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Marcosoppi va in Spagna  3 - Nacho l'uruguagio

Post n°5 pubblicato il 18 Aprile 2008 da marcosoppi

questa figura mitologica della mia parentesi catalana è qualcosa di strano.
Mai prima d'ora mi era capitato di incontrare una persona di origini uruguaiane...!
L'Uruguay è un di quei posti dove nessuno va in vacanza se non ha un puro spirito di vagabondo;se non sei esploratore dentro ,un posto come montevideo non è nelle tue corde.
Io non ci sono mai stato ma mi piace l'america latina in toto e ci andrei anche domani...peccato che Nacho(al secolo ignacio)non abita in uruguay da una vita ma sta con il cugino a Calella,una città a 20 km da qui.
Però il feeling con il suo paese non lo ha perso anche perchè suo padre abita ancora là; dice che ci ha litigato e se n'è fuggito...ha preso il primo aereo che ha trovato e lo ha portato in spagna..Madrid.
Ma Madrid non è piaciuta...non c'è il mare e il nacho ne soffriva.
Quindi ha girovagato un po' per la Spagna e poi si è ricordato che aveva un cugino qui in costa e lo ha chiamato per sapere come stesse.
Dopodichè si sa come vanno certe cose( bella questa frase luogo comune,era da un po' che volevo dirla)...il cugino lo ha invitato a stare con lui...dividere affitto e recuperare soldi.
Ignazio,d'ora in poi lo chiamo così,assomiglia vagamente a Cassano...stessa faccia butterata e anche stesso carattere.
Ha dei piccolissimi scatti di vandalismo che tradiscono i suoi reali 20 anni nel suo essere più maturo della sua età.
Ha 20 anni ma tiene tranquillamente il discorso su quasi tutto quello di cui parliamo...e di cose ne diciamo perchè è il mio compagno di camera.
Ogni tanto mi cade il mito perchè su alcune cose è sicuro ma in realtà sta sbagliando.
Tipo ieri sera che sosteneva che il suo paese sta sull'oceano pacifico..e per mezz'ora a spiegargli che si sbagliava...poi si è accorto di aver invertito la cartina...così dice lui!
ma come cacchio si fa ad invertire una cartina geografica?
Vabeh, comunque ignazio è portato per questo lavoro,ma un po' troppo ingenuo...si impegna nell'inglese ma è una comica quando lo parla.
Io mi ammazzo dal ridere,con la sua voce un po' sinusale(sarà giusto il termine?va beh nel caso scrittura creativa dai!) che sembra che scatarri da un momento all'altro produce parole inglesi che meritano il pulitzer...cacchio sono nuove di zecca e bisognerebbe inventare un concetto tutto nuovo solo per l'incredibile suono.
Mischiando il suo castillano(che poi è un castillano sporco di uruguay) riportato all'inglese "nachojersey" viene fuori una polpetta di linguaggio che io adotterei come nuovo esperanto.
Quindi ogni tanto lo prendo in giro e lui non ha mai riso a nessuna mia battuta fino ad ora...non capisco se non capisce o se non lo facco ridere...e anche questa cosa mi fa sbellicare dentro.
Insomma più lui non ride e più lo faccio io,ma lui mi sente ridere anche dentro e si chiede perchè rido...e il gatto si mangia la coda.
Mi racconta dell'Uruguay ma senza nostalgia, come un posto ancora pulito...dove giura che ci sia la vera carne più buona del mondo.
Dice che in Argentina gli allevamenti di bovini sono ormai come in europa...gli animali stanno tutti ammassati e ingrassano così, senza neanche una passeggiatina in vita loro;mentre in Uruguay ancora si può correre e saltare come vere mucche felici...e i tori se le trombano perchè sono snelle!!!
Ma attenzione:qualsiasi cosa Ignazio mi dice dell'argentina rischia di essere inquinata dal nazionalismo ,o meglio,dalla rivalità tra i due paesi.
L'uruguaiano sta all'argentino come l'italiano al francese con la grossa differenza del peso economico relativo.
Cioè:in america latina,nonostante tutto la differenza economica sociale tra le due nazioni è notevole...anche perchè per fare un 'Argentina ci vogliono sette Uruguay(geograficamente parlando).
Ignazio sostiene che l'Uruguay è grande tre volte la Spagna....io secondo me molto di più....potete confermarmi questo dato per favore?
E mi racconta che l'Argentina e gli argentini si appropriano di tutte le cose belle e famose del mondo che sono uruguagie...che già sono poche!
