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l'età del dubbio ( niente a che vedere con Camilleri )

quando devi guadare un fiume ti devi attrezzare e per quanto sembri facile devi sempre restare concentrato, la minima distrazione ti fa mettere un pede in fallo e tutto viene compromesso , potresti anche non riuscirci e addirittura farti portar via dalla corrente, avviene quasi sempre verso la fine quando ti sembra di essere arrivato, ti rilassi e sei fregato. non guardare gli alberi rigogliosi che prendono forma e dettagli, non ascoltare i rumori della vita che si fanno sempre più forti e variegati, resta concentrato su quel tratto di sassi levigati e scivolosi che hai davanti, potrai godere appieno della vita solo quando sarai dall'altra parte, e sarai soddisfatto per avercela fatta e le endorfine amplieranno il piacere di quanto hai raggiunto, sai bene che non ti basterà ancora , mai , ma la consapevolezza di quanto hai aggiunto alla tua vita deve restare viva e anche se la sacca delle tue esperienze è sempre più piena e pesanti non ti devi fermare, andare sempre avanti anche col bagaglio a volte amaro delle rive che hai dovuto lasciare indietro, i ricordi e la coscienza di non averle esplorate a sufficenza,  di averci dimentato qualcosa, non sempre si riesce a tornare a prenderle e quando ce la fai, a volte, non le ritrovi più, per quanto tu voglia trovarle, per quanto tu voglia cercarle in tutti gli angoli sperduti, si sono deteriorate, decomposte. e allora provi ad esplorare e non lasciare indietro nulla del posto in cui sei arrivato adesso, quasi con ansia e assetato e affamato dei più insignificanti dettagli ai quali finora non hai prestato attenzione, così riesci a percepire gli odori più blandi, i fruscii, i riflessi e le sfumature, a fagociti tutto riempiendo quei vuoti creatisi nel tempo. e non ti fermi più neanche a riposare, diventi ingordo della vita che ti resta !!!