COSA HO FATTO COME ORGANO DI CONTROLLO.
Durante i 5 anni della mia seconda legislatura questi sono i temi che ho trattato in prevalenza, attraverso la stampa, il consiglio comunale e gli incontri con i cittadini e i comitati (per una lettura più esauriente potete consultare il blog http://blog.libero.it/angelogaia):
AMBIENTE E SALUTE
Lo studio e gli emendamenti della commissione intercomunale, della quale facevo parte, era riuscita all'unanimità a bocciare la costruzione della 4ª linea del termovalorizzatore. In
provincia, come purtroppo avevo paventato, il piano di adozione dei rifiuti provinciali di Rimini è stato approvato. Quale partiti politici erano compatti per l'attuazione della 4ª linea? I DS e la Margherita. I loro voti, però, non sarebbero stati comunque sufficienti per l'approvazione del piano. Giungiamo, quindi, all'aspetto più singolare: con l'aiuto di chi ci sono riusciti? Con quello di Forza Italia. La nostra regione è la più inquinata d’Italia. Lo smaltimento a freddo e l’utilizzo dei tunnel magnetici o a fibre ottiche sono tra le varianti possibili per evitare la costruzione della 4° linea del termovalorizzatore. Non ci sono più scusanti per la Regione, la Provincia, i Comuni e per Hera: tutti sono ufficialmente a conoscenza delle alternative realizzabili. Il potere politico ha gli strumenti per realizzare un sistema BIO-RICLABILE. L'impianto di Montello S.p.A. a Bergamo (www.montello-spa.it), in grado di ricevere e trattare 165.000 ton/anno di rifiuti - ricordo che Coriano arriverà a 200.000 tonnellate entro il 2012 - è stato illustrato, come esempio positivo, durante all’assemblea pubblica del 07 ottobre sulle nuove tecnologie studiate per lo smaltimento ed il riciclaggio dei rifiuti.
Raccolta differenziata. Il professor Montanari, uno dei massimi esperti di nanopatologie, fornisce valenti motivazioni per cercare alternative agli inceneritori / termovalorizzatori. Cosa fare quindi? Ridurre i rifiuti, raccoglierli in modo differenziato, riciclarli e utilizzare separatori magnetici e elettrostatici. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla con in impianti di bioessicazione. In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perché: 1) il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato; 2) il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare; 3) il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono 2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica. La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione. Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali e sanitari. La bioessicazione è un pre-trattamento nello smaltimento dei rifiuti.
Messa in sicurezza dei locali adibiti ad attività scolastiche.
Ho ricevuto una lettera, datata 12/11/08, firmata da numerosissimi genitori di bambini frequentanti la scuola elementare del nostro capoluogo. Premetto, prima di trascriverne i punti salienti, che l’amministrazione non ha ritenuto opportuno, fino ad oggi, presentare la questione in consiglio comunale. “Con la presente i genitori degli alunni della Scuola Elementare di Coriano manifestano il loro rammarico nel constatare l'inadeguatezza della struttura scolastica in termini sia di spazi che di sicurezza. Pensiamo, purtroppo, che sia necessario ricordare che i problemi qui di seguito sono conosciuti da troppi anni dall'amministrazione. Per questo ci sentiremmo provocati e offesi se la nostra proposta di collaborazione venisse, ancora una volta, lasciata cadere nel dimenticatoio o, peggio, diventasse uno dei tanti punti programmatici durante la prossima campagna elettorale…”.
Nella lettera si chiede che sia adibita una struttura adeguata per la mensa, per le attività sportive ed è chiesto un maggior controllo da parte dei vigili urbani sul transito delle auto durante l’orario di entrata e uscita dalla scuola. Bene, l’amministrazione, quasi subito dopo l’uscita sulla stampa di questo nostro articolo, si è attivata per contattare genitori e dirigenti scolastici, evidentemente per cercare di placare gli animi in vista di queste elezioni.
Nel marzo 2008 ho ricevuto proteste da parte di alcuni genitori. Da prima telefonicamente e poi di persona mi era stata esposta la questione dell’inadeguatezza strutturale delle sale “Pinocchio” di Ospedaletto site in via borgata 53. In quei locali si svolgevano laboratori extrascolastici e attività ludiche, come il ballo. Ed è proprio da questo tipo di intrattenimento che era emerso il problema. I genitori che accompagnavano i propri figli avevano notato un nastro rosso e bianco, di quelli usati per isolare un luogo non sicuro, nella stanza sottostante a quella dove i bambini ballavano, mentre i figli si muovevano nel locale soprastante, cadevano dei calcinacci dal soffitto. Dopo il mio intervento, qual cosina è stata fatta.
Qualità dei pasti per gli alunni.
