alogico

Ti ringrazio per la puntuale riflessione e il gradito e prezioso commento. Mi viene in mente che, studi recenti, pare postulino la non-esistenza del Tempo. Comunque, tendenzialmente, la penso come te: immersi in un continuo (e inafferrabile) "presente"... Grazie.

Prove "sperimentali" digitali... Grazie a te per avere apprezzato.

Ottima osservazione. Difatti, mi fai riflettere sul fatto che il <problema del "Vuoto"> costituì uno dei più complessi teoremi della metafisica di tutti i tempi: basti pensare agli Eleati che ne negavano l'esistenza... mentre, su tesi opposte si ponevano gli Atomisti (Democrito, epicurei, ecc. nella classicità; Gessendi nel Cinquecento - per spiegare il movimento degli atomi). In tempi recenti, invece, il problema pare sia stato definitivamente abbandonato dai filosofi e rinviato a fisici e scienziati. Einstein, ne è un esempio paradigmatico. Grazie per lo spunto di riflessione.

Questo è Pixel! Straordinario! Danza immersa in scenografie digitali da brivido. Uno dei balletti più belli visti negli ultimi anni. Forse il più suggestivo e perfetto.

Einstein si rese conto che qualcosa nello spazio "vuoto" !

E' sempre un piacere rivisitare il tuo blog e leggerti, grazie del passaggio sul mio, sei sempre il benvenuto sai. M^

Non fa una grinza... La quadri-dimensione spazio-temporale realizza un "continuo" fisico distorto che proietta un illusione di spazio tempo... quindi il tempo... quantisticamente non esiste secondo il "luogo reale". Potrebbe essere un invenzione ideologica atta a scandire i termini di un "debito" inesistente? Forse si... ma l'unica forma tangibile dello scorrere degli eventi è solo ed esclusivamente il presente... in un susseguirsi di "ADESSO" senza fine ne inizio... che determinano, ideologicamente, anche passato e futuro, quando in realtà tutto si compie sempre e solo nel presente. In questa visione passato e futuro fanno parte cmq di un presente costante, quindi non esistono. Ci si potrebbe forse anche viaggiare... come sfogliare le pagine di un libro numerate... ma a prescindere dalla destinazione, si vivrebbe cmq e sempre solo il presente. O no?

Interessante punto di vista. Grazie a te, Marion, per la riflessione.

Il sogno esiste nella nostra mente, non esiste nella realtà oggettiva, al di fuori di noi. Spesso però tendiamo a confondere sogno e realtà, perché proiettiamo i nostri desideri e le nostre aspirazioni su ciò che ci cirocnda, Ecco allora che la realtà assume categorie che non le spettano, cioè aggettivi quali dura, piacevole, intrigante, appagante, e così via. La realtà è la realtà, e noi siamo una realtà che la rimodella... CIao Marion

...vivere nel qui e ora sarebbe auspicabile, come suggerisce F. Nietzsche nell'incipit della "II inattuale"(Sull'utilità e il danno della storia per la vita) ma, ahinoi, inpresa ardua; difficilmente attuabile.
L'importante, credo, sia vivere con "consapevolezza" il nostro-proprio "presente"... magari proprio per proiettarci al futuro più autentici; e veri...
Buona Domenica anche a te. Grazie. Anton M.G.