Post n°179 pubblicato il 03 Luglio 2008 da dekster14
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Post n°178 pubblicato il 19 Maggio 2008 da dekster14
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Anche se il nostro maggio Fabrizio De Andrè |
Post n°176 pubblicato il 11 Maggio 2008 da dekster14
Oggi, nel 2008, Esiste ancora la Libertà di Parola?
Ma prima di farlo bisogna avere un po' d’informazioni di base, che vi riporto di seguito.
“La libertà di stampa è una delle garanzie che un governo democratico, assieme agli organi di informazione (giornali, radio, televisioni, provider internet) dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza di una stampa libera, con una serie di diritti estesi principalmente ai membri delle agenzie di giornalismo, ed alle loro pubblicazioni. Si estende anche al diritto all'accesso ed alla raccolta d'informazioni, ed ai processi che servono per ottenere informazioni da distribuire al pubblico. In Italia la libertà di stampa è sancita dall'art. 21 della Costituzione.” (Preso da http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_stampa )
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Post n°174 pubblicato il 03 Maggio 2008 da dekster14
Amo respirare la tua stessa aria.
Amo i tuoi sorrisi. Sono puri. Incontaminati. Vivi. Lucidi. Amo il modo in cui riesci a leggermi dentro. Con uno sguardo. Con una parola. Odio i tuoi muri. Quelli che costruisci continuamente. Chiudendo al di fuori anche me. Amo sentire la vita scorrere in te. Vederti brillare di luce. Brilli nascosto dal cielo. Odio non riuscire ad entrare nei tuoi pensieri. A volte li nascondi anche a te stesso. E io ci vorrei riuscire. Vorrei andare proprio li. Dove tu sanguini. Amo le tue idee. Perché non hanno mai doppi fini. Desiderano solo essere vissute. Odio la distanza. Perché opprime. Soffoca tutto il resto fino a quando non respiro più. Amo i tuoi abbracci perché mi fanno sentire sicura. Mi circondano. Creano una bolla in cui riesco a sparire. Una bolla d’aria in cui posso volare. Su. Ancora più su. Fino a sfiorare le stelle. Odio la tua complessità nell’accettare un regalo. È una complessità dura e cruda. Non lascia spiragli di luce. È una ricerca spasmodica e logorante. Trovare qualcosa di adatto. Qualcosa che sia perfetto. Amo i momenti comuni. Quelli passati in mille stazioni diverse. Quelli trascorsi in parchi di infinite città. Quelli consumati camminando ovunque. Quelli senza tempo. Quelli che sono fotografie. Odio il finale. Ho sempre odiato le cose finite. Quelle che hanno una conclusione. Odio dover sentire quel momento addosso. Odio sapere che ogni volta avviene. Puntuale. Amo la tua capacità di farmi essere me stessa. Il tuo modo di completarmi. Ho sempre creduto che quando due persone stanno insieme o si annullano oppure si completano. E forse è la prima volta in cui non mi sento annullata. Non ho paura. Odio la tua coerenza, forse proprio perché io sono l’opposto. Odio questa capacità di seguire sempre un percorso. Non far mai trapelare un tentennamento. Un dubbio. Amo le tue sorprese e quei regali che riescono a strapparmi un sorriso. Ogni volta. Conosci sfumature di me che spesso nego pure a me stessa. Giochi con queste. Colorandomi. Odio la capacità di annullarti quando ci sono problemi che ti riguardano. Il tuo non volermi preoccupare. Il tuo voler risolvere tutto da solo. Il tuo non capire che siamo in due. Insieme. Amo le tue faccine buffe e rubate. Quelle che nascondi al mondo, perché non sei abituato ai sorrisi. Odio la tua incapacità a commuoverti. Forse perché ci sono già io che rendo anche le cazzate, tragedie pure. Forse perché non hai bisogno delle lacrime. Amo il tuo modo di perdonarmi. Di riuscire a stare ore e ore a parlare con me, per risolvere le paranoie che mi uccidono. Quel modo di abbracciarmi fino a farmi sparire. Per poi rinascere. Odio litigare per delle cazzate. Odio allontanarci per incomprensioni senza senso. Odio non poterle risolvere subito. Perché il tempo, non migliora mai nulla. Il tempo allarga i confini. Fino a non farli più incontrare. Odio la nostra incapacità di chiedere scusa. E forse è proprio questa parola che dovremmo imparare. [Butterfly.Dark] |
Post n°173 pubblicato il 29 Aprile 2008 da butterfly.dark
For you...Semplicemente per ciò che sei.... For you...perchè una scultura/fotografia/immagine
Do.You.Think.We.Can.Fly?
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Ti strappano i sogni. Ti spengono la luce. Strappano via il buono che c’è in te. Lasciano buio & odio. Per sempre. Piccole anime, travolte da un ondata di cattiveria senza senso. Il pedofilo, che cos’è? Un bastardo che si diverte a giocare e plagiare i bambini. È una persona che ti rovina la vita. Ti fa diventare cattivo. Ti fa sputare sangue e veleno.Ti fa rimpiangere di essere nato, fin da subito. Chi è un pedofilo? In genere, è un individuo che è a stretto contatto con i bambini. Mi sono sempre chiesto una cosa: se un prete ammazza una persona va in galera, ma se invece stupra dei bambini lo trasferiscono. Allora mi chiedo, stuprare un bambino è meno grave che ammazzare una persona? Un bambino che viene condannato a sfogarsi con la violenza. Ognuno è libero di vivere la propria vita come vuole, ma io mi ritengo fortunato a non aver mai subito violenze. Forse, non riesco nemmeno a capire, immaginare, cosa si prova. E il pedofilo è proprio lui. Un conoscente o una persona gentile. Il parroco della tua chiesa, il vicino, il maestro o a volte il tuo stesso padre. Si avvicina bonariamente, tu, piccolo indifeso, contro tutti, non ti aspetti una cosa simile, non ti aspetti la cattiveria, non sai cosa sia. Vieni attratto dalla gentilezza, quella la conosci. Vieni portato in un luogo sicuro, dove diventi preda. Senti le sue mani addosso. Non capisci cosa succede. Ti chiedi cosa fare, ma tu sei troppo piccolo e lui così grande. Trattieni le lacrime. Vedi solo il nero, il buio, il dolore. Lui, che si diverte con l’essere più puro della società. Lo rende sporco. Lo rende umano. Si dice che i preti siano possessori d’anime, forse, a loro è concesso prenderne qualcuna, per questo la loro punizione è minore. Cosa fare con un ladro di anime? L’informazione parla poco dell’argomento; anche qui in Libero, vedo banner contro la pedofilia, ma non su giornali, tv, a parte qualche raro caso di cronaca, messo in risalto giusto il giorno che succede e poi caduto nell’oblio. C’è ancora una sorta di tabù riguardo questo problema.
Proteggete le anime dei vostri figli, quelle non ritornano. |
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...Fin da piccola...
...ho sempre creduto che le emozioni si potessero colorare...
...Esisteva l’arancione della sorpresa e il blu della rabbia...
...Il rosso poteva rappresentare solo l’amore...
...Quel sentimento a cui tutti aspirano, pur rinnegandolo...
...Perché alla fine rimane solo...
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