Nel marzo 2007 la stampa ha dato rilievo all’episodio più eclatante, ma non il primo verificatosi, riguardante la scarsa qualità dei pasti erogati dalla Camst alle scuole materne comunali. La Camst ha chiesto scusa pubblicamente e, inseguito ad una riunione svoltasi con i genitori, è stato indetto un comitato di controllo. Sembrava essersi concluso tutto, ma intendo andare più a fondo alla questione. Innanzitutto il fatto che i genitori non siano stati tempestivamente avvisati è gravissimo, inoltre il comitato dei genitori dovrebbe avere più potere decisionale. Molti dei genitori da me interpellati, ed io sono concorde, ritengono che la sapidità dei cibi sia eccessiva, ad esempio. Sulla carta le regole sono rigide e sono previsti controlli periodici, ma sono effettuati veramente?
LAVORI PUBBLICI e URBANISTICA
Modifica al PRG (verifica varianti).
Nel consiglio comunale del 04 novembre 2004 sono state apportate svariate modifiche al piano regolatore vigente, denominate “Variante 2004”. Tra le tante ne citeremo una in particolare che, pur riguardando in genere tutte le strutture dei centri storici, sembra preparata appositamente per un edificio specifico. Tale variante consente di raddoppiare la superficie utile dell’esistente, passando da 2,5 a 5 m3/m2. Durante il consiglio comunale, il sottoscritto pretendeva, con un intervento deciso e duro, spiegazioni a livello politico di questa presa di posizione. Nello stupore generale il sindaco, in risposta alla mia interrogazione, proponeva di limitare l’ampliamento da 2,5 a 3 m3/m2. La maggioranza, tuttavia, inseguito alla mugugnante reazione del consigliere capogruppo dei ds approvò la variante decisa inizialmente, cioè a 5 m3/m2 . I restanti consiglieri dell’opposizione si astennero e ci fu solamente un voto contrario, il mio. Per i non addetti ai lavori, questa manovra è chiaramente studiata per favorire solo uno o due casi , tra cui l’albergo Bellavista. Per l’attuazione di questa variante hanno rispolverato addirittura il D.M. del 02.04.1968 n. 1444: tecnicamente possibile, ma politicamente scorretto.
La bozza del progetto, presentato dai proprietari alla giunta, prevede una costruzione che si espandi fino al bordo di via Patrignani. Notifico, inoltre, per chi ancora non lo sapesse, che nei lotti sottostanti alla via in questione saranno costruite altre case, proprio al posto dell’attuale vigna. Facciamoci coraggio ci rimarrà una feritoia dalla quale scorgere il panorama. Esisteva una soluzione per limitare i danni ed l’ho illustrata in consiglio comunale, ma non è stata accettata. Sono comunque convinto della necessità di attuare un serio piano di recupero dei centri storici, senza il quale ogni variante non ha senso.
Polo adriatico a Raibano 680 mila m2(gestione, inquinamento e investimenti).
Comprendendo quanto sia difficile per il cittadino seguire il filo dell’aggrovigliata vicenda, tento con questo articolo di ricomporne la matassa. Inizio con l’esposizione, sottoforma di sintetici punti, delle quattro fasi cruciali, di cui inseguito ne fornirò un incisivo approfondimento.
1 - La commissione intercomunale per i rifiuti, alla quale appartengo, ha da sempre votato contro l’attuazione del 4° forno e della centrale termoelettrica. Anche le tre maggioranze dei comuni di Coriano, Riccione e Misano, che inizialmente non si erano opposte ad Hera, successivamente hanno espresso voto contrario, forse per la paura di perdere innumerevoli consensi elettorali. Il consiglio della provincia di Rimini aveva la possibilità di fermare i piani espansionistici della holding, ma grazie ai DS, alla Margherita e ad un voto di Forza Italia sono stati approvati.
2 - L’aver trovato delle forme di resistenza ha comunque stizzito, usiamo questo termine di uso domestico, il vertice di Hera. Uno dei conseguenti esiti politici e finanziari è stata la mancata sovvenzione prevista dal piano urbanistico-finanziario presentato dall’agenzia del Polo Industriale dell’Adriatico. E non è tutto! In merito al progetto sul compostaggio dei rifiuti, presentato al comune di Coriano dal Centro educazione ambiente di Rimini, che incentiva la cultura del riciclo domestico – in Germania è in uso da 20 anni – l’azienda ha dichiarato che “non si sente ancora in grado di attuarlo”. Così citava l’articolo de “La Voce”: “Pare proprio che Hera cerchi di ostacolare scelte ed investimenti nei quali sono coinvolti i comuni che hanno improvvisamente virato rotta all’ultimo momento.”
