Un blog creato da alleria76 il 11/05/2005

We're not alone

Il più bello dei sogni è ancora da scrivere

 
 
 
 
 
 
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HIKMET

Il vento cala e se ne va
lo stesso vento non agita
due volte lo stesso ramo
di ciliegio
gli uccelli cantano nell'albero
ali che voglion volare
la porta è chiusa
bisogna forzarla
bisogna vederti, amor mio,
sia bella come te, la vita
sia amica e amata come te

so che ancora non è finito
il banchetto della miseria
ma finirà...

                                     

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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« E' primavera....ma....C'era una volta....La Donna.... »

Pavimento liquido

Post n°228 pubblicato il 26 Giugno 2009 da alleria76
 

Non so cosa sia successo.
Vagavo in tondo ed ero persa nel passato e nel ricordo del dolore.
Nell'odio per quello che avevo passato e per quello che sentivo di voler diventare.
Consapevole di voler camminare sola e di non potermi affiancare a nessuno.

Poi la tenacia, il sorriso, la forza e l'amore mi hanno teso un dolce agguato.
Ed è diventato sempre più difficile camminare sulle mie certezza, come su di un pavimento liquido...solo che questa volta affondando carezzavo solo il bene.

Sono stata voluta e aspettata. E per la prima volta un uomo mi ha guardata veramente. Non per quello che io potessi dare a lui, ma per quello che lui voleva e poteva dare a me. Mi ha seguita, raccolta, accarezzata. Mai un segno di cedimento anche dietro le sue manifeste paure. Un uomo coraggioso. Sono stata egoista, ho preso a piene mani quello che aveva da darmi. Mi sono fatta guardare affondare e ho accettato che lui tendesse la mano. Ho accettato che me lo dicesse, che mi aspettasse, che mi venisse a cercare.

Ha aperto i miei occhi e il mio cuore piano, senza scossoni, senza pretese, senza furia.
Mi sono lasciata andare perchè riuscivo a vedere l'alba di domani...dimenticando i tramonti di ieri.
Avevo paura perchè non sentivo il cuore in gola...non sentivo il fremito pazzo...
Poi mi sono accorta però che il cuore lo sentivo VIVO...e il fremito era calmo e costante.

Mi ha guardata in un modo così semplice, così abbandonato, così totale che ho finito per crederci.

Ho dimenticato.
Ho dimenticato i miei tramonti, ne parlo come di ricordi a volte per spiegargli le mie difese, a volte i miei timori. Ma nei miei giorni non c'è più traccia di chi mi ha ferito e tradito.

Volevo segni, gesti, piccoli e importanti. Lui li fa, lui mi dà quello di cui ho bisogno un attimo prima che io lo chieda, e anche, se è possibile, un attimo prima che io senta di averne bisogno.

Dice che non devo preoccuparmi, che andrà bene, che lui vuole darmi quello che ha... io gli credo, lo accetto e cerco di migliorare la forma e di tornare ad essere quella che sono sempre stata, una donna capace di grande amore e grande cuore. Questa volta è lui che ha aiutato me e io lo ripagherò dei sorrisi e della pazienza, dell'amore e del futuro gioioso che i suoi occhi mi regalano.

E' poco il tempo passato a viverci...poco e bellissimo. La gratitudine è nata dopo l'amore...e vivrà per sempre...perchè chi spazza via i fantasmi senza metterti con le spalle al muro deve essere ringraziato e amato così, per sempre. Non so nulla di domani, e non me ne interesso. Ho una strisciante positività, un ottimismo che non viene fuori con grandi manifestazioni di consapevolezza, ma lo sento annidato nel sangue, lento, silenzioso...è come se facesse parte di me e piano piano si insinuasse nel modo di essere.

Passiamo sere con gli amici e notti da soli...lo vedo ridere con loro, poi ridere con me e sono felice, cerchiamo i nostri sguardi anche fra gli altri e questo mi piace, ci rende complici...le scale sono fatte...sono riuscita ad arrivare al primo piano...ma è solo grazie a lui e all'uomo che è, da sola non avrei potuto, e con un altro uomo forse non avrei voluto.

Ha un nome importante...Massimiliano...Massimo...o semplicemente il mio Massi.

Quest'anno niente vacanza, non parto, c'è un pò di crisi e voglio aspettare...ma la mia vacanza è cominciata il 10 maggio 2009...e ora voglio vivere in vacanza per tutta la vita!

Claudia.

 

 
 
 
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NAZIM HIKMET

Il più bello dei mari
È quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
Non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
Non li abbiamo ancora vissuti.
E quello Che vorrei dirti di più bello
Non te l’ho ancora detto
 
 
 
 
 

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