America Latina
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Post n°1 pubblicato il 25 Luglio 2010 da a.simonetti
Ci sono diversi motivi per cui ho deciso di iniziare a scrivere un diario. Una delle ragioni è sicuramente una risposta al diario di Esther in cui lei parla (e soprattutto Sparla) dell’Italia. Quindi ho pensato che sia giusto che ci sia anche una mia versione in cui raccontare dal mio punto di vista questa esperienza di vita in terra sudamericana. Ma c’è anche un altro motivo. E’ per la sensazione che di Sao Paulo si sappia davvero poco in Italia. Come del resto di Torino all’estero. Cosi, oggi, mentre nella mia pausa pranzo –perché ricordo a tutti che sto lavorando- davanti ad un caffè orribile (di questo parleremo a tempo debito) ho pensato che sarebbe stato interessante parlare di questo luogo che tutti conoscono di nome ma di cui si sa ben poco nel fondo. Riflettevo sul fatto che della maggior parte delle grandi città del mondo abbiamo in mente delle immagini, che ci danno vagamente la sensazione di conoscerle anche se non ci siamo mai stati. Così succede con New York, Londra, Parigi, Sydney e molte altre. Innumerevoli volte vediamo su giornali, cartoline, film, internet… foto che ritraggono i paesaggi urbani di queste metropoli e le riconosciamo a prima vista. Se poi, per rimanere in zona, parliamo di Rio de Janeiro, affiorano immediatamente immagini di Copacabana, Ipanama, Corcovado, Pan di Zucchero e altro. Al limite confondendo facilmente tra loro questi luoghi che sono le icone più note del Brasile. Ma di Sao Paulo… nessuna immagine nell’immaginario collettivo. Eppure nonostante tutto, non mancano i luoghi comuni che invece più o meno tutti associamo a questo posto. Me ne vengono in mente tre:
Come tutti i luoghi comuni però bisogna verificare per scoprire se corrispondono a verità, molte volte possono ingannare. Ed ecco allora da dove possiamo cominciare questo racconto, dai 3 luoghi comuni. Sul fatto che sia grande effettivamente non possiamo dubitare. E’ veramente immensa, nessuno sa bene quanta gente abiti qui, perché come capita in tutte le metropoli, è difficile definire i confini tra la città vera e propria e tutte le cittadine limitrofe che finiscono per rimanerne inglobate. La gente qui riferisce cifre molto diverse sul numero di abitanti, c’è chi parla di 12, chi di 15, chi si azzarda ad andare oltre i 20 milioni di persone. Vediamo se la Wikipedia ci può aiutare. Qui si legge che… Sao Paulo ha una popolazione stimata di 11.037.593 abitanti (nel 2009), è quindi la più vasta e popolosa città di tutte le Americhe, dell'Emisfero australe e del cosiddetto mondo occidentale. Quindi alla fine tutti hanno ragione, qualunque numero è corretto, a seconda che consideriamo la propria Sao Paulo o un numero indefinito di città satellite. E di fatto il modo migliore per farsi un’idea di questo immenso agglomerato è proprio pensare che non sia una sola città ma che ogni macro-quartiere corrisponda ad una città, ognuna con un proprio centro, una propria autonomia, una propria vita culturale. Praticamente nessuno qui può infatti dire di conoscere a fondo Sao Paulo, tutti si muovono in un’area limitata che include alcuni quartieri e molte zone della città rimangono per sempre completamente sconosciute e prive di qualsiasi interesse. Qualche giorno fa ero su un taxi e insieme al taxista abbiamo cercato dove fosse la via in cui dovevo andare consultando un “Tuttocittà” enorme, di centinaia di pagine, tipo una grossa guida telefonica. Neanche i taxisti qui possono sapere il nome di tutte le strade. Il quartiere di cui vi parlerò più spesso si chiama Moema, dove si trova la casa di Esther. Nella foto da satellite presente all'inizio di questo capitolo si può vedere l’intera area metropolitana, quella dei 20 milioni per intenderci. E la palettina arancione indica dove si trova la nostra casa. E’ curioso perché visto dal satellite sembra vicina al centro, quello geografico, e invece sono 13 km di strada per arrivarci!! Una bella avventura con il traffico dell’ora di punta. Naturalmente di Moema parleremo più avanti, per cui possiamo passare al secondo luogo comune: Sao Paulo è pericolosa. Se sul primo luogo comune eravamo tutti d’accordo, qui dobbiamo cominciare ad analizzare un po’ meglio la situazione. E’ vero che tv e giornali qui sono pieni di notizie di cronaca che parlano di crimini orribili, ma i 20 milioni di abitanti a cui ci riferivamo prima non sembrano a rischio di estinzione a causa delle stragi che nell’idea comune si dovrebbero consumare giorno e notte. La gente qui sa bene che non vive nel posto più sicuro del mondo, ma al tempo stesso svolge una vita normale, lavora, va a fare la spesa, va al ristorante, al cinema. Anzi vi racconterò proprio di quanto sia vivace la vita cittadina, sia di giorno che di notte. Ci rimane l’ultimo luogo comune: Sao Paulo è brutta, soprattutto secondo gli agenti di viaggio. Di città brutte ce ne sono tante nel mondo, sicuramente molto più brutte di Sao Paulo, eppure questa etichetta sembra proprio difficile da rimuovere nel caso della metropoli brasiliana. Partirei intanto dal presupposto che secondo me una grande città non può essere definita in modo generico bella o brutta. Necessariamente ci saranno alcune parti belle e altre brutte. E poi anche un quartiere brutto può comunque essere interessante, vivace, curioso…va bene, sto facendo un po’ troppo il romantico, alcuni quartieri in qualunque città sono brutti e basta. Capita infatti anche a Parigi, Praga, Londra, ecc nonostante siano prese d’assalto dai turisti, a differenza di Sao Paulo dove i turisti ci saranno anche ma proprio non si notano. Bene, in questo diario cercherò di contraddire almeno questo luogo comune, convincendovi che Sao Paulo non è affatto brutta, anzi secondo me è certamente più bella di Milano!! Tanto per parlare di un luogo noto ai più. Mi pare che tra i miei lettori al momento non ci siano molti milanesi, speriamo. Questa era solo un’introduzione. Vi aspetto alla prossima puntata per entrare nel vivo del racconto… |
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