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La riunione sindacale

Post n°103 pubblicato il 21 Agosto 2022 da Armanarman2
 

 

Nei giorni che seguirono, purtroppo, nonostante  preghiere e digiuni, si temevano brutte notizie, sulla decisione che avrebbe preso il fattore Benson!

Era sempre più difficile il controllo della situazione!

C'era un'aria di rivolta generale nella fattoria, dal pollaio alle stalle, dal porcile al cortile, tutto era un brusio di animali, che non volevano più fare il gioco del loro padrone!

I licenziamenti di alcune categorie di animali, erano nell'aria!

I maiali sarebbero finiti in saporite salsicce e prosciutti;

I poveri agnellini, con appena pochi mesi di vita,  sarebbero finiti in gustose arrosti sulle tavole dei paesani di Agua Mara!

Per altri poi si prospettava il pensionamento anticipato, come ad esempio per il cavallo Gigino, ormai prossimo alla pensione!

Gli mancavano solo due anni per essere collocato a riposo per raggiunti limiti d'età, trenta anni e tre mesi.

Ma sarebbe andato in pensione in anticipo, perdendoci dei chili di biada, perché il fattore non gli aveva pagato tutti i contributi e per alcuni anni aveva lavorato in nero! 

Sarebbe stato un esodato a vita, senza fieno né pensione!

Un rappresentante dell'O.L.A.F. "Organizzazione Lavoratori Animali da Fattoria", prese la parola e disse:

«Compagni, per favore un poco di silenzio!

So che la situazione e grave,  il padrone della fattoria Benson, fa orecchie da mercante alle nostre richieste!

Dopo la brutta avventura dell'altra volta,  sta decidendo di vendere la nostra fattoria a una multinazionale straniera di prodotti insaccati  della Romania!"

"Una nostra delegazione, il S.C.A. "Sindacato Capre e Agnelli," l'A.I. S. "Associazione Indipendenti Suini," e il P.A.C. "Patronato Animali Casalinghi," guidati dai nostri rispettivi segretari il Dott.Salam, il ragioniere Caprino e il segretario Gallina, sono stati ricevuti oggi alla fattoria per esporre i nostri problemi e far valere i nostri diritti!"

"I nostri rappresentanti sindacali, avevano chiesto un colloquio, per potere illustrare al fattore Benson la grave situazione che si vengono a trovare oggi gli animali delle fattorie!

Lavorano assai e mangiano poco!

Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al riposo come scritto nella "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'animale".

"Vogliamo avere un chiarimento sulle voci di un possibile trasferimento della fattoria in Romania."

"Il fattore, ha preso atto delle critiche espresse dalle nostre organizzazione sindacali e ha manifestato la propria volontà per l'apertura di un tavolo di confronto con il ministro del lavoro."

"Ma noi abbiamo seri dubbi su questo tavolo che si vuole aprire!"

"Non sarà che su questo tavolo, ci finiremo in arrosti e salumi?"

"È tempo di agire compagni! Io proporrei per uno Sciopero Generale

E tutti gli animali in un unico coro dissero:

«Sì allo sciopero generale!"»

«Sì, bene! Sciopero! Sciopero!

«Abbasso il padrone Benson che ci sfrutta!»

«Non lavoreremo più per chi ci sfrutta!»

«Niente più lavori nel porcile, nella stalla, nei campi!»

«Coccodè, coccodè da oggi niente più uova!» dissero le galline!

«Muuu, niente più latte e formaggi!» ribatté la mucca Guglielmina!

«Hi Ho... Hi Ho, non porterò più sulla mia groppa  il grasso padrone!» ragliò l'asinello Gelsomino!

«Grunf.. Grunf.. io non finirò i miei giorni come un salame!» grugnò il maialino Peppino.

«Hiiiii.. Hiiii... basta lavoro, senza il  salario minimo!» nitrì il cavallino Gigino.

«Ascoltate compagni!» prese la parola il segretario dei suini Indipendenti Salam.

 «Sappiamo che il momento per questa azienda non è dei più felici! La grave crisi economica che ha colpito il paese,  che sta attraversando tutte le fattorie, ci impone una riflessione molto profonda sul nostro futuro

«Oink!» grugnì un maialino.

«Io non voglio finire in salsicce in Romania! Bisogna trovare una soluzione

«Hiiiiii!» nitrì Gigino il cavallino, «Non voglio essere un esodato! Mi mancano solo due anni alla pensione, come farò a mangiare il fieno con questi due anni che mi mancano

«Beee» belò la pecorella Giuseppina, «Non possiamo permettere che la fattoria vada da un'altra parte, la mia lana non la toseranno i Rumeni!»

