VOLPI e GALLINE

Meglio soffrire le pene della gabbia che credere di essere liberi perchè la gabbia non la vedi

 

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Marcosoppi va in Spagna  2 - ballerino da flamenco

Post n°4 pubblicato il 18 Aprile 2008 da marcosoppi

Questa sera ho visto il classico spettacolo di flamenco.
Il verbo è in realtà sbagliato perchè non sono uno spettatore ma parte integrante dello show.
Ehi non vi allarmate...non ho imparato a ballare il flamenco solamente "yo pongo la musica"...mi occupo della parte musicale basistica della struttura flamenquistica della situazione.
Sì perchè ci sono due tipi di show flamenco:quello col chitarrista vivo e vegeto e quello con le canzoni sul cd.
In entrambe i casi comunque ci sono canzoni su cd,quindi quando...(bello "quindi quando",che figura retorica sarà?)c'è uno spettacolo di flamenco ci devo essere anche io.
Il "devo" potrei anche toglierlo perchè mi piace assistere allo spettacolo ma se lo tolgo ora rimarrebbe "ci essere anche io".
Insomma lo show di flamenco per gli stranieri è una mezza puttanata però ci sono alcune cose che mi attraggono e che vi voglio raccontare.
Innanzitutto il fatto che lo spettacolo viene fatto da spagnoli veraci per inglesi purosangue,fondamentalmente due razze che non c'entrano nulla l'una con l'altra.
Allora assisti a scene del tipo: ballerino,ballerina e chitarrista convintissimi e inglese ubriaco che sale sul palco a prenderli per il sedere.
Da sbellicarsi dal ridere!
Per fortuna non è sempre così; quando l'inglese non è ubriaco(e capita vi assicuro!)semplicemente non li caga di striscio e al momento dell'applauso c'è un metallico rumore di bicchieri che sbattono e qualche ole'!
E' per questo che lo spettacolo di flamenco spesso è fatto senza chitarrista,solo con basi più o meno anche inglesizzate...ma più di tanto non si può proprio trasformare il flamenco nel rock'n'roll.
Con il chitarrista può capitare che si balla il flamenco sul vero flamenco,quello che finisce con parole in "o" che durano delle settimane e che toccano tutte le note possibili e immaginabili ,altrimenti ci buttano dentro i gipsy kings(rumba spagnola)e compagnia cantante.
E lì entro in scena io che involontariamente rovino secoli di cultura con una versione andalusa di volare o my way a secondo del fatto che ci siano inglesi e/o italiani.
Ma la ballerina e il ballerino ballano comunque come se stesse suonando Segovia!
Ecco parliamo degli artisti...la convinzione è la loro forza;ci credono veramente di essere tutti dei Joaquin Cortes o un equivalente femminile.
Oppure può essere la vera passione che li fa sembrare convinti di ciò.
Il ballerino di flamenco ha dei momenti brevi durante la performance nei quali guarda in un posto che solo lui vede...fissa un punto che potrebbe essere il toro o il torero o che ne so...questo sguardo da "punto fisso fissato" non è così facile da vedere se sei seduto in sala un po' lontano e a ragionevole distanza dal rumore delle botte di tacco di scarpa sul legno del palco,ma se sei a un due metri...beh te li becchi tutti.
Io delle volte rimango ammirato perchè penso che la convinzione nell'arte è sempre degna di applauso anche se non supportata dl talento.
Per questo si applaude sempre ad uno spettacolo anche se lo spettacolo era brutto...se c'è la convinzione e la buona volontà un artista è sempre un artista anche se scarso.
Però delle volte mi viene troppo da ridere perchè fanno delle facce assurde...la ballerina si sorride da sola.
Quel sorrisino di compiacimento che non mi viene in mente una frase per renderlo però è come se dicesse"adesso vengo lì e mi ti faccio".
Credo dovrebbe ammiccare agli uomini in platea ma forse è troppo intimorita dagli uligani inglesi che a quell'ora(22.30-23.00)sono già oltre la soglia del "mi ha sorriso e dopo me la faccio".Quindi ammicca guardando nel nulla e la cosa è ridicola.

Mi ricordo che nel 96 ho passato una vacanza in campeggio in spagna con alcuni di voi e una sera nel campeggio ci fù uno spettacolo di flamenco e la ballerina era veramente bellissima...ma proprio da perderci la testa.
In quel caso il flamenco può anche diventare una ragione di vita pure per un inglese.
Qui fanno quello che possono le ballerine...un paio sono oversize ma si muovono con molta grazia e anche loro sono molto convinte.

Il ballerino è il macho della situazione ed e' un po' più galletto,al momento della mini lezione di flamenco sceglie rigorosamente la piu gnokka della sala ed è il classico tenebroso che alle inglesi piace di sicuro quindi l'alchimia è quasi sempre perfetta.

Se un giorno per sbaglio becca una bella siciliana con tanto di fidanzato secondo me ci scappa il primo morto da flamenco della storia.(luogo comune?)
Le tacchettate sul palco sono un'altra cosa che mi lasciano abbacinato...tutta questa foga che tanto poi dall'altra parte dello speaker non si sente quasi nulla perchè la musica è generalmente abbastanza alta; al gipsy king un po' domenico modugno non interessa nulla che tu stai perdendo la bella media di 200 g a tacchettata per tenere il ritmo di un flamenco tarocco.

E credo che un giorno mi ritroverò con un palco svizzero tipo emmenthal.
Taaac,taccheteticcheteticchetetacchetetiritititititirititic taaac!
Onomatopeicamente questo potrebbe essere flamenco!

Ultima cosa...la sevillana è un'altra cosa...non c'entra nulla col flamenco anche se a noi profani ci sembra la stessa cosa!
Voi mi direte cosa c'entra,chi te l'ha chiesto?
Uhm nessuno,ma qui mi fanno una testa così e allora volevo alleggerire il mio peso con voi.

Beh...insomma questo è il flamenco qui negli alberghi...svalutare qualcosa di fantastico per guadagnarsi da vivere.
perchè secondo voi VanGogh finchè è stato in vita che cosa ha fatto?

Ciao ci sentiamo alla prossima.

Besos Marquito de la castilla puerta sanchez y gonzalez nieto de la mendoza garcia navarra y todo los santos.

abbasso la corrida!!!!!!!

 
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Data di creazione: 01/12/2007
 

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Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza del Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi. Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo? Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l'insolito segnale blu, di un blu così blu il cielo di Milano non era stato mai. In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e i pedoni più grassi gridavano: "Lei non sa chi sono io!"... Finalmente arrivò un vigile e si mise lui in mezzo all'incrocio a districare il traffico. Un altro vigile cercò la cassetta dei comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente. Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare: "Poveretti! io avevo dato il segnale di "via libera" per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio".

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