Creato da anacleto.mitraglia il 30/03/2005

Anacleto Mitraglia

Il *tuo* vicino di casa, con un tiro utile di mille metri

 

 

« L'etica Messaggio #767 »

Banche....

Post n°766 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da anacleto.mitraglia



Sono seduto sul divano, con il portatile sulle ginocchia e il quotidiano
"la Repubblica" (tanto odiato dai blogger di destra) aperto davanti a me.
In prima pagina i titoli di una intervista a Alessandro Profumo, amministratore
di Unicredit (nuovo nome del vecchio "Credito Italiano", quando le banche
erano una cosa seria..altri tempi).
Leggo due frasi in virgolettato: "domenica abbiamo fatto la cosa giusta e ho comprato
i titoli: se non ci credo io, chi deve crederci ?"

Un tempo (io ho 52 anni e quindi ho ricordi del vecchio "credito italiano", dove
lavorava un  amico di mio padre e dove mio padre aveva il suo conto corrente..una
banca per una vita..) avevamo una opinione delle banche come una
istituzione di solidita': conti conrrenti, risparmi, mutui e poi infine (negli anni
dell'inflazione galoppante) bot e cct.
Ma la banca era una cosa affidabile, sana  e rappresentativa del risparmio.
C'e qualcuno della mia generazione che si ricorda del salvadanaio di metallo
che veniva consegnato ai figli dei correntisti per stimolarli al risparmio ?..
Il risparmio era una virtu' che veniva insegnata in famiglia.

Poi, e' arrivato il  "metodo americano", con i suoi nuovi sistemi di gestione: la banca come guadagno rapido, i nuovi prodotti finanziari,
 il budget e soprattutto i "numeri".
Gia': i numeri ..... cosa sono i numeri ?
Lo sanno bene quelli che devono fare "i numeri": quelli che lavorano con il
budget assegnato. Devi fare i numeri. devi fare I NUMERI !.
A fine anno, devi avere fatto "i numeri": se non li hai fatti, sono guai.
E se sono guai, alla lunga ti ritrovi in secoda o erza file o forse
 per strada alla prima "ristrutturazione".

La cosa e' successa anche in banca.
In fondo, era semplice fare "banca": raccogli soldi dai correntisti, fai prestiti,
bonifici e altre cose ai clienti e la vita passa.
Poi arriva la fame di guadagni e allora si studiano nuove operazioni.
Raccogliere soldi e fare prestiti non basta piu': devi fare i "numeri" per
giustificare gli stipendi e per giustificare gli emolumenti davanti agli
azionisti.
Allora devi fare sempre piu' numeri, sempre piu' grossi, e sempre
piu' velocemente.....
a questo punto tutto va bene: prodotti scadenti del tipo parmalat, cirio,
oppure chissa quale spazzatura impacchettata con un vestito buono....
L'essenziale e' fare i "numeri": quelli del tuo "consulente" e di quelli chei sono
dietro.

la causa del crollo e' stata l'immensa ingordigia dei banchieri con
il loro staff di uomini a fare "i numeri",: adesso tutto questo ci torna
in faccia, a noi che non abbiamo nessuna colpa se non quello di esserci
affidati a persone che dovevano fare i numeri, a tutti i costi, senza
porsi delle domande su quanto fosse "etico" oppure salutare
sul lungo periodo per la banca.

La colpa di tutti, alla fine, sara' imputata al "sistema" e come
previsto ...ricerca del colpevole, punizione dell'innocente (la collettivita'
dei comuni cittadini-risparmiatori) e premi-onori ai soliti manager.
Ma non e' un problema di manager: e' un problema di governo
del sistema, di governo del mercato e di controlli su cio' che viene fatto
in banca.

Seduto sul divano, a 52 anni oggi, nel giorno del mio 18° anniversario
di matrimonio, dopo aver estinto il mio mutuo,  senza debiti  e senza
investimenti nelle mani di quelli che devono fare i "numeri" (sulla mia pelle)
posso dire :

 fanculo

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

VI TENGO D'OCCHIO !

 
Citazioni nei Blog Amici: 11
 
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963