SCALZA SULLA SABBIA

PASSOPAROLA...: IO Proteggo i Bambini" di Terre des Hommes

Ciao a tutti!

Passoparola...la notizia inviatami dalla mia Amica Ale de IL BRUKO ASSOCIAZIONE: non è una notizia distante da noi, anzi affatto, perchè riguarda una delle cose più belle e preziose della vita...i bambini.

I bambini non chiedono MAI di arrivare, è l'adulto a volerli, a cercarli:
suo compito è tutelarli sempre, in qualunque condizione e situazione.
E' verò però che in tantissime parti del mondo, e soprattutto in realtà insospettabili, vengono compiute su di loro violenze fisiche e psicologiche INDESCRIVIBILI.

Così l'Associazone Terre des Hommes dal 2000 sostiene la campagna "IO proteggo i bambini" , promossa dall'O.N.U. e grazie alla quale il 19 novembre di ogni anno (ieri quindi) celebra la giornata mondiale per la PREVENZIONE SULL'ABUSO DELL'INFANZIA.

Questa campagna di prevenzione non contiene un mucchio di buone parole...ma una montagna di indicazione pratiche e concrete per individuare e affrontare il problema dell'abuso sui minori, tramite un manuale stilato da esperti internazionali.

SIMBOLO DI QUESTA CAMPAGNA è UN FIOCCO GIALLO.
Per ogni riferimento il sito è http://www.mettitingiallo.org/

Invece per leggere la notizia inviatami da Ale
vi invito, Amici e visitatori di passaggio, a visitare il blog de Il BRUKO Associazione http://blog.libero.it/AROUNDTHEWORD/9526516.html 

RINGRAZIO IN ANTICIPO CHI TRA VOI DIFFONDERA' LA NOTIZIA.

CIAO!
Mire

Buonanotte

Noi guardiamo loro...

...ma loro vedono altro...
Da lontano sembrano piccoli:
noi vediamo una cosa che sembra piccola,
la vediamo così solo perchè siamo in una certa posizione...

Se cambiassimo posizione e altezza...
se fossimo al loro posto...
vedremmo così,
e sicuramente capiremmo tante altre cose...

Questo piccolo romanzo si legge in un soffio,
ma riesce a spiegare quanto sia importante vivere pienamente le proprie passioni, anche quando non vengono capite o condivise e ci mostra il sentimento di libertà che è innato sia nell'uomo che negli animali. La storia di questo gabbiano, un gabbiano tra i tanti...ci ricorda quanto importante sia coltivare le proprie passioni per sentirsi appagati. 

“Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach è un romanzo breve in cui il protagonista è un volatile che si sente diverso dagli altri e come scopo nella vita non ha solo quello di procacciarsi il cibo, come tutti i suoi compagni, ma desidera imparare l’arte del volo per scoprire tutti i segreti e raggiungere la perfezione.

Questa sua passione però è incompresa sia dalla famiglia, che cerca di spiegargli l’importanza di mangiare, per non ridursi penne ed ossa come sta succedendo a Jonathan, sia dagli amici, che con il tempo cominciano ad escluderlo dallo Stormo Buonappetito.

Il gabbiano per quanto si sforzi di sembrare simile agli altri  non riesce ad accontentarsi e continua a desiderare la perfezione del volo, riuscendo sempre di più a fare acrobazie fuori dal comune. A causa di questo suo amore per il volo però il gabbiano viene allontanato dallo Stormo Buonappetito.

Fuori dal gruppo, Jonathan non può fare altro che continuare nella sua impresa e trascorre tutto il tempo che ha ad esercitarsi, ed è proprio durante una delle sue esercitazioni che incontra due gabbiani dalle piume splendenti che volteggiano nell’aria e lo convincono ad andare con loro nel Paradiso dei Gabbiani, dove c’è molto da imparare sul volo per raggiungere la perfezione. Lì incontra Sullivan, che oltre a diventare suo amico è il suo mentore, e lo aiuta a carpire i segreti del volo e della vita.

Jonathan impara velocemente, ma sente sempre il suo corpo come un limite per raggiungere il suo scopo, ed è per questo che chiede al gabbiano più anziano, Chang, di insegnargli a volare alla velocità del pensiero, per riuscire a oltrepassare la soglia del “qui ed ora”.

Il gabbiano riesce anche in questo, ma nel frattempo Chang passa al Paradiso superiore lasciandogli un testamento in cui gli spiegherà che l’importante per raggiungere la perfezione non sta nel volo in sé, ma nel cogliere il segreto dell’amore.

A quel punto Jonathan decide di ritornare a casa, per insegnare ai suoi vecchi amici dello Stormo Buonappetito ciò che lui ha imparato. Ma prima di rientrare nel suo cielo incontra sul suo cammino Flethcher, un gabbiano reietto molto simile a lui, che diventa il suo discepolo.

Quando decide di tornare finalmente a casa, tutti apprezzano le doti, considerate ormai divine di Jonathan, ne restano affascinati, e lui capisce quale sia la sua vera strada, quella da seguire.

Oltre che camminare scalza sulla sabbia...

...c'è anche un altro metodo ottimo: galleggiare.

Quant'è bello lasciarsi cullare...d'estate quando sono nel mio mare lo faccio sempre...e ora che è inverno e fa freddo si può replicare nell'acqua calda della piscina,chi ci va...

Galleggiando ci si lascia andare, bisogna fidarsi, lasciarsi accogliere in un abbraccio.
Spesso il problema è quello nella vita di tutti i giorni:
la mancanza di contatto fisico, l'assenza di un abbraccio fiducioso e accogliente.
Sentirsi protetti è molto importante per potersi fidare.

                                          G. Klimt, Il bacio, olio su tela, 1907

Io mi lascio andare all'intuito...
oggi più del solito,
cercando di galleggiare
per ripulire i pensieri.

Ti abbraccio
e ti lascio questa bellissima canzone
intitolata Floating di Roberto Cacciapaglia

Ascolta, vedrai...che meraviglia...

"Kate & Leopold"

" ...e tutto il rumore scomparirà nella stanza
e ti sembrerà di essere di fronte a un mistero
nel chiaro di luna dove ogni cosa si infrange
ti sembrerà di conoscerla da una vita..."

                                               Sting - Until