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« ANNI DI PIOMBOSINISTRA DA RIDERE »

ANNI DI PIOMBO

Post n°85 pubblicato il 06 Ottobre 2007 da anzan1
 

GLI ANNI 70 FANNO ANCORA PAURA?

(PARTE PRIMA)

Questo articolo  viene fuori da una esperienza personale di soli pochi giorni fa.

Ho la fortuna di vivere e confrontarmi in un ambiente che spesso mi porta ad approfondimenti su fatti di storia, politica, letteratura, società e di questo ne sono contento, ma… c’è un ma (come sempre…), i miei interlocutori hanno generalmente tra la metà dei miei anni o quando sono fortunato dai  11 ai 15 anni di meno… per cui le mie esperienze, il mio trascorso, la mia formazione culturale, per loro risultano spesso l’equivalente di un pugno nello stomaco, e la maggior parte delle volte mi  ascoltano come se stessi dicendo chissà quale assurdità.
Proprio l’altro giorno, parlando di storia contemporanea  mi vidi sottoporre, come testo scolastico giudicato aperto e super partes nella trattazione, un manuale del quale neanche sapevo l’esistenza.

Da appassionato di storia quale sono, cosa ho letto per prima cosa?

Ma certamente, chi fossero gli autori… della triade citata due erano ex membri (a me ben noti…)di Lotta Continua… capirete il mio stupore!

Qualcuno di voi si domanderà come possa la scuola italiana consentire l’adozione in istituto di qualsiasi ordine e grado di un testo di tal fatta? Già, me lo sono domandato anche io!

Alla mia recriminazione circa l’obiettività degli autori, ho dovuto subire le invettive di chi mi ricordava come gli anni di piombo fossero finiti… di come la lotta armata non esistesse più e di come anche il comunismo fosse un fatto da nostalgici…

Sarà anche così, ma allora perché nel parlamento italiano esistono ancora oggi (e siamo nel 2007) gruppi con aperti riferimenti non solo al comunismo, ma anche al leninismo?

Ma non è questo di cui voglio parlarvi, ma del disagio di un 45enne come me prova al cospetto di questa mancanza di conoscenza storica e della superficialità con la quale gran parte dei nostri giovani affronta e giudica la storia per come proposta dagli apostoli del falso e dell’ipocrisia.

Oggi, certamente, le mie convinzioni ed i miei atteggiamenti sono figli naturali del mio trascorso e certo non è colpa mia se questo non accompagna anche questi giovani che ignorano per volontà o scelta certe cose…

Non pretendo che le mie idee siano condivise e sono ben cosciente che la mia consapevolezza politica ha un senso e pesi nei rapporti con gli altri.

Leggendo nei miei anni passati, è lampante come io possa avere un CERTO “risentimento” verso una certa ala politica. Perché senza andare troppo indietro, quando molti di quelli che mi leggono erano ancora a lottare per decidere se nascere o meno, io subivo da un lato (senza capirci forse granché), i clamori non ancora sedati dell’antiamericanismo legato alla guerra in Vietnam (ancora in corso), ma dall’altro l’ipocrisia della sinistra italiana che nel “68 avallava l’invasione con i carri armati di un paese sovrano come la Cecoslovacchia (c’era un precedente del “56 con approvazione del partito comunista italiano). Ma questo per i “NOSTRI GIOVANI”  25/30enni non fa esperienza in quanto,  LORO, “allora” non c’erano , mentre per me questo rappresentava, già “allora”, vita vissuta...

Erano gli anni in cui “LORO” abbandonavano i pannolini e muovevano i primi passi incerti, come facevo io incerto di fronte ai movimenti politici e culturali dei primi anni del liceo, e lì i comunisti c’erano e si vedevano e si sentivano, credetemi... capisco che per LORO, l’asilo con i primi approcci alle paroline o le elementari con i numeretti e le tabelline siano stati più tranquilli, ma io all’epoca, mi confrontavo a muso duro nelle assemblee d’istituto o venivo bloccato dalla polizia politica davanti al liceo mentre aiutavo nella distribuzione di volantini o dai picchetti dei ragazzi della FGCI. Ma lo stato era quello e la politica era quella!