«Hi ho...Hi ho! Dopo tanti anni di fatica,» ragliò l'asinello Gelsomino

«Adesso mi tocca trovarmi un nuovo lavoro! Ma chi me lo dà, un lavoro a questa età? Io ho già trentacinque anni

«Domani ci sarà uno Sciopero Generale a tempo indeterminato!» gridò il segretario dei Suini Indipendenti Salam seduto vicino all'abbeveratoio.

«Le multinazionali non li vogliamo da noi!» belò la capretta Michelina.

«Qua.. Qua...» le fece eco l'oca Martina, che era entrata in quel momento nel granaio per la riunione.

«Ciao compagna Martina!» la salutò il cavallino Gigino.

«Sei in ritardo! La riunione è già iniziata da un bel po'! "

"Ma la rana Filippa e luccellino Cip Rino, non vengono alla riunione? Poi sono i primi a lamentarsi per le troppe ore lavoartive!»

«Saranno andati a farsi una passeggiatina nel boschetto!» sghignazzò la capretta Michelina e tutti si misero a ridere!

«Siamo qui!» gridarono vicino alla porta della stalla la rana Filippa e l'uccellino Cip Rino arrivati in quel momento!

«Scusate il ritardo, ma questa sera il padrone non si decideva mai a andare a letto!"

"Tutta colpa di quel rappresentante dell'azienda Rumena che vuole acquistare la nostra fattoria!

Quell' antipatico di forestiero si è intrattenuto in casa del padrone per ore!"disse l'uccellino Cip Rino

"Tra un bicchiere di vino, una fetta di prosciutto e un pezzo di formaggio, non si decideva mai a andare via!"

"Spero che domani mattina, alle prime luce dell'alba lo troviamo intirizzito dal freddo sotto un albero, dopo la sbornia che si è preso col vino del padrone!»

disse la rana Filippa a cui non piaceva per niente l'idea di lasciare il suo stagno e l'amico uccellino Cip Rino per andarsene in Romania!

Dove per altro non conosceva la lingua e non sapeva bene come si diceva in Rumeno "Cra Cra".

 

«Compagni buonasera a tutti, come va la riunione?»

Era il cane Burk con la coda che gli scodinzola tra le gambe dopo l'ultimo sermone, si avvicinò alla bella combriccola.

«Il signor Benson è un osso duro, ragazzi, lasciatelo dire a me! In fatti di ossi ne so qualcosa!"disse Burk

"Non cederà mai alle vostre richieste e venderà la fattoria, ve lo dico io!"

"Qui ci vogliono spellare tutti come galline!» disse il bel pastore tedesco, che da quando aveva visto i telefilm di Rex si era montato la testa!

«È finiscila di fare lo scemo!» sbuffò la gallina Crestina, sentendosi chiamare in causa e temendo per le penne dei suoi parenti, mentre in quel momento stava accovacciata in alto su un pagliericcio, ascoltando le ultime parole del cane Burk.

«Sei sempre il solito Jettatore! Con tutte quelle arie che ti dai, solo perché sei un pastore tedesco, ti credi di essere un eletto dal Signore?»

«E tutta invidia la tua!» abbaiò Burk 

«Tu sai fare solo le uova, per una bella frittatina e niente altro! Anzi se proprio la vogliamo dire la verità adesso non puoi fare nemmeno quelle

La gallina Crestina si sentì offesa a morte per quelle dure parole del cane che avevano offeso la sua dignità di gallina!

Ma l'offesa non era solo per la malattia di Crestina, ma soprattutto per la sua natura di mamma sterile!

Un vero colpo basso!

«Ehi voi due, non litigate come al solito!» si udì una voce in fondo alla stalla.

Era l'asinello Gelsomino che era in un silenzio tombale ad ascoltare il discorso del delegato Salam, ed era molto preoccupato per il suo futuro!

«Qui nessuno si dà arie da divo!», disse l'asinello molto arrabbiato,

«Io sono un asino, e che cosa dovrei dire, di come mi giudica la gente? Mi dicono che sono un somaro ignorante, ma intanto i lavori più pesanti li faccio io! E se non ci fossi, chi li farebbe?" disse Gelsomino

"E poi non dimentichiamoci che i miei avi hanno portato il Signore sul dorso, quando entrò trionfante in Gerusalemme! E tutto scritto nella Bibbia!!"ribatte l'asinello

"Mi ricordo» proseguì l'asinello commosso, con il raglio in gola, «quando quel giorno due uomini apostoli del Signore vennero a parlare con il mio padrone.»

«Grunch... Grunch» si agitò il maialino Peppino, «ci risiamo ancora con la storia della groppa santa!»

