Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno,
affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate
in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri,
sta per darvi.
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando
e non ne toglierete nulla; ma osserverete
i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.
Le osserverete dunque, e le metterete in pratica,
perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra
intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo
parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa
grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.
Infatti quale grande nazione ha gli dei così vicini
a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi
ogni volta che lo invochiamo? E quale grande
nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa
legislazione che io oggi vi do?». Parola di DIO
In quel tempo Mosè parlò al suo popolo ,
oggi sta parlando a noi per illuminarci affinché
non facciamo gli stessi errori che fecero gli ebre
i in quel tempo. Affinché non costruiamo anche
noi un vitello d’oro o – se l’avessimo già
costruito – lo rinneghiamo prima che sia troppo tardi
e ci convertiamo per la nostra salvezza. Mosè
sta anche dicendo che se osserviamo i
comandamenti che il Signore Dio
ci ha dato, questi saranno la nostra saggezza
e intelligenza per essere sapienti. Infatti la
sapienza è il Signore Dio nell’uomo, la Santità.
Se non siamo santi è il segno che non abbiamo
osservato la Sua legge, consegue che non
siamo sapienti. Chi non è sapiente è stolto
anche se è scienziato, acculturato e istruito.
L’inganno dell’uomo non santo consiste nel
chiamare sapienza la sapienza umana che
agli occhi del Signore Dio Onnipotente è
stoltezza. (Le mie vie non sono le vostre vie,
tanto il cielo sovrasta la terra tanto i miei
pensieri sovrastano i vostri pensieri).
Per l’uomo non santo, l’unica via per
uscire da questo abisso è ammettere
di essere stolto. Questo non è gradito
alla superbia , all’orgoglio ed all’ egoismo
che sono i guardiani messi da satana
davanti al cuore per impedire all’uomo
non santo di rinnegare se stesso.
Il giovane ricco è per noi l’esempio.
Dice ancora Mosè: Non aggiungerete
nulla a ciò che io vi comando e non
ne toglierete nulla; ma osserverete
i comandi del Signore, vostro Dio,
che io vi prescrivo. Questi versetti
sono il nostro arbitro per sapere se
stiamo facendo bene o se stiamo sbagliando.
Quando la legge del Signore Dio ci sembra
dura da osservare, come scritto nel Santo
Vangelo di domenica scorsa, chi ce la fa
sembrare dura sono i tre guardiani che
satana ha messo davanti al nostro cuore.
Il Signore Dio, per la Sua Sapienza e il Suo
Amore non può darci una legge dura o forse
impossibile da osservare o addirittura
incompleta , ma il maligno ce la fa
sembrare tale, in particolare quando ci convince
che non possiamo rinunciare ai nostri
attaccamenti. Qui comincia la costruzione
di nuove leggi che saranno la nostra rovina,
ma se saremo attenti ci accorgeremo che le
regole degli uomini, se poste a fondamento
della nostra vita, non ci fanno vivere in Pace.
L’Amore e la Pace sono due facce della stessa
medaglia, dove manca una manca anche l’altra.
Infatti chi non ha la Pace, diciamo Pace non
anestesia del peccato che spesso chiamiamo
indifferenza o addirittura “pace o tranquillità”,
non ha neanche l’Amore né per se stesso né per
gli altri dal momento che non si preoccupa per
la propria salvezza. Ringraziamo il Signore Dio
Onnipotente che continua ad illuminare le nostre
menti per farci vedere la nostra stoltezza ogni volta
che ci facciamo delle regole che non Gli appartengono.
CONTINUA
///////////////////////////////
////////////////////////////////////////
//////////////////////////
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo
e ogni dono perfetto vengono dall’alto
e discendono dal Padre, creatore della
luce: presso di lui non c’è variazione né
ombra di cambiamento. Per sua volontà
egli ci ha generati per mezzo della parola
di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Accogliete con docilità la Parola che è stata
piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola,
e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi.
