Creato da: a.n.ravenna il 15/06/2006
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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 07 Agosto 2006 da a.n.ravenna

DIMENTICATA LA PAR CONDICIO

A

I TEMPI del glorioso varietà, il sipario calava su una canzone di scatenata allegria:«Dove sta Zazà - bellezza mia». Ma ora che va di moda il vento dell'Ulivo,i dissidenti della Rai zufolano nei corridoi:»Dove sta Finì/ antenna mia? - E il Cavaliere/l'hai buttato via?» Naturalmente è un gioco goliardico, ma legittimo:secondo l'Osservatorio di Pavia, che ha un centro di monitoraggio sui programmi di Saxa Rubra, negli ultimi due mesi i leader del centrodestra sono finiti in soffitta. L'opposizione scompare dal video, inghiottita dalla nebbia della Val Padana.Tra i dati emessi dall'Osservatorio pavese, che con l'Osservatore romano è tra le rare fonti attendibili,il Tg3 ha perso non solo il dono dell'imparzialità,ma la base della deontologia: nell'ultima settimana di luglio ha concesso il 75 per cento del suo tempo e dei suoi preziosi soffietti alla sinistra di lotta e di governo,e solo il 25 al resto dei partiti, compresi i pensionati,gli invalidi e gli studiosi degli Ufo. La prima considerazione da fare è che redattori e boss della Informazione pubblica non seguono l'aureo consiglio del rimpianto presidente Ciampi:«Uomini di penna e di microfono, tenete la schiena diritta». Forse gli studi Rai sono troppo umidi, e favoriscono l'artrosi.Fatto sta che i mezzibusti sono ingobbiti e pencolanti a gauche: duttili come giunchi, si piegano agli ordini. Taluni baciano perfino le eleganti scarpe dei satrapi.Per trovare una situazione analoga, occorre risalire all'infausto Ventennio.In quell'allegra stagione, quando il Mascellone di Predappio non voleva che si citasse una critica del Times al suo regime, mandava una velina ai direttori di giornale:«Ignorare la stampa estera». E adesso? Temo non ci sia neanche bisogno della velina. Veri sensitivi, i redattori anticipano i desideri.E addentando un panino alla mortadella, mandano i rognosi filmati in archivio.Vien quasi da piangere: dove sono i Malaparte e i Montanelli d'antan?

 
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IPOCRISIA SENZA LIMITI

Post n°5 pubblicato il 24 Luglio 2006 da a.n.ravenna

Anche quest’anno il governo nazionale è alle prese con la stesura del DPEF, documento che andrà a regolare l’intera attività economica della pubblica amministrazione, compresa quella degli enti locali.

Il documento non è ancora stato completamente redatto, ma dalle linee guida che sono state proposte si evince chiaramente che razionalizzazione delle risorse anche per gli enti locali, lotta agli sprechi della pubblica amministrazione, e riduzione dell’incremento annuo della spesa sanitaria saranno i capisaldi del DPEF per il 2007.

Sta di fatto quindi che se non ci saranno revisioni totalitarie delle linee guida impostate per redigere il documento, anche il prossimo anno gli enti locali dovranno ridurre spese razionalizzando le proprie risorse ed evitando le spese inutili, indirizzo questo che giustamente aveva provato a dettare anche il governo di centrodestra.

Tuttavia l’anno scorso mentre il passato governo era alle prese con la stesura del DPEF che prevedeva tagli anche per gli enti locali, i 10 Sindaci dei comuni della bassa romagna  passavano il loro tempo a manifestare contro questi tagli mirati alla razionalizzazione di spese e risorse dipingendo scenari futuri  apocalittici nel caso in cui i tagli previsti fossero stati realizzati.           

Affermavano convintamene che se fossero stati ridotti i trasferimenti dallo stato centrale agli enti periferici ciò avrebbe comportato una drastica riduzione di servizi soprattutto per le fasce più deboli della cittadinanza dal momento che gli enti locali non avrebbero più potuto fare fronte alle spese sociali.

Al che mi sorge spontanea una domanda: come mai ora quei Sindaci paladini della giustizia sociale e difensori dei diritti delle fasce deboli oggi non sono in piazza a protestare contro le scelte di tagli e  di razionalizzazione che intende effettuare l’attuale governo di centro sinistra?

Pensano forse che i tagli che si stanno studiando saranno diversi dai tagli effettuati dal centro destra oppure sanno benissimo che all’interno delle amministrazioni comunali oggi come l’ anno scorso è possibile ridurre le spese correnti e le spese in conto capitale razionalizzando i servizi e puntando su investimenti realmente necessari e funzionali senza dovere tagliare nessun servizio sociale per la popolazione?

