Creato da anguillide il 02/12/2005
cercasi ominidi disperatamente

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

sonoilrickytons84pescadgl0lorenzo.congedoemacu75acchiappagalline265amabile_uomo0dea1897epifani68vitocstjelly7stregabianca0giovanni80_7mr9mm
 

 

Il gatto tigre

Post n°21 pubblicato il 22 Settembre 2006 da anguillide
Foto di anguillide

Un giorno qualunque vidi un gatto tigrato, un gatto un po’ diffidente, che però nella sua diffidenza era alquanto bizzarro, si potrebbe definire una diffidenza affettuosa, a volte si dirigeva verso le mie gambe e strusciva i suoi peli contro i peli delle mie gambe, ma poi se io allungavo le mani emetteva strani rumori, strani miagolii strozzati e non voleva che lo toccassi…….da quel giorno lo chiamai Tigre, la sua diffidenza pian piano si trasformò in una certa familiarità, lo cercavo spesso e quando non lo trovavo lo immaginavo nascosto in un campo di granturco, oppure lo immaginavo nascosto sotto qualche cespuglio intento a spiare qualcosa o qualcuno….a volte la Tigre mi ha accompagnato nei miei deliri notturni e nei sogni si trasformava in una enorme fiera, ma quando mi svegliavo la Tigre era lì, in fondo al letto, tranquilla e dormiva e si rotolava e si prendeva le mie carezze effettuando acrobazie…è da 2 giorni che la Tigre non c’è più, è stata trovata in un garage, vicino a un pannello di plastica, sarà andata via con la sua solita fierezza, non ha voluto far vedere a nessuno la sua dipartita, è stato scorbutico e misterioso fino alla fine,mi mancherà

Mi piace salutarti con una delle poesie più belle che abbia mai letto...

                                   Ode al Gatto( Pablo Neruda)
                                                                           

Gli animali furono
imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono in grazia, volo.
Il gatto, 
soltanto il gatto apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito
cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali, 
il cane è un leone spaesato,
l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia la rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole esser solo gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità come la sua,
non hanno 
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l'elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola
scanalatura
per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo
Imperatore senz'orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell'amore
nell'aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto 
è immondo
per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente
della casa, arrogante
vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c'è
enigma
nel tuo contegno,
forse non sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Donna Grave in Chianti

Post n°20 pubblicato il 01 Giugno 2006 da anguillide
Foto di anguillide

La scrittrice Oriana Fallaci è pronta a passare alle vie di fatto pur di impedire la costruzione di una moschea a Colle Val d'Elsa, sulle colline senesi, che dovrebbe essere completata nei prossimi mesi. «La faccio saltare!», ha minacciato la scrittrice fiorentina in un'intervista al settimanale «New Yorker», «non voglio vedere questa moschea molto vicina alla mia casa in Toscana (a Greve in Chianti) non voglio vedere un minareto di 24 metri nel paesaggio di Giotto quando io non posso neppure indossare una croce o portare una Bibbia nel loro Paese!».

Così, lancia la sua provocazione: «Se sarò ancora viva andrò dai miei amici anarchici a Carrara e con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare in aria!».

Ebbene sì questo  che ho appena riportato non è un articolo inventato di sana pianta dalla mia mente malata o dalla mente di un Dan Brown qualunque, purtroppo è la realtà....a proposito Dan, nel tuo capolavoro avresti potuto dire che Oriana Fallaci è una parente di Gesu, e combatte per portare il trionfo di Dio sulla Terra contro i famigerati musulmani e la loro Eurasia (quando penso all'Eurasia, tremo, tremo come una foglia, penso ai miei valori cattolici messi in pericolo, ai miei ideali di tolleranza e soprattutto alle mie statue d'oro raffiguranti tutti i santi del mondo (anche i prossimi santi ho già, quello di cui vado più orgogliosa è San Milingo, qualche ominde giunto o intrufolatosi in casa mia ha giurato di averlo sentito cantare, ma non si è accorto che ero io che ascoltavo il suo cd di musica rap mentre mi facevo la doccia e mi toglievo le setole dalle gambe), Dan Brown è partito dall'analisi di una grande opera di Lucio Fontana, Taglio numero 10, nella quale egli ha riconosciuto l'organo genitale femminile di Oriana (e poi non dite che sono volgare...ehehehe) e nella quale l'artista ha scritto con l'inchiostro simpatico: Gesu e famiglia....pensate che Lucio ha sempre fatto parte di una confraternita che ha sempre combattuto contro la chiesa ufficiale per riportare a galla la verità. Ci nascondono la verità!!

