Creato da alogico il 01/03/2006

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Filosofia, epistemologia, psicologia, psicoanalisi, psichiatria, sociologia, antropologia, musica, cinema, arte, scienza, politica, letteratura, *Proto-Pensieri*, *Proto-Immagini*, *Proto-Video*...

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"Un filosofo: un uomo, cioè, che costantemente vive, vede, ascolta, sospetta, spera, sogna cose fuori dall'ordinario; che viene colto dai suoi stessi pensieri quasi dal di fuori, dall'alto e dal basso, come da quel genere di avvenimenti e difulmini che è 'suo proprio'; e forse è egli stesso una procella che si avanza gravida di nuovi fulmini; un uomo fatale, intorno al quale c'è sempre un brontolio e un rovinio, qualcosa che si cretta e sinistramente accade. Un filosofo: ahimè, un essere che spesso sfugge a se stesso, spesso ha timore di sè -tuttavia è troppo curioso per non 'tornare' sempre di nuovo 'a sè'"...




"E' difficile essere compresi: specialmentese si pensa e si vive 'gangastrogati', in mezzo soltanto a uomini che pensano e vivono diversamente, cioè 'kurmagati' o nel migliore dei casi, secondo il modo di camminare della rana, mandeikagati -faccio appunto tutto il possibile per essere anch'io 'difficilmente compreso'!- e si deve essere riconoscenti di cuore già per la buona volontà d'interpretare con una qualche finezza. Ma per quanto concerne 'i buoni amici', che sono sempre troppo comodi e credono di avere proprio in quanto amici un diritto alla comodità: sarà bene concedere loro, fin da principio, un libero campo e un'arena per i fraintendimenti -così avremo un altro motivo di riso- oppure converrà eliminarli del tutto, questi buoni amici- e ancora riderne!"
 
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La più ampia tolleranza
nella più rigorosa
indipendenza...

 
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Stoichèion...
 
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...il fuoco come "stoichèion",
come elemento naturale che rimane
sempre identico a se stesso
nel mutare degli altri elementi...




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« «Délire»...«Streben»... («Tendere»...) »

«La tempesta»...

Post n°803 pubblicato il 05 Febbraio 2013 da alogico
 

 


...forse i cinquecento anni trascorsi da quando Giorgione dipinse
questa allegorica Tempesta non sono davvero mai passati...


...se quell'umanità e questa...



...vivono la stessa vibrante, impalpabile inquietudine...


alogico







-Video by "Art news" (RAI Educational)
Commenti al Post:
gaza64
gaza64 il 05/02/13 alle 22:08 via WEB
Sai, io non riesco a guardare a quel quadro così com'è stato descritto...La tempesta è alle loro spalle, e sembra essere talmente distante che le figure umane appaiono illuminate dal sole...Le rovine a sinistra: la parte consacrata agli istinti dove un uomo troneggia osservando la sua donna, impegnata nell'altra sponda ad accudire suo figlio. Nuda, è vero, ma di una nudità voluta, nel drappo senz'altro più ampio di quanto non abbia voluto coprirsi...La folgore sembra voler colpire solo le costruzioni umane: simboli eretti in verticale come Babele...Per questo preferisco pensare a ciò che Giorgione ha solo immaginato essere possibile, ma che nonostante tutto, e a distanza di così tanto tempo, non si è ancora avverato...
 
 
alogico
alogico il 07/02/13 alle 08:53 via WEB
Nel video viene narrata una "storia" accattivante; suggestiva: un racconto plausibile sussurrato e rivolto a quella parte sensibile...«noetica» della "persona".

...trovo altrettanto suggestiva ed interessante la tua personale, originale interpretazione.

Comunque...a pensarci bene...credo sia molto difficile (in generale) "alalizzare qualcosa" prescindendo dalla "propria visione" che si ha del "proprio mondo": in particolare, prescindendo dalla propria storia, dal proprio gusto personale; da quei "tratti", insomma, caratterizzati e plasmati a contatto "col" mondo e "nel" mondo.....e che (ri)prendono -di volta in volta- vitalità, forma e slancio...in una "sintesi" sempre "nuova"...dettata dalle leggi della «sensibilità individuale» (che contraddistingue ognuno di noi come individui "unici"; ossia, "persone irripetibili").....

 
gaza64
gaza64 il 07/02/13 alle 10:36 via WEB
Una diversa interpretazione non toglie nulla a quella che voleva essere la tua riflessione sul senso precario della nostra esistenza e sull'inquietudine che, a distanza di tanti e troppi anni, ancora ci assale improvvisa, come quella folgore. Ho sempre avuto un'attrazione fortissima riguardo ai fulmini e ai loro imprevedibili effetti: sintesi perfetta, per me, di ciò che significa esistere al di là di qualunque diversità o somiglianza difficili, è vero, da analizzare o ricondurre a schemi che solo la natura, e il nostro esserne parte, realmente uniforma nell'inquietudine ultima...:))) Anton...
 
 
alogico
alogico il 07/02/13 alle 11:07 via WEB
Concordo con ciò che dici...
 
   
gaza64
gaza64 il 08/02/13 alle 17:53 via WEB
Non mi aspettavo una proto-risposta...
 
     
alogico
alogico il 08/02/13 alle 19:16 via WEB
Hai ragione: sono stato un pò (?) frettoloso e...superficiale, nella risposta: ma rimedierò...
Grazie per la tua pazienza...un sorriso con amicizia...
 
     
alogico
alogico il 23/02/13 alle 12:05 via WEB
...la verità è quell'"inquietudine ultima" - che tu citi - a confondrmi...
 
     
gaza64
gaza64 il 24/02/13 alle 22:37 via WEB
Prometto di non parlarne più:) Magari torno in un altro momento...
 
     
alogico
alogico il 27/02/13 alle 08:17 via WEB
...ma dai!! :)
 
michelamail.m
michelamail.m il 27/02/13 alle 16:50 via WEB
..si è sempre portati ad interpretare, sia il visibile (per quanto tangibile) che l’invisibile, ancor più nell’arte, ma credo proprio in tutte le situazioni poco chiare in cui ci si trova, ed ahimè, per gli incorreggibili, anche in quelle apparentemente molto chiare….nell’arte, viene così spontaneo piazzarsi di fronte ad un quadro o ad una scultura (ed è questo il bello dell’arte) e trovare un’interpretazione personale oltre a quella che si era prefissato l’artista…in questo caso, in questa “tempesta” che tutti si è cercato nel tempo d’interpretare, non nego, anche io ne ho una mia d’interpretazione…ma su questo sorvolerei, però a contrario di molti, gli aggettivi che ne fuoriescono sono “forza d’animo” “ottimismo” “fiducia” nonostante la “tempesta”.…mi fa molto più riflettere il paragone sul “allora” e sul “adesso” che per me sono esattamente la stessa cosa, sia che ci riferiamo alla tempesta come evento meteorologico, sia in senso lato ad un certo stato d’animo che tu traduci in “inquietudine”…credo proprio che il ripetersi degli eventi sia insindacabile, però, fortunatamente, se è vero che la storia ci dona una certa consapevolezza (per quanto i fatti non sempre lo confermino) è nelle nostre mani la possibilità che l’epilogo sia differente.
 
 
alogico
alogico il 17/03/13 alle 17:21 via WEB
«(...)è nelle nostre mani la possibilità che l’epilogo sia differente...». "Individualmente".
Eccellente!
 
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