Alla luce di ciò, quindi, ho una ferma convinzione: la politica economica impostata dal governo di centro destra per gli enti locali andava nella giusta direzione e i 10 sindaci della bassa romagna hanno ipocritamente strumentalizzato, mentendo sapendo di mentire, le scelte del passato governo solo per meri interessi elettorali. Quindi, alla luce di questa breve analisi, è facile comprendere  le motivazione che spingono questi signori a interessarsi della cosa pubblica a livello locale, e sicuramente il motivo principale che li porta e occuparsi di politica non è  sicuramente cercare di perseguire  il bene maggiore per i cittadini.

 

 

Il Consigliere dell’associazione intercomunale della Bassa Romagna

                                                        Paolo Tondini

 
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C'E BISOGNO ANCHE DI UN COMMENTO?

Post n°4 pubblicato il 30 Giugno 2006 da a.n.ravenna
Foto di a.n.ravenna

IL MINISTRO BERSANI HA PRESENTATO IL SEGUENTE PACCHETTO DI RIFORORME CHE IL PRESIDENTE BUFFONE HA DEFINITO IL MOTORE DI AVVIAMENTO DELL'ECONOMIA ITALIANA; GIUDICATE VOI....

Una dozzina di misure, che abbiamo chiamato 'pacchetto cittadino-consumatore' per far muovere l'economia, riqualificare le attività economiche, ridurre i prezzi e far posto ai giovani". Così il ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, presenta le misure per il rilancio della competitività che hanno ricevuto oggi il via libera dal CdM.
Il pacchetto di misure approvato oggi dal Cdm prevede anche la "liberalizzazione della produzione del pane": lo ha detto il ministro per lo Sviluppo, Pierluigi Bersani aggiungendo che la norma "non va contro i laboratori artigianali". Via la firma del notaio per la compravendita delle auto: Bersani ha spiegato che sarà possibile fare il passaggio di proprietà in comune. Inoltre "I farmaci da banco potranno essere venduti in esercizi commerciali con superficie dedicata e con un farmacista. Con la proibizione di campagne promozionali e sconti". Bersani si è detto convinto che, quella sui farmaci porterà "ad una significativa riduzione dei prezzi". Le norme sulle licenze per i taxi vanno nella direzione di "evitare il commercio di queste licenze". Lo ha detto il ministro Pierluigi Bersani spiegando: "diamo ai Comuni una possibilità in più. Oltre a programmare numericamente potranno bandire concorsi pubblici o riservati per assegnare a titolo oneroso delle licenze". E ancora: "Chi riceve un danno si rivolgera' direttamente alla propria assicurazione". Così il ministro per lo Sviluppo Economico ha spiegato la possibilità di indennizzo diretto per la rc auto, approvato nel decreto sulla competitività varato oggi dal consiglio dei ministri. Tra le norme varate oggi dal Cdm c'é anche un "rafforzamento e una miglior definizione dei poteri dell'Antitrust".

Paolo Tondini

 
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Salvato da AN provvedimento a favore della P.M.I.

Post n°3 pubblicato il 21 Giugno 2006 da a.n.ravenna

 Uno dei primi provvedimenti approvati dal nuovo Parlamento è stato la  conversione in legge del Decreto n° 136 del 3 Aprile 2006, adottato dal governo Berlusconi a favore delle Piccole e Medie Imprese.

 
Nel difendere e  sostenere il provvedimento, che ha rischiato seriamente  la bocciatura da parte della nuova maggioranza parlamentare, l'On. Antonio Mazzocchi di Alleanza Nazionale, si è richiamato esplicitamente al saluto del Presidente della Camera Bertinotti, all'atto della sua elezione,  alle operaie e agli operai d'Italia.  Ricordando il ruolo importante della Piccola e Media impresa, soprattutto nel commercio, svolto negli anni 70 e 80  per assorbire gli espulsi  dall'industria quando le lobby industriali, di concerto con il sindacato di sinistra, "producevano" cassa integrazione e poi il licenziamento di migliaia di operai e operaie.
Un settore, commercio e terziario, che oggi concorre con oltre il 70% alla formazione del PIL nazionale.  
 
