alogico

Ho avuto bisogno di un po' di tempo per riflettere, e ricordare...Quell'occhio che mi è sembrato vuoto e che ho osservato in chi fino a poche ore prima aveva vissuto...Il primo, tra gli organi umani a subire il processo di decomposizione: strano...Un po' come il delirio: che è vuoto di quella logica che di solito attribuiamo ad un occhio che vede, e che quando si svuota continua a guardare le cose accadere, e a prescindere da lui, continuare...Mi domando se esiste un limite al delirio dell'immaginazione, che ci rende onnipotenti di fronte alla morte attraverso la sua negazione...

...le cose "accadono"; sempre e comunque. Indipendentemente dalla nostra volontà (e, molto spesso, dalla nostra comprensione).
...ma questa continua, affannosa, incessante ("connaturale" e, per certi versi, "disperata") ricerca di dare un "senso" alle cose...di trovare una qualche "corrispondenza" tra i fatti...che stabilisca ed abbia, poi, perlomeno un minimo di "coerenza accettabile" tra noi-stessi, gli altri e il "mondo"...ci rende inclini ad escogitare una "spiegazione" che "dia un senso" a tutto ciò che accade ("dentro" e "fuori" di noi); sempre e comunque: talvolta anche "delirando", quando la "realtà" è esperita come insostenibile (o troppo dura) da parte dell'"Io-pensante"...
Questo credo; per il momento.....

Grazie per le interessanti considerazioni...

Sciolti dai vincoli della Ragione raggiungeremmo la vera onnipotenza? Saluti, And.

...credo proprio di no: l'«onnipotenza» "proviene" dalla ragione; e da essa è "vincolata".....
Un saluto con stima...