Questa sera tua “madre” si è comportata nel modo più assurdo che si possa immaginare. Appena mi ahai visto a cene mi hai chiesto se domani avresti dormito con me, io, sbagliando, ti ho detto che lo avresti fatto questa sera. Così ti ho visto al settimo cielo. Arrivati a casa quella donna che la legge si ostina a chiamare tua “madre” alle 21 in punto ti ha chiamato per farti andare a dormire con lei. Quando le ho chiesto di lasciarti con me si è letteralmente incazzata perché non era la nostra sera. I tuoi occhi si sono spenti, il tuo animo si è inaridito. E questa è quella donna che si ostina a dire che per te vuole il meglio? Ma cosa è per lei il meglio? Non lasciarti con tuo padre solo perché dormi con me sabato e domenica? E’ questa la donna che si ostina a farsi chiamare “mamma”? Non si è minimamente preoccupata che negandoti di dormire con me ti avrebbe tirato un pugno nello stomaco, non si è preoccupata di toglierti gioia. Un solo sentimento mi lega a questa donna ed è l’odio più profondo che mai essere vivente abbia potuto provare. Ho ancora davanti a me ti tuoi occhi che mi chiedevano aiuto. Mi dispiace piccolo ma non posso far nulla se non donarti tutto l’amore di cui sono capae nei pochi momenti che riusciamo a vivere assieme.
Inviato da: zarraz
il 29/11/2007 alle 21:51
Inviato da: rox.rg
il 29/11/2007 alle 08:56