Il Presidente Bertinotti, ha ricordato ancora l'On. Mazzocchi, ha salutato gli operai dimenticandosi pertanto di ringraziare quei milioni di piccoli e medi imprenditori, di commercianti e di artigiani che si fecero carico di oltre l'80% di quella grave e provocata disoccupazione, diventando il più grande  ed indolore ammortizzatore sociale che il nostro Paese ricordi. Oggi distrutto, mi permetto di aggiungere,  a favore di altre lobby costituite da imprese estere della distribuzione al dettaglio, grazie ad un'altra geniale iniziativa partorita dalla "sinistra" durante il precedente governo Prodi-D'Alema-Amato: la "liberalizzazione" del commercio.
 
        Luigi A. Ciannilli  
  (Componente Dipartimento P.M.I. di A.N.)

 
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AL REFERENDUM DEL 25 GIUGNO VOTIAMO SI

Post n°2 pubblicato il 15 Giugno 2006 da a.n.ravenna
Foto di a.n.ravenna

Il comitato spontaneo di cittadini a sostegno del SI al prossimo referendum composto da Federico Pattuelli, Nereo Foschini, Simonetta Morgagni, Fabio Cortesi e dal sottoscritto, invitano tutti i gruppi consiliari della CdL eletti nei comuni di tutta la Provincia di Ravenna a presentare l’ordine del giorno in allegato.

Invitiamo a fare questo per sostenere soprattutto l’ultimo punto dell’O.d.G. in questione dal momento che riteniamo che la realizzazione di un federalismo anche fiscale di fatto porterà maggiori vantaggi non solo a tutti i cittadini, i quali:

Ø      Potranno controllare più da vicino come viene effettuato il prelievo fiscale dalle loro tasche e come vengo spesi i loro soldi dagli amministratori;

Ø       Avranno la possibilità tramite il voto amministrativo di dire chiaramente se sono rimasti soddisfatti dell’operato della propria amministrazione locale assumendo così uno strumento molto potente a tutela dei propri interessi;

 ma anche agli amministratori locali, i quali:

Ø      Se capaci scrupolosi e non legati a logiche clientelari, potranno agire liberamente risolvendo più velocemente, più economicamente e in maniera più utile e funzionale, data la conoscenza diretta del territorio e del tessuto sociale,  le problematiche di carattere locale.

Ø      Potranno, di conseguenza,  dare risposte chiare alle esigenze dei propri cittadini senza indugiare perché saranno costretti ad agire in maniera più responsabile dal momento che sapranno chiaramente che pagheranno pegno direttamente se attueranno politiche scellerate e impopolari; in parole povere non potranno più usare la strategia dello “scarica barile” per giustificare scelte indotte da tutto tranne che da buonsenso.

                                                                                         Paolo Tondini

 

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO

AL CONSIGLIO COMUNALE DI……………………………..

Visto il Referendum popolare del 25 Giugno sulla Riforma della II parte della Costituzione, i cui punti peculiari sono:

  • Tutela dell’interesse nazionale, con la garanzia di pari opportunità a tutte le Regioni, realizzando in tal modo equità, solidarietà e sviluppo sociale;
  • Elezione da parte dei cittadini del Capo del Governo, legato ad una specifica maggioranza, che eviterà ribaltoni e garantirà stabilità di governo;
  • Riduzione del numero di parlamentari, con conseguente riduzioni dei costi e aumento dell’efficienza degli organi parlamentari;
  • Suddivisione delle competenze tra la Camera dei Deputati che si occuperà delle questioni di Stato e Senato Federale che tratterà degli affari regionali;
  • Maggiore federalismo con l’aumento delle competenze assegnate alle Regioni, con particolare riguardo alle funzioni in materia di istruzione, sanità e di polizia locale:
  • Effettiva realizzazione del federalismo, anche fiscale, che avvicinerà maggiormente gli enti di governo e amministrativi ai cittadini;

considerato che occorre porre rimedio agli errori prodotti al Titolo V della Costituzione, generati attraverso il mantenimento della sovrapposizione delle responsabilità e delle deleghe affidate agli enti amministrativi ed istituzionali preposti al governo del territorio, con il risultato di sottrarre organicità ad una riforma federalista attesa ormai da 30 anni dalla maggioranza civile del paese che supera le contrapposizioni degli schieramenti politici.

 

Con il dichiarato intento di difendere questa riforma federalista affinché dopo l’sito del referendum si possa provvedere, maggioranza governativa e opposizione insieme; aporre in essere ogni forma di perfezionamento e di miglioramento all’articolo legislativo;

 

Il Consiglio Comunale di ……………………………….

 

Si impegna a sostenere il SI al referendum sulla devolution, ritenendo la modifica della Costituzione così come prospettata una svolta nella modernizzazione e nel rinnovamento dello Stato, avvicinando le istituzioni ai cittadini ed alle problematiche locali.

 

 
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