Tutta esperienza... e l’ho fatta a mie spese, così come quando ho dovuto ammettere che mi stavano insegnando un sacco di falsi storici in una scuola dove la classe docente era in buona parte figlia di quei vincitori che avevano affossato i vinti. Affascinante parlare di marxismo... ma del tentativo del partito Comunista (tutto documentato), di instaurare con la forza un regime leninista in Italia tra la fine degli anni “50 e l’inizio degli anni “60, o del tentativo fatto con la lotta armata tra la fine degli anni “60 ed il corso degli anni “70, ne vogliamo discutere? Io c’ero, sentivo e partecipavo… e nel 79 quando il Comunismo attentava alla libertà sovrana di un altro paese libero, l’Afganistan , LORO, questi giovani, ancora poco capivano quello che accadeva, e avrei voluto vedere a soli 6, 7, 10 o 12  anni! Ma per LORO, a quel tempo, tutto questo non esisteva e non te glielo avrebbero mai raccontato! Tutto questo per LORO non è mai esistito perché volutamente sottaciuto, ed il peggio è che ancora non esiste!Perché?

Ma è chiaro… Non è mai esistito perché nessuno ha mai voluto parlarne, ma vi assicuro che quello che vi racconto è accaduto davvero…

Per LORO il tempo comincia nell’ultimo decennio, con la politica spettacolo, con la politica del garantismo e del tira a campare… con la politica di chi offre gli ingressi gratuiti in discoteca nel periodo elettorale e poi se ne frega!

Ma per me non può essere così. All’università non mi è andata meglio perché se è vero che anche allora, la peggior classe politica era al parlamento, i loro peggiori galoppini erano all’università!

Lì ho conosciuto nel corso delle occupazioni i fuoriusciti delle formazioni extraparlamentari di sinistra, le black panters, e chi più ne ha più ne metta… e i miei coetanei sanno bene cosa significasse non pensarla come loro, s’era fascisti per definizione e bollati per sempre e poco importava se lo si fosse davvero! Più in alto gente come Pansa, o Montanelli venivano minacciati di morte o se tutto andava bene gambizzati ( è storia...), mentre le università tutte erano nelle mani dei “baroni rossi” e delle frange armate di sinistra, che facevano il bello ed il cattivo tempo per le strade, nei cortei, finanche nelle scuole superiori, negli assalti guidati dagli sprangatori addestrati a colpire secondo precise direttive raccolte in manuali e in addestramenti pratici.

Oggi si parla di informazione e lottizzazione, ma avreste dovuto vedere come Democratici Cristiani e Comunisti si spartivano più o meno occultamente potere e poltrone. A me Rai1 e a te Rai2... magistratura si fa a metà, per non parlare dei giornali.

Chi si opponeva era nel ghetto, a combattere  per come sopravvivere politicamente e culturalmente, ma ce l’abbiamo fatta, o almeno ce l’ha fatta chi non ha mollato.

Oggi i post comunisti girano sugli Yacht e pensano di diventare più forti unendosi agli ex democristiani (povero Peppone e Don Camillo), ma questa è una naturale convergenza di quanto occultamente già facevano sottobanco quando i privilegi e le poltrone venivano scambiate tra politici e sindacalisti “lungimiranti”.

Cari miei, per me tutto questo è vissuto personale, oltre che storia e cultura... voi non c’eravate e capisco che stentiate a crederci, ma gli anni tra il 68 egli anni 80 sono stati davvero difficili, e a me non bastano le chiacchiere e le promesse, o il fare ammenda… troppo comodo!

NO, io il punto e a capo lo devo ancora mettere... per me il demone  non si chiama certo Berlusconi, significherebbe attribuirgli un’importanza che non ha e non merita... io vado molto più all’indietro e lo chiamo con una parola a qualcuno ancora cara: “SISTEMA”, ed è quello ad essere marcio!

Per cui se a volte si riconosce livore ed impeto nel mio parlare è solo questo il motivo. 

Non vi chiedo di condividere il mio punto di vista, ma almeno stimolati, qualche volta cercate di capire e magari sforzatevi di comprendere le motivazioni storiche di chi come me ha rifiutato di accettare le storielle che provavano a propinargli cercando di andare oltre ricercando solo la comprensione che gli veniva da una attenta analisi dei fatti, sì dei fatti e non di quelli che volevano spacciargli per tali.

continua  --->

 
 
 
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