Religione pura e senza macchia davanti a Dio
Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove
nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da
questo mondo. Parola di DIO. /////////////
///////////////////////////////////
San Paolo ci sta raccomandando di
non vivere una fede idea, ma di
assomigliare al verbo che si fa carne
per far corrispondere alla parola le nostre
opere, senza illudere noi stessi di essere
salvi quando non lo siamo. L’illusione di mettere
in pratica la parola e di essere quindi salvi
senza esserlo, è sempre opera del maligno
che sa di non poter convincere nessuno a fare
come lui vuole e per questo ricorre all’inganno –
illusione – che porta l’uomo alla perdizione.
Spesso sento dire che satana non esiste perché
non l’hanno visto, ma questi versetti dimostrano
che lui c’è, è sempre attivo per cercare di ingannare
quelli che glielo permettono, anche se
inconsapevolmente. San Paolo dice anche che una
religione pura e senza macchie è: Dar da mangiare
all’affamato, dar da bere all’assetato, vestire i nudi ,
visitare gli orfani e le vedove e non lasciarsi contaminare
da questo mondo. Nella prima lettura Mosè ha detto di non
aggiungere né togliere nulla di quanto prescritto. Aggiungere
o togliere non riguarda solo la manomissione delle scritture,
ma oltretutto riguarda il nostro operare. Non quindi basta un
pezzo di pane vecchio, un vestito vecchio o fare qualche
telefonata per la curiosità di sapere come sta un orfano
o una vedova che al tempo d’oggi sono purtroppo molto
allegre, ma occorre mantenersi puri e incontaminati
da questo mondo. E’ questo il non aggiungere o
togliere e solo così ci sarà qualche speranza per noi.
A questo punto dobbiamo chiederci: Noi come siamo?
///////////////////////////////////////////
////////////////////////////////////////////////////////
CONTINUA
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù
i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano
cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti
e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati
accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione
degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano
senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre
cose per tradizione, come lavature di bicchieri,
di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei
farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi
discepoli non si comportano secondo la tradizione
degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi,
ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi
osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro:
«Ascoltatemi tutti e comprendete bene!
Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando
in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le
cose che escono dall’uomo a renderlo impuro»
. E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti,
cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di
male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità,
malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia,
superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono
fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
Parola del Signore
Scribi e farisei, grandi esperti delle sacre scritture,
stanno chiedendo al Signore, anzi Lo stanno
rimproverando, perché i Suoi discepoli non
mettono in pratica le regole che gli ebrei si
sono fatte. Questo un esempio di cosa voglia
dire aggiungere o togliere ai comandamenti
del Signore DIO. Chi c’è dietro a queste tradizioni?
Da chi provengono queste tradizioni se non da
quel serpente che alcuni pensano non esista?
Qual è lo scopo del maligno che convince l’uomo
a fare cose inutili facendogli credere che sono utili,
creando alla fine una nuova legge che porta al fanatismo?
Non vogliamo dire che l’igiene sia sbagliata, ma non è vero
che questa sia sufficiente per salvare la nostra anima.
Ciò che ci inquina spiritualmente sono i cattivi
pensieri che escono da noi. Viviamo due
mondi: Quello visibile e quello invisibile, nell’invisibile
c’è la nostra comunione con il mondo dello spirito.
Quando in noi ci sono cattivi pensieri ,che prima
o poi diventano opere, è il segno che ci siamo
inquinati perché ci siamo in comunione con lo
spirito del male. Come possiamo scoprire con
chi siamo in comunione? Se quello che
desideriamo serve per salvare la nostra anima –
amore per noi ed il nostro prossimo quindi per il Signore DIO –
vuol dire che siamo in comunione con il Signore Dio.
Al contrario se quello che desideriamo serve per
avere qualche vantaggio, a scapito di altri,
in questo mondo oppure ci porta giudicare,
mal augurare , disprezzare ecc.., siamo in
comunione con il serpente
(ANCHE SE CI FA CREDERE CHE NON ESISTA).
Il Signore continua a darci luce affinché scopriamo
la nostra verità esaminando la nostra coscienza e per
essere liberi come figli del Signore DIO, Lui vuole
la nostra salvezza, satana vuole la nostra perdizione,
ma chi decide siamo noi.
Grazie Signore Gesù. |