,nè quantomeno era territorio della 'ndrangheta calabrese delle rocce.

Quello che purtroppo non sapeva il fattore Benson è che esisteva invece in quei luoghi la mafia delle Spine, la quale, per mezzo di una loro spia, anzi di una loro spina, che si era infiltrata nei semi del fattore, seppe dell'intenzione del fattore Benson di andare a seminare tra loro.

Ciò provocò un gran trambusto.

Il padrino delle spine, Don Spinoso Pungente, era molto arrabbiato per questo fatto: come si permetteva quell'antipatico del contadino di andare a seminare nei loro roveti?!

Questo era un grave sgarro! Un'offesa, un oltraggio all'onorata società!

Prima aveva avuto l'idea di seminare in un campo aperto non contento della batosta subita dai corvi della banda di Orvic che mangiarono tutta la sua semenza, poi aveva avuto l'impudenza di andare nel campo della 'ndrangheta calabrese delle Rocce ed adesso aveva il coraggio di andare a seminare addirittura tra gli spazi spinosi della mafia delle spine, dove mai nessuno era mai entrato senza uscirne punto e dolorante! 

«Onorate spine,» disse il padrino alle sue spine picciotti, «al caro contadino dobbiamo far capire di che pasta siamo fatte e di cosa siamo capaci! Ancora non ci conosce quanto siamo puntigliose e pungenti, quando si tratta di difendere i nostri affari!» Le spine mafiose erano tante e tutte bene organizzate.

Conoscevano la tattica della guerriglia urbana, molte di loro erano mercenarie e volontarie, ex spine detenute, combattenti delle strade, reduci di tanti scontri con le forze dell'ordine della campagna e sapevano il fatto loro.

Così il povero contadino, seminò di nuovo, nel loro territorio.

Ma le spine crebbero e tutte insieme, come un solo uomo, o meglio, come un solo roveto, soffocarono la semenza del povero contadino Benson.

Erano tante e così bene organizzate, che non diedero scampo alla povera semenza del fattore, che circondata dalle mafiose spine, morì.

Le spine mafiose riportarono una grande vittoria quel giorno, e tutti i roveti festeggiarono fino all'alba con una grande festa organizzata dal padrino Spinoso Pungente

E adesso, direte voi?

Preso dallo scoraggiamento il nostro bravo seminatore andò via... e no, non andò così! 

Il simpatico fattore era un contadino dalla testa dura, probabilmente di origine calabrese, e non si abbatté per così poco, e così decise di seminare di nuovo!

Non più in un campo aperto dove gli uccellacci neri mangiavano la buona semenza, non più tra le rocce, dove le poche radici facevano seccare tutto, non più tra le spine che sembravano delle piovre intorno alla sua semenza, ma nel piccolo campo di suo padre Gilberto, il quale gli aveva lasciato un piccolo pezzo di terra in eredità prima di morire.

Il padre glielo aveva sempre detto, fin da quando lui era piccolo, della fertilità di quella terra. Ma lui da bravo contadino testardo, volle fare sempre di testa sua. Infatti non aveva curato per niente il campo del padre alla sua morte, si era sempre e solo occupato solo del suo bravo orticello, ma come abbiamo visto, con ben pochi risultati.

Ma ricordava bene che quando suo padre era vivo, curava il suo terreno con amore e portava sempre dei buoni frutti, che lui molte volte prendeva dal cesto e mangiava gustandoli con piacere.

Sì, aveva deciso: avrebbe seminato nel campo del povero papà.

E il seme infatti coltivato in quei campi crebbe, e portò dei frutti maturi e saporiti: mele, pere, fichi, pesche; mille profumi riempivano l'aria, e i mille colori vivaci nelle sue ceste erano come dei quadri d'autore. 

La buona terra aveva ricevuto il buon seme e aveva portato i suoi buoni frutti.

(Allegoria della parabola  del Seminatore) 

Da quel giorno in poi il fattore cominciò a vendere i prodotti della sua terra e poiché gli affari andarono bene, ingrandì i suoi granai. 

Ma non fece come il ricco stolto della parabola Biblica, che tenne tutto per sé, ma il nostro amico fattore, divise il suo abbondante raccolto tra i poveri del paese di Agua Mara

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Armanarman2cassetta2samynicmariagraziapaolavbiondogiotto460Sky_Eaglegdasperoni25ba.vi60nunsepodiamichidiangelogesu_risortoannunz1iononcerotupiterx0
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963