Ma la devo smettere di parlare di Dan, altrimenti poi l’Opus Dei magari potrebbe essere d’accordo con me e ciò è male, torniamo a Oriana…..ehi Oriana, abiti in un posto stupendo, io l’ho visto di striscio e ho un bellissimo ricordo di quelle zone, forse anche perché accanto a me vi era (e per fortuna  c’è…ehehe) una persona fantastica, ma di che ti lamenti? Se tu conoscessi davvero degli anarchici, forse avrebbero fatto saltare la casa di una come te, ormai avrai il cervello in pappa, ma che fai di notte? Fai dei festini con Lapo e Calissano e Cecchi Gori? Facciamo così Oriana dal cervello fino, fai un cambio, dai la tua casa a una famiglia di musulmani e in cambio ti puoi trasferire in Iran e puoi girare con tutti i crocifissi che vuoi (anche perché tu sei una croce! )senza che ti sia torto un capello…ti piace come patto? Aspetto con ansia tue notizie, speriamo di sentire qualche altra perla di saggezza e di tolleranza e inizia a fare i bagagli….Teheran ti aspetta!!!

 

Ps: un messaggio per gli anarchici di Carrara…dai, lasciate stare la casa di Oriana, se fate saltare la sua casa poi dopo quella piange come una bambina, e una donna come lei non piange mai perché è la nostra legionaria, la legionaria dei nostri valori…..

Insciallah insciallah
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

mirror's power

Post n°19 pubblicato il 22 Maggio 2006 da anguillide
Foto di anguillide

Nuda, davanti a me un'altra persona nuda...chi sarà? Che cosa pensa una persona nuda dinanzi a un'altra persona nuda? Potrebbe sentirsi libera di essere ciò che è. potrebbe sentirsi giudicata, le smagliature dell'anima sono sotto vestiti sgargianti o dimessi, ma quella è una smagliatura vera, azzarola! Non so quale parte del mio corpo guardare, anzi lo so, la parte più naturale da guardare, gli occhi, gli occhi sono una della poche parti del corpo che faccio fatica a guardare, fisso gli occhi di quel corpo e loro fissano me....è strano, qualcosa di familiare vi è in questo sguardo.... in essi vedo forse quello che c'è in me....vedo lo specchio di me stessa, vedo forse lo strumento più potente e inconfutabile nella sua determinazionea mostrare le sfaccettature...ahahahah guarda, una sfaccettatura, una smorfia divertita, un sorriso, un ammiccamento, non avevo mai visto la persona mia dirimpettaia con così insistenza, le avevo datorapide occhiate che poi non erano altro che continue fughe...per fortuna che non sono una vampira, altrimenti sta cagata di post non l'avrei potuto scrivere!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La tapparella

