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E' semplice e veloce, mutuata da Ludovica, sperimentata e gradita.
Occorrono:pavesini, nutella, mascarpone, zucchero, caffè e un po' di latte; granella di cocco x cospargere.
Si prepara un composto di 250 g di mascarpone e 5 cucchiai di zucchero. Con questo composto si riempie la metà dei pavesini dalla parte concava, l'altra metà con la nutella. Si uniscono a due a due, si bagnano nel caffè, a cui si può aggiungere un po' di latte, e si immergono nella granella di cocco.
Preferibile prepararli il giorno prima e metterli in frigo.
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...ovvero, breve testo riflessivo su tutto quanto avviene, nella vita, in modo naturale, spontaneo ed imprevisto.
Accadono, a volte, cambiamenti e novità, tanto inaspettati quanto belli e speciali. Cambiamento ha come rima baciata, la prima che mi viene in mente, miglioramento;eppure, di questa rima, la maggior parte delle volte non ci accorgiamo. In effetti, in ogni situazione, esiste un breve ed un lungo periodo:nel primo non si riesce a guardare in prospettiva, si osserva il contingente, l'immediato, l'attuale. Se fossimo un po' più astuti, soffermandoci su quanto accadrà nel lungo periodo, vivremmo "il mentre" in una dimensione un po' diversa.
Non a caso esistono le virtù..teologali...cardinali, e non a caso la vita è fatta di passaggi, di distanze, di dubbi, di piccoli momenti magici e preziosi.
E questa costruzione di momenti, se vissuta naturalmente, senza costrizioni, in modo spontaneo, assecondando i ritmi e il divenire di ogni cosa, magari condividendolo con qualcuno di davvero speciale, conduce a produrre dolcissimi frutti.
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http://www.jacquielawson.com/preview.asp?c_ont=1&hdn=0&pv=3169996
Che sia di buon auspicio a chi, guardandolo, saprà coglierne il valore.
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Le immagini del Natale sono evocatrici, sono metaforiche e densamente ricche di significati. Quello che mi piace di più del Natale è il tempo dell'avvento, l'attesa delle cose implica pazienza, consapevolezza, meditazione; tutto ciò porta alla gioia di raggiungere un obiettivo, di vivere un momento, tanto più importante quando è condivisione. Credo sia vera quella "felicità doppia", di cui si scrive in certe frasi, quella felicità che arriva quando si DIVIDE qualcosa. E non parlo soltanto di divisione tra due, mi riferisco piuttosto ad un modus vivendi che contempla il senso della famiglia e dell'unione vera, di quei sorrisi che per la troppa gioia, molte volte, producono anche lacrime, di sguardi d'intesa che solo con poche persone nella vita si riesce ad avere.
Nonostante il tempo che passa, continuano a piacermi i fari, il mare, il Natale, i pacchetti natalizi, le ricette in cucina e le sorprese (quanto mi piacciono le sorprese!), con quell'entusiasmo di quando ero bambina che ancora conservo.
L'immagine del post me l'ha dedicata mia sorella dal suo blog e mi è piaciuta tanto che merita di stare anche qui.
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Acquistato il libro perché credevo di aver perso il film.
Visto il film, grazie ad una rassegna cinematografica e alla telefonata di un'amica.
E' uno di quei film da cui si può estrapolare una metafora da applicare nella vita quotidiana. In cucina, come nella vita in generale, la frittata si deve imparare a girare, tanto si prova che si riesce, con lo stato d'animo giusto, senza lasciarsi prendere dallo spirito arrendevole e lamentoso (così facile a prendere il sopravvento).....
Boooon appetit
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Ti avevo avvisato che ci saremmo viste, cara Trieste...
Anche senza le lucine accese sugli alberi in piazza, per me sei stata luminosissima
La bellezza delle cose, delle città, dei momenti è data non da ciò che brilla intorno bensì dallo sguardo di chi osserva e percepisce.
Il lato architettonico/poetico/letterario di questa città che si adagia sul mare ha la sua vena romantica che non potevo non cogliere e da cui sono rimasta affascinata.
