Creato da bargalla il 30/01/2005
"PIU' DEL CLAMORE DEGLI INGIUSTI TEMO IL SILENZIO DEGLI ONESTI"

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

 

Ultime visite al Blog

rdapiaggiossimorasteph27nikya1pinellogiuseppenapoli891540mariomancino.mluisinioIl_Signore_RaffinatocamarossogiacintoingenitoMaurizio_ROMAmonacoliomassimo.sbandernopmichepel
 

Area personale

 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

Ultimi commenti

insisto...nella speranza di risentirti...anche in privato...
Inviato da: ossimora
il 16/02/2016 alle 10:03
 
Sarebbe bello rivederti comparire...con qualsiasi scrittura...
Inviato da: ossimora
il 06/07/2014 alle 17:07
 
torna....
Inviato da: ossimora
il 23/03/2012 alle 02:52
 
Adoro gli idra!
Inviato da: chiaracarboni90
il 31/05/2011 alle 10:51
 
Carino sto post ... :-)
Inviato da: fantasista76
il 03/11/2010 alle 08:33
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« UNO SGUARDO OLTRETEVEREIL NUOVO CORSO BUSCISTA ... »

LINEA DI GALLEGGIAMENTO

Post n°384 pubblicato il 09 Gennaio 2007 da bargalla

    immagine

Visto il clima di cocente delusione ingenerato da una pessima strategia comunicativa, forse sarebbe stato più indicato un austero, claustrale monastero, magari dalle parti di Canossa, invece l'ammendante confraternita governativa ha preferito occupare "l'ala spartana" di quella che rimane pur sempre una reggia, per riunirsi in conclave e cogitare meditabonda sui mali che affliggono il Belpaese. Quantomeno l'opzione penitenziale avrebbe loro evitato che il solito, infeltrito giornalettismo d'area destrorsa, si esibisse nell'usuale, quotidiano, irridente titolo a tutta pagina, volto a squalificare una "due giorni" che nelle intenzioni di chi l'ha promossa, dovrebbe tracciare le linee guida di un riformismo condiviso la cui agenda potrebbe però essere negativamente condizionata dall'inconcludente e rilassata atmosfera "borbonica" al cui sole pigramente si crogiola da sempre l'arte del tirare a campare o del "fin che la barca va, tu non remare".
Vecchio malessere italico il decidere di non decidere, di porcata in porcata, il gattopardesco fingere di cambiare tutto per non cambiare niente, se non in peggio, anima gli insulsi dibattiti parolai, popola le scene mediatiche di nuovi guitti che reclamano se stessi e il proprio imperiale orticello, riempie le convention di teorici dell'aria fritta, mentre la società civile, quella vera, non certo quella prestata alla politica, si fa il mazzo e rema, anche contro corrente, per non colare a picco.
A proposito di remi e di metafore, c'è una storiella che dalle mie parti gira da qualche tempo, stimolando un "dibattito" che non ha certo bisogno di una "reggia" vanvitelliana per avere la giusta ridondanza.
Sembra essere l'immagine stereotipata di questa povera Italia, nella quale tutti si credono nocchieri e più nessuno è disposto a remare.

