Occhiali da sole neri, quadrati e vistosi, Renato Zero entra nello studio de "Le invasioni barbariche" di Daria Bignardi per parlare del suo nuovo tour e di "Amo", il nuovo album appena pubblicato e già salito in testa alle classifiche, scalzando David Bowie e "The Next Day" dalla prima posizione.
Dal 27 aprile Renato Zero sarà in concerto al Palalottomatica di Roma: "Il Palalottomatica diventerà praticamente casa mia durante i miei concerti: ci sarà anche una zona con tutti i costumi di scena che ho indossato durante i miei live nel corso degli anni", racconta il cantante alla Bignardi.
Renato Zero ha ricordato gli inizi della sua carriera, la sua attenzione per i costumi e il make up ("Visto che il risultato di quello che gli altri facevano non mi andava bene, ho imparato a farmelo da solo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti") e la sua vita privata, soprattutto il padre poliziotto.
"Ha sempre accettato la mia vita di artista, anche lui aveva velleità artistiche, tanto che avrebbe voluto fare il baritono. Un sogno a cui ha dovuto rinunciare per la famiglia, ma credo che con me qualche soddisfazione se l'è presa. Ai miei tempi sono stato un rivoluzionario, perché ero una contraddizione vivente. Ora le cose sono molto diverso, le cose sono cambiate".
Una vita da rivoluzionario, anche ora che vive in casa con due dei quattro fratelli, gira poco su internet, non si trucca più. "Sto attraversando un nuova fase della mia vita. È una fase molto bella in cui mi sento molto bene e in cui mi sento di aver ancora molto da dare".
Inviato da: studiofuturo
il 25/11/2011 alle 02:44
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