Creato da: a.n.ravenna il 15/06/2006
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Post n°6 pubblicato il 07 Agosto 2006 da a.n.ravenna
DIMENTICATA LA PAR CONDICIO A
Post n°5 pubblicato il 24 Luglio 2006 da a.n.ravenna
Anche quest’anno il governo nazionale è alle prese con la stesura del DPEF, documento che andrà a regolare l’intera attività economica della pubblica amministrazione, compresa quella degli enti locali. Il documento non è ancora stato completamente redatto, ma dalle linee guida che sono state proposte si evince chiaramente che razionalizzazione delle risorse anche per gli enti locali, lotta agli sprechi della pubblica amministrazione, e riduzione dell’incremento annuo della spesa sanitaria saranno i capisaldi del DPEF per il 2007. Sta di fatto quindi che se non ci saranno revisioni totalitarie delle linee guida impostate per redigere il documento, anche il prossimo anno gli enti locali dovranno ridurre spese razionalizzando le proprie risorse ed evitando le spese inutili, indirizzo questo che giustamente aveva provato a dettare anche il governo di centrodestra. Tuttavia l’anno scorso mentre il passato governo era alle prese con la stesura del DPEF che prevedeva tagli anche per gli enti locali, i 10 Sindaci dei comuni della bassa romagna passavano il loro tempo a manifestare contro questi tagli mirati alla razionalizzazione di spese e risorse dipingendo scenari futuri apocalittici nel caso in cui i tagli previsti fossero stati realizzati. Affermavano convintamene che se fossero stati ridotti i trasferimenti dallo stato centrale agli enti periferici ciò avrebbe comportato una drastica riduzione di servizi soprattutto per le fasce più deboli della cittadinanza dal momento che gli enti locali non avrebbero più potuto fare fronte alle spese sociali. Al che mi sorge spontanea una domanda: come mai ora quei Sindaci paladini della giustizia sociale e difensori dei diritti delle fasce deboli oggi non sono in piazza a protestare contro le scelte di tagli e di razionalizzazione che intende effettuare l’attuale governo di centro sinistra? Pensano forse che i tagli che si stanno studiando saranno diversi dai tagli effettuati dal centro destra oppure sanno benissimo che all’interno delle amministrazioni comunali oggi come l’ anno scorso è possibile ridurre le spese correnti e le spese in conto capitale razionalizzando i servizi e puntando su investimenti realmente necessari e funzionali senza dovere tagliare nessun servizio sociale per la popolazione? Alla luce di ciò, quindi, ho una ferma convinzione: la politica economica impostata dal governo di centro destra per gli enti locali andava nella giusta direzione e i 10 sindaci della bassa romagna hanno ipocritamente strumentalizzato, mentendo sapendo di mentire, le scelte del passato governo solo per meri interessi elettorali. Quindi, alla luce di questa breve analisi, è facile comprendere le motivazione che spingono questi signori a interessarsi della cosa pubblica a livello locale, e sicuramente il motivo principale che li porta e occuparsi di politica non è sicuramente cercare di perseguire il bene maggiore per i cittadini.
Il Consigliere dell’associazione intercomunale della Bassa Romagna Paolo Tondini
Post n°4 pubblicato il 30 Giugno 2006 da a.n.ravenna
IL MINISTRO BERSANI HA PRESENTATO IL SEGUENTE PACCHETTO DI RIFORORME CHE IL PRESIDENTE BUFFONE HA DEFINITO IL MOTORE DI AVVIAMENTO DELL'ECONOMIA ITALIANA; GIUDICATE VOI.... Una dozzina di misure, che abbiamo chiamato 'pacchetto cittadino-consumatore' per far muovere l'economia, riqualificare le attività economiche, ridurre i prezzi e far posto ai giovani". Così il ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, presenta le misure per il rilancio della competitività che hanno ricevuto oggi il via libera dal CdM. Paolo Tondini
Post n°3 pubblicato il 21 Giugno 2006 da a.n.ravenna
Uno dei primi provvedimenti approvati dal nuovo Parlamento è stato la conversione in legge del Decreto n° 136 del 3 Aprile 2006, adottato dal governo Berlusconi a favore delle Piccole e Medie Imprese. Nel difendere e sostenere il provvedimento, che ha rischiato seriamente la bocciatura da parte della nuova maggioranza parlamentare, l'On. Antonio Mazzocchi di Alleanza Nazionale, si è richiamato esplicitamente al saluto del Presidente della Camera Bertinotti, all'atto della sua elezione, alle operaie e agli operai d'Italia. Ricordando il ruolo importante della Piccola e Media impresa, soprattutto nel commercio, svolto negli anni 70 e 80 per assorbire gli espulsi dall'industria quando le lobby industriali, di concerto con il sindacato di sinistra, "producevano" cassa integrazione e poi il licenziamento di migliaia di operai e operaie. Un settore, commercio e terziario, che oggi concorre con oltre il 70% alla formazione del PIL nazionale. Il Presidente Bertinotti, ha ricordato ancora l'On. Mazzocchi, ha salutato gli operai dimenticandosi pertanto di ringraziare quei milioni di piccoli e medi imprenditori, di commercianti e di artigiani che si fecero carico di oltre l'80% di quella grave e provocata disoccupazione, diventando il più grande ed indolore ammortizzatore sociale che il nostro Paese ricordi. Oggi distrutto, mi permetto di aggiungere, a favore di altre lobby costituite da imprese estere della distribuzione al dettaglio, grazie ad un'altra geniale iniziativa partorita dalla "sinistra" durante il precedente governo Prodi-D'Alema-Amato: la "liberalizzazione" del commercio. Luigi A. Ciannilli (Componente Dipartimento P.M.I. di A.N.)
