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IPOCRISIA SENZA LIMITI

Post n°5 pubblicato il 24 Luglio 2006 da a.n.ravenna

Anche quest’anno il governo nazionale è alle prese con la stesura del DPEF, documento che andrà a regolare l’intera attività economica della pubblica amministrazione, compresa quella degli enti locali.

Il documento non è ancora stato completamente redatto, ma dalle linee guida che sono state proposte si evince chiaramente che razionalizzazione delle risorse anche per gli enti locali, lotta agli sprechi della pubblica amministrazione, e riduzione dell’incremento annuo della spesa sanitaria saranno i capisaldi del DPEF per il 2007.

Sta di fatto quindi che se non ci saranno revisioni totalitarie delle linee guida impostate per redigere il documento, anche il prossimo anno gli enti locali dovranno ridurre spese razionalizzando le proprie risorse ed evitando le spese inutili, indirizzo questo che giustamente aveva provato a dettare anche il governo di centrodestra.

Tuttavia l’anno scorso mentre il passato governo era alle prese con la stesura del DPEF che prevedeva tagli anche per gli enti locali, i 10 Sindaci dei comuni della bassa romagna  passavano il loro tempo a manifestare contro questi tagli mirati alla razionalizzazione di spese e risorse dipingendo scenari futuri  apocalittici nel caso in cui i tagli previsti fossero stati realizzati.           

Affermavano convintamene che se fossero stati ridotti i trasferimenti dallo stato centrale agli enti periferici ciò avrebbe comportato una drastica riduzione di servizi soprattutto per le fasce più deboli della cittadinanza dal momento che gli enti locali non avrebbero più potuto fare fronte alle spese sociali.

Al che mi sorge spontanea una domanda: come mai ora quei Sindaci paladini della giustizia sociale e difensori dei diritti delle fasce deboli oggi non sono in piazza a protestare contro le scelte di tagli e  di razionalizzazione che intende effettuare l’attuale governo di centro sinistra?

Pensano forse che i tagli che si stanno studiando saranno diversi dai tagli effettuati dal centro destra oppure sanno benissimo che all’interno delle amministrazioni comunali oggi come l’ anno scorso è possibile ridurre le spese correnti e le spese in conto capitale razionalizzando i servizi e puntando su investimenti realmente necessari e funzionali senza dovere tagliare nessun servizio sociale per la popolazione?

Alla luce di ciò, quindi, ho una ferma convinzione: la politica economica impostata dal governo di centro destra per gli enti locali andava nella giusta direzione e i 10 sindaci della bassa romagna hanno ipocritamente strumentalizzato, mentendo sapendo di mentire, le scelte del passato governo solo per meri interessi elettorali. Quindi, alla luce di questa breve analisi, è facile comprendere  le motivazione che spingono questi signori a interessarsi della cosa pubblica a livello locale, e sicuramente il motivo principale che li porta e occuparsi di politica non è  sicuramente cercare di perseguire  il bene maggiore per i cittadini.

 

 

Il Consigliere dell’associazione intercomunale della Bassa Romagna

                                                        Paolo Tondini

 
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