Dai,vediamo...chi di voi conosce qualche personaggio famoso di origini urugagie?
Uhm...non vale Alvaro Recoba(quel birillo)...io ho scoperto che Carlos Gardel...grandissimo cantante sudamericano ,aveva il padre francese che si è trasferito in sudamerica,URUGUAY,ha fatto un figlio e poi se n'è andato in argentina...ma Carlos Gardel è uruguagio.
Cacchio...agli argentini non sembra vero che uno dei più famosi cantanti di tango sia uruguagio.
Oh,questo mi dice il nacho che sembra uno ferrato...mi fido!
L'attrice più famosa di soap opera,ora anche cantante, è uruguaiana....gli argentini sostengono che è argentina perchè lavora alla tv argentina.
E' una lotta fra poveretti...e si sa...quando si ha poco si lotta anche sulle minime stupidaggini.
Ma nacho mi ha raccontato una cosa fantastica sull'uruguay...e mi piace credergli sulla fiducia perchè è una cosa che dovrebbe succedere anche qui da noi.
In Uruguay vige la repubblica e il governo prima di fare una legge deve aspettare che i cittadini siano d'accordo.
Al governo c'è una stanza dove ci sono vari "deputati",uno per ogni regione,che raccolgono le mail di tutti quelli che vogliono scrivere e dare il loro parere...hanno deciso di fare una linea ferroviaria sulla costa dell'uruguay e hanno fatto una specie di referendum per questo.
Cacchio,questa è democrazia...decidono veramente i cittadini...io faccio talmente fatica a crederci ,perchè da noi una cosa del genere è utopia, che mi sembra strano.
Un'altra cosa che mi ha raccontato ch mi è rimasta impressa è che in uruguay ci sono solo 4 canali e tutti statali e sono gratuiti,poi c'è il satellite e lo si paga.
La televisione in uruguay è molto buona,molto meglio rispetto a quella spagnola,e di conseguenza a quella italiana(che è a pagamento)...mi sembra che qui in spagna il canone non ci sia!
Non esiste il gossip...niente studi aperti e cazz e mazz!!!
E ci sono programmi ancora come alla svizzera italiana...semplici ma interessanti.
E il giorno della liberazione dell'uruguay dagli spagnoli,festa nazionale,non lavora nessuno.
Ma dico nessuno...quindi neanche alla televisione,e sui quattro canali nazionali c'è la bandiera uruguagia e l'inno 24 ore su 24...che figata un giorno senza tv obbligatorio.
Qui in Italia ci sarebbe un picco di suicidi clamoroso!!!!
Qualche anno fa in Uruguay c'è stato un presidente del consiglio che si è permesso di fare una legge che dicesse che il giorno della liberazione si andava a lavorare comunque...bene,non ci è andato nessuno e lo hanno cacciato a calci nel culo dopo una settimana.
Oh...io voglio abitare là.
perchè qui da noi non si riesce a fare una cosa del genere?
Credo che il problema sia che ci sono talmente tanti calci nel culo da dare che non abbiamo abbastanza piedi!!!!(dubito della esattezza di questa frase a livello grammaticale!).

Ok...ho abbastanza finito anche per questa volta...sto parlando poco della spagna...ma arriverà il momento!
Oggi è il 21 marzo ed è primavera...qui l'inverno non c'è mai stato veramente....

vi saluto e vi abbraccio.

 
 
 
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INFO


Un blog di: marcosoppi
Data di creazione: 01/12/2007
 

RIME DA DIARIO (LE POESIE DEL SOPPI)

Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza del Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi. Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo? Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l'insolito segnale blu, di un blu così blu il cielo di Milano non era stato mai. In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e i pedoni più grassi gridavano: "Lei non sa chi sono io!"... Finalmente arrivò un vigile e si mise lui in mezzo all'incrocio a districare il traffico. Un altro vigile cercò la cassetta dei comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente. Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare: "Poveretti! io avevo dato il segnale di "via libera" per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio".

GIANNI RODARI

 

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