3-Il polo industriale sarà realizzato nella medesima area dell’inceneritore. Non è l’ideale, certo, ed in precedenza ho già espresso il mio parere, tuttavia il progetto si trascina da tre anni e diverse migliaia di euro sono già state versate senza risultato. Mi auguro, quindi, che questo secondo CDA dell’agenzia non perpetui lo spreco ed operi con criterio, considerando che l’area confina con centri abitati, con la poderosa struttura di Aquafan, con la terza corsia dell’autostrada e con la Consolare/Complanare.
4-Il canale emiliano romagnolo, che assicura, mediante derivazione dal fiume Po, l’approvvigionamento idrico di un area estesa su oltre 3000 km2, transiterà proprio nella zona prospiciente l’inceneritore di Raibano per raggiungere poi San Giovanni in Marignano e Cattolica. La presenza del canale in una vasta area industriale apporterebbe la fonte idrica necessaria per la centrale termoelettrica. Il mio, ovviamente, è solo un sospetto.
Verde pubblico, parcheggi e viabilità.
Riporto due esempi significativi del mio lavoro di vigile controllo che coinvolgono diverse tematiche e vi potranno far capire l’interconnessione che esiste in ogni settore. Il voto contrario alle linee di realizzazione della nuova “porta” di Coriano, da me espresso nella seduta consigliare del 13 luglio 2005 è stato frutto di una ponderata e maturata decisione. Già nell’articolo pubblicato dal nostro gruppo consigliare 12 mesi fa, spiegavo dettagliatamente le conseguenze della “Variante 2004” inerenti alla struttura dell’albergo Bellavista, negative per la collettività, manifestamente positive per la società costruttrice
Cominciamo ad esaminare il parcheggio pubblico, previsto dal progetto comunale, presentando opportune riflessioni e ponendo legittimi interrogativi. La presenza del parcheggio è indispensabile per l’esecuzione del piano di modifica previsto per l’ex albergo Bellavista. Un parcheggio pubblico realizzato in superficie ha costi nettamente inferiori rispetto ad uno sotterraneo, scelta comprensibile se lo avesse dovuto pagare il comune, ma non accettabile dal momento che diventa un’altra forma di favoritismo verso la società costruttrice. Una delle poche aree verde del centro storico, infatti, scomparirà insieme all’agreste immagine di un bel giardino attrezzato e messo in sicurezza per i nostri bambini. Coriano forse è priva di terreno?
Con quale modalità saranno effettuate le permute dei lotti dei proprietari dei terreni sui quali è previsto il parcheggio? Dal momento che era un piano particolareggiato rimarrà tale o si daranno dei lotti singoli?
E in quale zona? I lotti permutati chi li paga: il comune o la società costruttrice? Questi lotti permutati sfrutteranno il verde pubblico dato da altri piani? Come mai il progetto ha avuto un’approvazione unanime? Solitamente il traffico pesante e tutta la viabilità sono convogliati fuori dai centri abitati, a Coriano accadrà il contrario. Oltre a ciò, utilizzando la nuova “porta”, tutto il traffico che dovrà proseguire sulla via Circonvallazione (strada provinciale) confluirà direttamente davanti al parco dei cerchi.
Ecco, invece, la mia proposta per ottenere dinamicità nel centro storico, con il beneficio di un minor inquinamento ed una maggior sicurezza: allungare la nuova strada prevista fino all’incrocio che porta a San Clemente (via scarica l’asino), spostando la collocazione della rotonda fuori dal paese ed utilizzando l’attuale circonvallazione per una viabilità interna ed esterna più agevole. Questa pianificazione consentirebbe la costruzione di case convenzionate tra le due strade, conferendo al paese, finalmente, la struttura concentrica da me concepita. Il vero sviluppo deve recare benefici a tutta la collettività e non solo agevolare quelli economici di alcuni.
L’amministrazione ha ben pensato di far transitare la nuova strada provinciale nelle vie Piane, proprio dove il sindaco vorrebbe far giocare i ragazzi e dove sono già presenti gli insediamenti sportivi, il centro giovani, un villaggio ecologico e dove sarà costruito il polo scolastico.
La strada di cui stiamo parlando attraverserà anche il territorio di un’azienda agricola che produce del vino biologico e che ha ottenuto riconoscimenti nazionali e vinto premi.
La CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Rimini ha inviato una lettera al Comune ed alla Provincia per segnalare la problematica e chiedere che sia stralciata l’ipotesi localizzativa del nuovo asse stradale.
Tale causa è sostenuta per difendere i legittimi interessi dell’azienda coinvolta, che è considerata fattoria didattica e fa parte del Movimento nazionale del Turismo del Vino, ma soprattutto per evitare la deturpazione ambientale e paesaggistica che degraderebbe il territorio nel suo complesso.
L’amministrazione ha promosso, sostenuto ed inserito Coriano nell’ambito del progetto Strade dei vini e dei sapori, ha aderito all’associazione nazionale Città del vino. È possibile che il sindaco e l’assessore al turismo non ne stiano tenendo conto? Sono solo specchietti di facciata per usufruire di contributi pubblici? Aggiungiamo che questo deve essere un monito anche per le altre realtà vitivinicole del territorio, perché si creerebbe un pericoloso precedente.