Post n°18 pubblicato il 09 Maggio 2006 da anguillide
Foto di anguillide

2 occhi dietro le fessure di una tapparella...chi abita pure in quell'appartamento? Mi pareva non abitasse nessuno, non ho mai visto uscire nessuno da lì, forse è un ladro che controlla se si intravedono i lampeggianti della polizia, forse una persona sola che guarda se la notte è deserta come la propria casa e come il prorpio cuore...anche se quasi sicuramente il suo cuore non è sempre stato così, probabilmente in passato è stata una jungla di odori, di colori, di rumori, che, piano a piano si è ridotta sempre più fino a divenire un'oasi in cui si è abbeverato qualche altro cuore e ora forse è di nuovo il deserto....sempre il deserto...il deserto che forse è dentro di noi, non abbiamo bisogno di guardare una strada vuota per vederlo, ma poi nella strada vuota davvero c'è il deserto? Se la persona nascosta dalla tapparella guardasse meglio probabilmente vedrebbe un riccio che cerca cibo, un gatto che con gli occhi lucidi si aggira per un bosco di pioppi in cerca di qualche insetto, un cane che aspetta il risveglio dei padroni per scodinzolare, una lucertola che conta le ore che mancano al sorgere del sole.....eccolo! Un riccio! La persona l'ha visto, tra le fessure della tapparella si è visto un sorriso, il riccio l'ha sentito e ha alzato il musetto, forse si è accorto della sua presenza, forse vorrebbe salire le scale, bussare alla porta o suonare il campanello, ma non sa quale è, forse vorrebbe parlare con la persona, chiederle se il giorno dopo lo potrà accompagnare nei suoi giri notturni, portarlo fuori da quelle fessure, portarlo nella vita della notte, magari sentire le foglie che crescono e i fiori che si staccano dai rami scossi da un vento proveniente dalle montagne....non pensavo che un riccio potesse pensare, eccolo lì, rincorre una farfalla! Ma cosa ci fa una farfalla colorata come la notte, nera e con una maglia gialla...la farfalla cerca i fiori simili a lei, non li trova, è da mesi che li cerca, forse un giorno li troverà, ora si preoccupa solo di scappare, non vola, cammina, cammina come una persona a cui abbiano sostituito le braccia con le ali, ma ali che non funzionano....forse sono zavorrate da qualcosa di indefinito, il riccio raggiunge la farfalla, la farfalla capisce che la sua breve vita sta per finire, ma il riccio non le fa nulla, voleva solo giocare con lei e chiederle il motivo del suo bizzarro aspetto e voleva divertire la persona dietro le fessure...........la prende fra le zampre e la farfalla si abbandona alla sua presa e la mette sopra il suo manto spinoso.....si copre con la farfalla, forse aveva anche un pò di freddo...come di incanto le ali della farfalla riprendono a battere, si muovono, si agitano, forse riprende anche il cuore della farfalla a funzionare, forse le serviva solo il contatto con un essere umano, forse il suo fiore era il riccio illuminato dalla luna piena, il riccio e la farfalla iniziano a fluttuare nell'aria e ridono, risate diverse e uniche, quella del riccio assomiglia al suono di una sega elettrica, forse sono gli aculei che sbattono fra di loro e il suono che ne esce sembra quello di una piccola sega elettrica, la farfalla ha una risata baritonale, non aveva mai sentito nessuno la sua risata, non aveva mai avuto ragioni per ridere, pensava di essere una farfalla, ma non lo sapeva con certezza perchè vedeva le sue sorelle svolazzare sui fiori mentre lei camminava con le formiche che nella loro via crucis quotidiana spostavano rametti di ciliegio e con gli stercorari che spingevano sbuffando escrementi di cani.......la guardavano e ridevano, ridevano del suo colore che sotto il sole era assurdo, ridevano mentre lei piangeva dentro fino a che un giorno le lacrime le erano finite........ora la farfalla ha trovato ciò che non cercava più, ha trovato qualcuno che non ride di lei, ha spezzato l'incantesimo, ora vola, nessuno può essere testimone di ciò, anzi sì, gli occhi dietro la fessura vedono la scena, non ci credono,un riccio con le ali....quegli occhi erano abituati a vedere le macchine passare, una coppia di ragazzi che si baciavano per strada prima di salutarsi, un ragazzo (sempre lo stesso.....) che tornava a casa ubriaco dopo una serata in discoteca, anzi, più che in discoteca al bar della discoteca, il suo mondo prima di stasera era quello, nessuno però li vedeva, nessuno vedeva quegli occhi, a nessuno gliene fregava un cazzo di quelli......il riccio farfalla arriva all'altezza della finestra, e bussa con naso......la tapparella si apre da sola, un pò di aria entra in una stanza che sa di chiuso, entrano pure le lucciole che rischiarano a giorno la stanza......finalmente si riesce a vedere chi abita quell'appartamento, il riccio dice alla persona di aggrapparsi a lui, la farfalla avrebbe sorretto entrambi, la persona ride dubitando ma alza le braccia.....il riccio allunga gli zampini e prende le sua mani e la farfalla muove le ali.....come d'incanto anche la persona viene sollevata, 3 risate riecheggiano in una notte qualunque di una qualunque città, 3 esistenze che forse di giorno nessuno nota, un signore anziano con i capelli radi, una farfalla strana e un riccio volano verso la luna...il signore anziano chissà chi è. chissà da quanto tempo è  in carrozzina, chissà se qualcuno lo accudisce, chissà dove cosa pensa, chissà se tornerà dal viaggio notturno oppure se preferirà volare il più lontano possibile con la strana compagnia, non so se domani ci saranno di nuovo quegli occhi fra le fessure, o se ve ne saranno altri, ora il signore sta volando, sta scoprendo la bellezza della notte, non se la ricordava più.....o forse non l'aveva mai assaporata

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

elogio del relativismo

Post n°17 pubblicato il 12 Aprile 2006 da anguillide
Foto di anguillide

Tutto è possibile e niente lo è; tutto è permesso e niente.

Qualsiasi direzione si imbocchi non sarà migliore di un'altra.

Realizzare qualcosa o no, è lo stesso, come lo è tacere o gridare.

Si può trovare una giustificazione a ogni cosa, come si può non trovarne alcuna.

Tutto è nello stesso tempo irreale e reale, naturale e assurdo, straordinario e piatto.

Nessuna cosa può essere anteposta a un'altra, come nessuna idea  è migliore di un'altra.

Perchè rattristarsi della propria tristezza e gioire della propria gioia?

Che importa se le lacrime sono di piacere o di dolore?

Ama la tua infelicità e detesta la tua felicità, mescola tutto, confondi tutto.

Rinuncia alle distinzioni, alle differenziazioni, ai piani.

Sii come una piuma sospinta dal vento o un fiore portato dalle onde.

Resisti quando non serve e sii vile quando bisogna resistere.

Chissà se in questo modo non ci guadagni? E se così non fosse, che importa se ci perdi?

Ogni guadagno è una perdita, come ogni perdita è un guadagno.

Sento che dovrei sputare  fuoco a mò di risposta a tutte le domande che mi sono state onon mi sono state mai poste.

E. Cioran

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963