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PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

San Giuseppe

San Giuseppe, mi consacro a te per essere per sempre tuo imitatore, tuo amabile figlio. Prendi possesso di me, fa’ del mio corpo e della mia anima ciò che faresti del tuo corpo e della tua anima, per la gloria di Gesù. Pure lui si è affidato a te così pienamente da lasciarsi portare là dove tu credevi opportuno, da stabilire te per suo padre e obbedirti come il più docile figlio. Sacro Cuore di Gesù, grazie di averci dato Giuseppe per padre e di averci donato tutto ciò che hai e tutto ciò che sei. Fa che ti restituisca amore per amore; te lo chiedo per intercessione e in nome di san Giuseppe. Amen.

 

Eucarestia

O Gesù, che ti fai alimento spirituale per noi nel Sacramento dell'Eucarestia, nutri le nostre anime e fa' che possiamo essere sempre migliori, giorno dopo giorno, nelle vie di Dio. Amen.

 

 
 
 

 

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Gesù libera dal male

Post n°1546 pubblicato il 15 Dicembre 2015 da francesconapoli_fn

 

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Dal Vangelo secondo Matteo: (In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demoni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio). PAROLA DEL SIGNORE.

Commento a cura dei Carmelitani: (Il vangelo di oggi mette l'accento sulla potenza di Gesù sul demonio. Nel nostro testo, il demonio o la forza del male è associato a tre cose: 

1) Al cimitero, luogo dei morti. Alla morte che uccide la vita!

2) Al porco, che era considerato un animale impuro. L'impurità che separa da Dio!

3) Con il mare, che era considerato come il simbolo del caos prima della creazione. Il caos che distrugge la natura.

Il vangelo di Marco, da dove Matteo prende la sua informazione, associa la forza del male ad un quarto elemento che è la parola "Legione", (Mc 5,9), nome degli eserciti dell'impero romano. L'impero che opprimeva e sfruttava la gente. Si comprende così che la vittoria di Gesù sul demonio aveva un'importanza enorme per la vita delle comunità degli anni settanta, epoca in cui Matteo scrive il suo vangelo. Le comunità vivevano oppresse ed emarginate, a causa dell'ideologia ufficiale dell'impero romano e del fariseismo che si rinnovava. Lo stesso significato e la stessa portata continuano ad essere validi oggi.

Matteo 8,28: La forza del male opprime, maltratta e aliena le persone. Questo verso iniziale descrive la situazione della gente prima della venuta di Gesù. Nel descrivere il comportamento dei due indemoniati, l'evangelista associa la forza del male al cimitero ed alla morte. E' un potere mortale, senza meta, senza direzione, senza controllo e distruttore, che mette paura a tutti. Priva la persona della propria coscienza, di autocontrollo e di autonomia. 

Matteo 8,29: Dinanzi alla semplice presenza di Gesù la forza del male si frantuma e si disintegra. Qui si descrive il primo contatto tra Gesù e i due posseduti. Ecco la sproporzione totale. Il potere, che prima sembrava così forte, si fonde, si disintegra dinanzi a Gesù. Loro gridano: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?" Si rendono conto che stanno perdendo il potere. 

Matteo 8,30-32: Il potere del male è impuro e non ha autonomia, né consistenza. Il demonio non ha potere sui suoi movimenti. Ottiene solo di entrare nei porci con il permesso di Gesù! Una volta che ne è dentro, i porci si precipitano nel mare. Secondo l'opinione della gente, il porco era simbolo di impurità che impediva all'essere umano di relazionarsi con Dio e di sentirsi accolto da Lui. Il mare era il simbolo del caos esistente prima della creazione e che, secondo la credenza dell'epoca, continuava a minacciare la vita. Questo episodio dei porci che si precipitavano nel mare è strano e difficile da capire. Ma il messaggio è molto chiaro: dinanzi a Gesù, il potere del male non ha autonomia, non ha consistenza. Chi crede in Gesù ha già vinto il potere del male e non deve aver paura!).

 
 
 
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