"Una società sportiva italiana e una giapponese decidono di sfidarsi ogni anno in una gara di canottaggio con barche di otto uomini.
La prima volta i giapponesi vincono con un chilometro di vantaggio.
I dirigenti italiani pensano bene di istituire subito una commissione per individuare le cause della sconfitta.
La commissione d'inchiesta scopre che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno al timone, gli italiani al contrario ne avevano solo uno ai remi mentre gli altri sette erano al timone.
Per rimediare, i soliti dirigenti italiani incaricano una società di consulenza, di analizzare la struttura e i componenti della propria squadra. Dopo mesi e mesi di lavoro, i consulenti accertano che nella squadra italiana sono troppi gli elementi che comandano e pochissimi quelli che remano.
Allora, con una decisione tutta italiana, si decide di cambiare: nella squadra ci saranno quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi.
Inoltre si introducono degli incentivi per rottamare il rematore.
Nonostante queste "riforme" nella seconda gara, i giapponesi vincono con un distacco di due chilometri.
La società italiana licenzia immediatamente il rematore per scarso rendimento togliendogli anche il trattamento di fine rapporto, ma elergisce un premio al "gruppo di comando" per il grande impegno profuso nella fallimentare sconfitta.
La solita società di consulenza sforna un nuovo studio dal quale risulta che la tattica scelta era giusta e che anche la motivazione era buona.
Questa volta però si scopre che il materiale impiegato necessitava di un adeguamento tecnico e di una programmazione più accorta.
Per questo la società italiana, si è sentita in dovere di commissionare e finanziare il progetto di una nuova barca, assumendo un altro equipaggio, ma secondo gli scommettitori, nella terza gara i giapponesi vinceranno ancora, infliggendo alla squadra italiana ben tre chilometri di distacco".

Morale della favola: in Italia quando nasce un problema non si cerca mai la soluzione, troppo semplice partire col piede giusto, meglio complicare le cose inventandosi un tavolo di lavoro per discutere e creare un altro problema ancora, meglio, un'altra porcata, di modo che una commissione d'inchiesta arrivi poi a nominare dei bravi consulenti, capaci solo di sperperare il pubblico denaro.
Tanto poi c'è sempre qualcuno legato ai ceppi di una galea che rema a colpi di scudisciate sulla schiena, spingendo una barca che fa acqua da tutte le parti.
Poi ci si lamenta se i finanziamenti a pioggia sono andati ad innaffiare floride piantagioni che non avevano bisogno di quel "concime" o si scopre l'acqua calda leggendo del parassitismo che alligna nei settori vitali di uno stato che a malapena si mantiene a galla, foraggiando proprio quei bucanieri ai quali non importa se si cola a picco, tanto loro hanno sempre da qualche parte una scialuppa di salvataggio.
Con aria schifata ci si scandalizza se un giornale pubblica un'inchiesta choc dalla quale risulta il notorio degrado di un settore che in teoria dovrebbe fornire e salvaguardare il "bene salute" ma che nei fatti purtroppo spesso pregiudica irrimediabilmente quel "bene" che dovrebbe per statuto tutelare.
A scorrere le statistiche diffuse dall'Istituto Superiore di Sanità sulle infezioni nosocomiali, si ha l'impressione di leggere un bollettino di guerra, eppure nonostante i tavoli di lavoro, le commissioni d'inchiesta e i blitz dei Nas, tutto sembra procedere con l'inerzia di sempre e quel poco di interesse suscitato dallo scalpore di un'inchiesta giornalistica, presto si sgonfierà come una bolla di sapone, lasciando praticamente irrisolti i problemi di sempre.
E' normale che poi chi se lo può permettere salga sul suo jet privato e trasvoli l'Atlantico per ricoverarsi in una clinica statunitense che ospita sceicchi mediorientali e miliardari sudamericani e ordinare seduta stante l'impianto di un pace maker, trascorrendo poi la dorata convalescenza nella suite di un albergo da 3.500 dollari al giorno.
Ed è altrettanto normale che questo qualcuno nei prossimi giorni vorrà oscurare il conclave dei "prodi governativi" lanciando il suo "j'accuse" contro chi lo ha chiamato pesantemente in causa ritenendolo, a ragione, il responsabile massimo di un malgoverno la cui fallimentare eredità è all'origine di una "finanziaria" tutta "lacrime e sangue".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/antoniando/trackback.php?msg=2133869

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
zefiro749
zefiro749 il 10/01/07 alle 13:54 via WEB
Non riesco a capire perchè , leggendo il tuo scritto mi veniva in mente la figura del CICORIA.Uomini o caporali,comandare per fottere ,povera Italia mia .Il padrone ha i soldi ed i soldi fanno i servi,servi per l'italico vizio della raccomandazione per avere quello che in altre nazioni si ha normalmente senza leccare il culo.
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963