Creato da: andrea_firenze il 15/06/2013
...

Area personale

 

Ultime visite al Blog

daunfiorediletta.castellianonimo.sabinoCuore.Nudoarturo.saittaBacio_Notturnozucchima1958Nues.sninolove2lesaminatorelumil_0lunadargent0DifettoDiReciprocitaandrea_firenze
 

Ultimi commenti

Citazioni nei Blog Amici: 15
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« la storia è una signora ...c'è tanta gente al café Belgíë »

luce che rimbomba

Post n°145 pubblicato il 22 Novembre 2013 da andrea_firenze
 

luce che rimbomba, un piede che dondola. Pezzi di carta sotto le ruote della auto. Gabbiani sui vetri di protezione della ferrovia. Gente che parla, vento che scuote le labbra. Persone come virgole, pause più o meno lunghe su cui soffermarsi quando la vita annoia o diverte, quando ti costringe ai ritardi, ti confina in dei luoghi. Pieghe di jeans sulle scarpe. Vita che rallenta nella vita. Persiane sverniciate, antenne di TV senza segnale, coperte logore, intonaco opaco. Persone che invecchiano e muoiono, peli che bucano la pelle. Il ricordo del refettorio lindo delle suore. Defecazioni. Aria che esce dal naso come dalla gomma forata di una bicicletta. Ringhiere che sudano ruggine. Eiaculazioni. Sole. Giardini fertili di re menomati. Inutile rimediare. Questo è lo stato delle cose. Sono consapevole di aver perduto. So con certezza di non aver mai posseduto. La potenza esiste solo in quanto promessa di potenza. La morte è il desiderio di possedere e la vita è la nostalgia di aver posseduto. I ricordi sono delusioni viventi. La coscienza è il desiderio in atto. La nostalgia l'impossibilità dell'atto e della persistenza. Tutto è moto perpetuo eppure non c'è moto poiché ciò che è in movimento è per necessità sempre assente. La realtà è la scintilla della memoria. Dio non conosce i numeri e non gioca a dadi perché i numeri sono l'infinito che conosco. Se io conosco l'infinito, l'infinito non può conoscere dio. L'infinito che conosco è calcolo, ciò che aggiungo all'indefinito come la fragilità all'incomprensibilità dei corpi fragili. Non c'è reale differenza in alcuna cosa: la morte nasce e cresce in ciascuna come in bozzolo farfalla. Non è scheletro, è carne che cade; non sono culla e tomba, ma il filo che le unisce. Nessuno invecchia, solo somiglia sempre più a se stesso. La vita non è altro che sforzo, ruga, increspatura, crepa. Per questo chiamo vera vita la vita interiore: la verità è la via, ma la via non è verità. La vita è la morte che invidia la vita. Immaginare di essere più di questo, che ci sia altro fuori di me che mi completi, è una esigenza dovuta all'impossibilità di individuare la mancanza che presuppongo in ciò che non è conoscibile. Ho preso coscienza che non è che sappia poco, ma che la mia mente è il poco che sono. Non sono mai stato al mio scopo, non come barca d'albero spezzato né nave senza mare ma come nessuna isola cui approdare. Inutile e vuota perfezione è la superficie dove non si riverberano i rumori. La tempesta è finita. Jonah è già stato sacrificato al mare silvano, ricco e strano. Non ho più paura e adesso si può parlare. Faccio le corna, sul Barrio Alto, alla statua di Bernardo Soares. La voce si rompe come uno scroscio d'onde sulla scogliera. Metto giù le cose, per liberarmene, affidarle ad altro, a qualcuno, ad un altrove: poso la penna, sotterro la bara, non vado più a fondo. Ci sono sacchi vuoti da riempire. Intorno funi ed assi di risulta dal naufragio, per la mia diga. Il fondo, il piccolo, lo stretto conoscono la concretezza di ciò che è perso e nella consapevolezza non c'è destino. Il caso scava la nostra memoria. Oscillo in verticale e tocco il passato, il futuro, le possibilità. Il sangue mi circola in corpo non diversamente dalle vie di Nuova Delhi, dai canali di Amsterdam; profondamente come un autobus nell'Holland tunnel. Gli originali sono le mie copie. Ci sono cose e persone che non valgono un cazzo cui ho tolto occhi e bocca affinché avessero significato. Le copie che faccio del tutto sono la tortura, lo scarico, l'ago, l'ombelico; sono le buche vuote dove finisco per cadere; sono i ritratti di Tito di Rembrandt, l'inferno della memoria. Solo se non ne fai parte puoi andartene libero per i gironi dell'inferno. La natura mi spinge a cercare di scalfire, forzare la necessità con le opinioni. La natura è unisessuale, si masturba e clona se stessa. Tocco come un cubo di pietra il corpo che mi travalica. Astrazione e materia coincidono ma non mi riguardano: non sono neppure racchiuse in ciò che avrei voluto saper comunicare e che ho passato di mano riluttante, impaurito e deluso, come un carbone ardente, bruciando mani che non lasceranno tracce perché è per essere consumati che siamo vissuti. Ogni avvenimento, ciò che accade, è solo la preparazione di ciò che ne dirò. Ciò che dirò è il contesto che mi localizza, che mi rende reale, l'epitome di me stesso, costretto dalla memoria ad una stanza di solitudine, stipata di fantasmi. Sono un pistillo dentro ad un fiore. Non ci sono poeti che parlino lingue diverse dalla mia. Sono un'approssimazione dell'approssimazione della forma. Sono lo specchio della stessa morte che non sa di aver vissuto. Sono lo specchio dell'intero universo che è nulla, una stanza per cerimonie, bar mitzvah per agnelli al macello. Le cose mi si piegano addosso, s'arricciano, sbirciano nei miei pensieri. Le cose non si riconoscono neppure, sbattono le une contro le altre come relitti e balene spiaggiate dal mare. Non ho niente da dire. L'inferno è questo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/andreafirenze/trackback.php?msg=12521861

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
REGINA.LEONESSA
REGINA.LEONESSA il 22/11/13 alle 20:43 via WEB
Credo...che tu sia un fiore...con un bel pistillo...^_^
(Rispondi)
 
 
andrea_firenze
andrea_firenze il 22/11/13 alle 21:28 via WEB
modestamente... è vero! :)
(Rispondi)
 
bloody_blonde
bloody_blonde il 22/11/13 alle 23:34 via WEB
Ribadisco quello che scrissi tempo fa: completamente assorbita da quello che scrivi, sei bravissimo! E poi, il post, l'avevi scritto nel giorno del mio compleanno :)
(Rispondi)
 
 
andrea_firenze
andrea_firenze il 23/11/13 alle 13:03 via WEB
:) grazie
(Rispondi)
 
anonimo.sabino
anonimo.sabino il 25/11/13 alle 08:48 via WEB
Viene quasi da dire che l'inferno non è poi così brutto come lo si dipinge.
(Rispondi)
 
perla_conchiglia
perla_conchiglia il 04/12/13 alle 19:00 via WEB
Perchè,così giovane,sei tanto nichilista?
(Rispondi)
 
 
andrea_firenze
andrea_firenze il 04/12/13 alle 21:29 via WEB
e perché sarebbe peccato? credo si tratti di libero esercizio di pensiero...
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963