CORTE : il teatro del nostro comune (progetto, investimento e gestione).
C, come CULTURA: plaudo al raggiungimento dell’agognato obiettivo.
O, come ONERI: Per le rappresentazioni e la gestione della struttura “teatro” saranno stanziati, annualmente, 350 mila euro - metà a carico dei privati e metà del comune. Solo nel periodo iniziale, dal 28 dicembre 2008 al 1 febbraio 2009, si spenderanno 60 mila euro – 50 mila a carico dei privati e 10 mila a carico della provincia. In considerazione dell’attuale crisi economica nazionale e del discorso di fine anno pronunciato dal sindaco, 350 mila euro annui non sono pochi. Sei milioni di euro - cifra non certo trascurabile - sono occorsi per ultimare il progetto teatrale tra ditte sospese e prezzi di manifattura lievitati. Neanche fra cento anni riusciremo a pagare le spese sostenute per la realizzazione di questa trentennale operazione! E così avanza un irrefrenabile sorriso beffardo al pensiero che i nostri figli all’asilo nido bevano l’acqua corrente, in quanto considerata migliore di quella confezionata o depurata!
R, come RISORSE: la giunta comunale, enunciando la difficile situazione della finanza locale, ha chiesto il coinvolgimento di risorse private e per tale motivo sarà istituita una fondazione. Siamo curiosi di conoscere le identità dei privati benefattori ed auspichiamo una gestione oculata e trasparente, anche sul fronte delle nuove assunzioni, della scelta dei responsabili e delle ditte appaltatrici. Per chi non lo sapesse le fondazioni, per statuto, non possono andare in perdita, quindi, se il privato dovesse ritirarsi, il comune dovrebbe coprire il vuoto finanziario.
T, come TEATRO: Augurando che ci siano eventi di interesse anche per un pubblico giovane, condivido con voi la delusione nell’apprendere che lo spazio dedicato al cinema sia stato drasticamente ridotto ad
un’angusta zona. Spero che l’amministrazione designi un’altra locazione per le proiezioni cinematografiche che sicuramente attirano bambini e giovani.
E, come ELEGANZA: Ben venuti alla CORTE di Coriano … che il sipario si alzi ed inizi lo spettacolo!
EDILIZIA PRIVATA e POLITICA PER LE FAMIGLIE
Autocostruzione associata (incentivi e soluzioni per il futuro delle famiglie).
Nel dicembre 2007 ho proposto il progetto dell’autocostruzione associata. Cosa vuol dire? In pratica possedere una casa di 95 m2 con solo 75.000,00 euro. In Umbria, in Veneto è un progetto già realizzato; tra Ravenna e Cesena ci saranno 70 unità abitative. Affrontiamo, concretamente, il tema del disagio abitativo di chi intende costruirsi una casa ma non possiede sufficienti risorse economiche.
L’autocostruzione associata si fonda sul lavoro dei futuri proprietari, uomini e donne anche inesperti, che opportunamente guidati ed assistiti, operano nel tempo libero, nei fine settimana, durante le feste e le ferie, potendo beneficiare di mutui a tasso agevolato e riuscendo ad abbattere i costi fino al 60-70%. L’Amministrazione comunale si deve rendere disponibile a cedere aree PEEP presenti nel proprio territorio
Acer (accessi, mobilità e graduatorie).
Nell’ultimo consiglio comunale è stato approvato, con solo il mio voto contrario, il nuovo regolamento per l’ACER (Azienda Case Emilia Romagna) per intenderci l’istituto che gestisce con il comune le case popolari.
La legge regionale 8 agosto 2001 n. 24 stabilisce i principi cui devono attenersi i Comuni nel momento in cui disciplinano la materia con regolamento.
Nella fattispecie contesto la concezione delle mobilità impostata dall’amministrazione, l’abbassamento delle metrature a disposizione per i nuclei famigliari, l’assegnazione dei punteggi per
Proponiamo di inserire il requisito di sovraffollamento, in caso di ampliamento naturale della famiglia, nella mobilità d’ufficio così come è stato inserito nella richiesta della mobilità.
Auspichiamo che, in vista del nuovo piano casa del governo nazionale, il comune possa consentire, con interventi mirati, l’acquisto della casa agli affittuari Acer che ne hanno diritto.
Pretendiamo, soprattutto, che l’accesso agli alloggi sia garantito ai cittadini corianesi e non favorisco residenti in altri comuni, solo per compiacere qualcuno.
Inviato da: angelino
il 03/10/2011 alle 23:51
Inviato da: fabiomaratona
il 18/05/2009 alle 08:40