Post n°2 pubblicato il 15 Giugno 2006 da a.n.ravenna
Il comitato spontaneo di cittadini a sostegno del SI al prossimo referendum composto da Federico Pattuelli, Nereo Foschini, Simonetta Morgagni, Fabio Cortesi e dal sottoscritto, invitano tutti i gruppi consiliari della CdL eletti nei comuni di tutta la Provincia di Ravenna a presentare l’ordine del giorno in allegato. Invitiamo a fare questo per sostenere soprattutto l’ultimo punto dell’O.d.G. in questione dal momento che riteniamo che la realizzazione di un federalismo anche fiscale di fatto porterà maggiori vantaggi non solo a tutti i cittadini, i quali: Ø Potranno controllare più da vicino come viene effettuato il prelievo fiscale dalle loro tasche e come vengo spesi i loro soldi dagli amministratori; Ø Avranno la possibilità tramite il voto amministrativo di dire chiaramente se sono rimasti soddisfatti dell’operato della propria amministrazione locale assumendo così uno strumento molto potente a tutela dei propri interessi; ma anche agli amministratori locali, i quali: Ø Se capaci scrupolosi e non legati a logiche clientelari, potranno agire liberamente risolvendo più velocemente, più economicamente e in maniera più utile e funzionale, data la conoscenza diretta del territorio e del tessuto sociale, le problematiche di carattere locale. Ø Potranno, di conseguenza, dare risposte chiare alle esigenze dei propri cittadini senza indugiare perché saranno costretti ad agire in maniera più responsabile dal momento che sapranno chiaramente che pagheranno pegno direttamente se attueranno politiche scellerate e impopolari; in parole povere non potranno più usare la strategia dello “scarica barile” per giustificare scelte indotte da tutto tranne che da buonsenso. Paolo Tondini
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO AL CONSIGLIO COMUNALE DI…………………………….. Visto il Referendum popolare del 25 Giugno sulla Riforma della II parte della Costituzione, i cui punti peculiari sono:
considerato che occorre porre rimedio agli errori prodotti al Titolo V della Costituzione, generati attraverso il mantenimento della sovrapposizione delle responsabilità e delle deleghe affidate agli enti amministrativi ed istituzionali preposti al governo del territorio, con il risultato di sottrarre organicità ad una riforma federalista attesa ormai da 30 anni dalla maggioranza civile del paese che supera le contrapposizioni degli schieramenti politici.
Con il dichiarato intento di difendere questa riforma federalista affinché dopo l’sito del referendum si possa provvedere, maggioranza governativa e opposizione insieme; aporre in essere ogni forma di perfezionamento e di miglioramento all’articolo legislativo;
Il Consiglio Comunale di ……………………………….
Si impegna a sostenere il SI al referendum sulla devolution, ritenendo la modifica della Costituzione così come prospettata una svolta nella modernizzazione e nel rinnovamento dello Stato, avvicinando le istituzioni ai cittadini ed alle problematiche locali.
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Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 07:26
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 06:23
Inviato da: stalinidolo
il 21/12/2006 alle 00:19
Inviato da: a.n.ravenna
il 08/08/2006 alle 15:41
Inviato da: stalinidolo
il 08/08/2006 alle 14:38