«Quel giorno» continuò il discorso l'asinello , non curandosi della provocazione del maiale «ero fuori in campagna a mangiare dell'erba medica a causa di un forte mal di pancia che mi dava fastidio!"

"Ho sentito con le mie orecchie quello che dissero al mio padrone! Dovevo andare da Gesù che aveva chiesto la mia presenza, perché lo dovevo portare sulla mia groppa per entrare in Gerusalemme!""

"Il padrone era felice di questo e anch'io mi sentivo pervaso da una gioia immensa!"

Portare il Signore sul mio dorso, per me la cosa più bella che mi potesse mai capitare nella vita!"

"Il mio padrone quel giorno mi fece una bella pulizia con acqua e spazzola, mi mise un mantello rosso sul dorso e andai con quei uomini verso Gerusalemme dove mi aspettava il Signore!"

Mai dimenticherò quel giorno, quando Gesù seduto sulla mia groppa entrò nella citta di Gerusalemme! Tutta la gente gettava per terra palme e rami di ulivo.!In quel giorno indimenticabile, sono passato alla storia per questo santo evento!»

«Ma per carità! Adesso non mi ricordate più questi episodi dei nostri antenati della Bibbia!» disse addolorato il maialino Peppino.

«Noi abbiamo un bruttissimo episodio alle nostre spalle! Non ci possiamo mai dimenticare la brutta fine che ci hanno fatto fare!"disse addolorato il maialino!

"Non vi ricordate il brutto episodio del vangelo dell'indemonia di Gerico?Tutti i mei antichi parenti sono finiti in fondo al mare con la pancia piena di demoni, perché Gesù li aveva scacciati da un indemoniato nel paese di Gerace!"

"Commemoriamo questo tragico avvenimento tutti gli anni, il 2 novembre. Per noi questo è un giorno di lutto Nazionale

«Scusate, se proprio dobbiamo ricordare gli avvenimenti della Bibbia,» si intromise il religioso agnellino Bianchina, così chiamata a causa della sua lana bianca come la neve, «Allora permettete che parli io

«Eccola qui la preferita del Signore!» ragliò l'asinello Gelsomino

«Scommetto cha hai da dire qualcosa sulla tua purezza!»

«L'agnellino, come ben sapete» cominciò Bianchina, non curandosi per niente dell'illazione dell'asinello Gelsomino

«è la figura che rappresenta il carattere di Gesù. Lo ha scritto anche l'apostolo Giovanni nel suo Vangelo. Ve l'ho detto e ve lo ripeto, visto che ho a che fare con degli asini

«Non offendiamo!» "si arrabbiò l'asinello «Tu, ti credi intelligente

Non fai altro che belare e mangiare erbetta fresca tutto il giorno e basta!»

«Non diamoci troppe arie!» rispose risentita la colombina Purina che voleva farsi missionaria in Africa, «Qui se c'è qualcuno che ha il diritto di dire qualcosa sulla santità quella sono io!

Non lo sapete che una colomba è scesa sulla testa di Gesù?" 

"Allora, di che stiamo parlando!"

"È inutile, fate sempre orecchie da mercanti!»

«Ma per favore!» disse l'asinello Gelsomino

«Vorrei vederti io, a portare dei bei quintali di legna sulla groppa, altro che un ramoscello di ulivo come fai tu, mia cara colombina!

"Questo e tutto il lavoro pesante, che sai fare tu!»

E così per tutta la notte si discusse di religione e di politica,ma non si venne a capo di niente!

L'argomento del trasferimento della fattoria in Romania venne solo sfiorato,si parlò solo  del posto di privilegio che gli animali occupavano nella Bibbia.

Chi di loro un giorno sarebbe stato più vicino a Gesù?

L'asinello Gelsomino, l'agnellino Bianchina, o la colomba Purina?

Ma purtroppo, in cielo, non ci sarebbe stato posto per i maialini!

Tutto questo si discuteva in quella strana notte nella fattoria del signor Benson, la fattoria degli animali parlanti come la chiamavano gli abitanti del paese di Agua Mara.

Ma si discuteva, anche di eleggere un leader tra di loro!

Avevano bisogno di qualcuno che li guidasse, ma non un religioso, nemmeno un politico, tantomeno un sindacalista!

C'era bisogno di un volto nuovo ,con idee riformiste!

Allo stesso tempo c'era bisogno di un capo autoritario con la mano ferma, per dare un poco di ordine a quella assemblea di animali ,che sembrava diventata una armata Brancaleone

                                              ----------------! 

 

La bella compagnia degli animali, somiglia sempre più a una armata Brancaleone e giunto il tempo di eleggere un leader, per mettere un po' di ordine alla briosa combriccola!

 

 

 

 
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