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Capita, a volte, di acquistare un regalo per qualcuno che amiamo. E' una delle cose che mi riesce meglio fare. Perché, al di là del costo, dell'oggetto o del pensiero, la cosa più bella in assoluto è la sensazione che ti regala il sorriso della persona che lo riceve. In fondo basta poco per accendere una piccola luce in una giornata andata storta oppure dare un po' di gioia in più ad una giornata ordinaria, incastonata in quella quotidianità che appartiene a tutti. Mi è sempre piaciuto osservare la reazione ad un regalo inaspettato, a qualcosa di ricevuto che si desiderava da tempo. E' un po' come fare i regali ai bambini: loro manifestano una gioia che gli adulti dimenticano, col passare degli anni. Così anche il denaro acquista un valore differente
Nel frattempo, ho trovato un nuovo soprannome per mia sorella, ora ribattezzata Shirley Poppy, grazie ad una collana di libri che ho comprato; eh sì, perché a volte mi regalo anch'io qualcosa.
Ho perso Julia & Julia al cinema, in compenso ho ascoltato l'ultima canzone di Baglioni -"Niente più"- che trovo bellissima
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No, no, no no..le donne non sono tutte donne, anzi, la maggior parte sembra assomigliare ai gufi, tipici uccelli che ti guardano con gli occhi strani, ti fissano, si mettono lì; sono talmente incupite che devi a tutti i costi deviare lo sguardo, allontanarti e pensare ad altre forme di vita più simpatiche. Ma dico, vabbè che sono sempre lamentose, che gli uomini sono i loro principali nemici, che non possono fare altro che tentare di rimproverarli e/o cambiarli, quando basterebbe solo capire che esistono caratteristiche che ci distinguono e tenerseli così come sono, valorizzandone i lati positivi. Vabbè che quando si sposano si trasformano in pachidermi anomale, agguattate in morbidosissime tutone multicolor, va bene tutto, che non hanno idea di cosa sia il calcio nè tantomeno provano ad avvicinarsi allo sport, perlomeno al fine di avere qualcosa di cui discorrere con gli uomini. Non sarebbe più bello cercare di scovare qualche motivo per sorridere e distendere i tratti, combattere le rughe e beffare il tempo che passa (tanto passa x tutte, pura per la più bona del pianeta) invece di stare sempre lì, aggufate, pronte a puntare il dito...non sarebbe più bello rivestire e riscoprire il ruolo di donne senza dover a tutti i costi raggiungere posizioni maschili e primeggiare (lo fanno indistintamente sia con gli uomini che con le donne). Sarebbe più bello, per esempio, che qualcuna riscoprisse il gusto di curarsi le mani, ci vuole così tanto tempo e così tanta fatica? Noooooooooo, ci vuole solo un po' di amore per se stesse. E forse, proprio per la mancanza di questo, a volte fanno scelte anomale, che vanno prima contro loro stesse e poi contro tutti coloro che le circondano. Conosco ragazze e donne diverse. Di fronte a me, sempre, l'immagine di mia nonna, una donna tosta d'altri tempi, capace di tutto e anche di più. Al confronto con questa figura, il resto delle donne che conosco, per volontà e forza di carattere, dovrebbe imparare. Ma si sa, le deviazioni del mondo desiderano modelli diversi. Apprezzo l'immagine delle donne da cui ho imparato, capaci, solerti, concrete e positive. Voglio dire...se vi lasciate intimorire dalla preparazione di un pranzo per più persone, dovete riflettere; se non avete altro da fare che lamentarvi dei figli e della vostra famiglia, avete ancora da riflettere e forse anche da cambiare qualcosa, ma non nella famiglia...bensì in voi stesse. Se vostro marito lascia la tavoletta del water alzata, non serve a nulla insistere nella pretesa di modificare questa arcana abitudine. Sarà sempre così, arrendetevi! Piuttosto badate a cose più importanti, non ritenete una necessità cambiare gli altri e prevaricare a tutti i costi. L'arma della dolcezza, ormai in disuso, è potente più di tante altre.
Appena mi arriverà l'ispirazione o qualcuno mi offrirà lo spunto, un post sugli uomini per par condicio.
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