IlSentierodell’Amore
LE LETTURE VANNO BENE X AVERE UN'IDEA SUL DA FARSI. MA CIÒ CHE CONTA È LA MESSA IN PRATICA, NEL FARE QUOTIDIANO, DI QUELLO CHE ABBIAMO COMPRESO E APPRESO. E ANCOR DI PIÙ RENDERE PARTECIPI GLI ALTRI DELLE NOSTRE CONQUISTE E DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI. UNA PRECISAZIONE: NON È CULTURA, È IL MIO VISSUTO QUOTIDIANO. VI RICORDO( A TUTTI ) CHE UNA MANGUSTA TIENE A BADA 7 SERPENTI! NON SOLO IN SENSO LETTERALE !
*
Mi raccontasti...
Ti sei svegliato nel cuore della notte,
il desiderio di me non ti faceva dormire...
Ti sei alzato come uno che deve scappare da un terremoto
che ha bisogno di stare da solo per non soffocare,
sentivi il fuoco che ti riscaldava il corpo
in un abbraccio di voglia ,
mentre il battito del tuo cuore aumentava
fino a farti male e che mai che ti sei sentito cosi vivo.
Ma..tu che ne sai..
se io non ho sentito te nello stesso modo..
mentre nella notte la più scura dei tempi..
protetta dai folletti che avevano coperto le stelle
e la luna perché non volevo testimoni..
mentre mi abbandonavo alle tue infuocate mani..
che come un grande maestro di una orchestra ..
leggere componevi melodie sulla mia pelle nata per te..
mentre i nostri sapori nutrivano le labbra..
e..eravamo noi nello stesso tempo..
Nel buio della notte, nel silenzio che tutto circonda,
esistevamo solo io e te, IN UN UNICO APPUNTAMENTO..
(A.D.G.)
Ti sento sopra la mia carne che brucia
come
la nuda carne
nelle
notti d'estate
sei
la mia nostalgia.
di momenti complici
sei il desiderio
nel momento stesso
in cui mi afferri e mi
trascini dentro la tua voglia,
sei
nelle tue mani
che disegnano
sul mio corpo percorsi bellissimi,
in fondo i mie sensi più intimi ,
mentre fai di me
lo strumento dei tuoi desideri,
in una follia piena d'amore che cresce..
E' un desiderio forte che mi avvolge l'anima ,
è una fame che mi riempie nel profondo.
e..MI RENDE EGOISTICAMENTE SOLO TUA..
(A.D.G.)
Usa..
la mia carne per farne cibo..
usa le mie braccia..per accarezzarti..
usa la mia schiena..per perderti tra le sue calde pieghe..
usa..la mia bocca ..le mie labbra..la mia lingua ..la mia saliva..
per saggiarne il fondo,usa il mio sguardo..
per scioglierti nelle tue riserve..
usa le mie cosce,come colonne al tuo corpo mentre penetri..
con dolcezza ma deciso dentro di me..
mentre il tuo bacino
si adagia sul mio sapiente nei movimenti
come ritrovati da tempi senza data..
usa..usami..e penetrami fino ad arrivarmi all'anima,
schiava e padrona di questo amore..pronta ad accoglierti..
ma..non svegliarmi..mai..
e io..non potro mai essere di un altro..
siamo in un emozione solo nostra..
davanti ad uno specchio..
che ci rimanda solo l'immagini ..
che riconosciamo che costruiamo dentro..noi..
in una girandola di attimi infiniti..di allegria e gioia..sempre
(da...Emozioni Rubate-A-D.G.)
GIOIA
Donna torrida,
donna
di pelle infuocata
Radura d'acqua che s'allaga
Nascondi le pie mani e asciugale
Il mare che ti è sotto,
è cielo
Ascoltati le unghie
Nette forme d'onda perfino Graffi.
Tu che respiri piano in seno
Senti le tue bocche affamare
E travasa allora Il corpo,
la resa a raddoppiare
Il tuo pieno,
il movimento intorno della protezione
che ti ospita.
Lui è musica e
giunge
A farti
pasto,
grembo
di
raccolta.
Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet
Seppur "appartenente" a una sola persona
*(allegra gioia)*
questo è uno dei blog scritti a più mani,
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Copyright e Disclaimer
Questo blog può essere oggetto della protezione accordata dalla Legge sul Diritto d'Autore (Legge 633/1941).
Il copyright degli articoli appartiene ai rispettivi autori, ove applicabile.
Opere pubblicate sotto una Licenza Creative Commons.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato
senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge
n.62/2001.
Le immagini pubblicate sono sia di proprietà dell'estensore sia tratte da Internet e
quindi valutate come 'fair use'.
In caso di eventuali reclami su foto o articoli contattarmi iscrivendosi a questo
blog ed esponendo le proprie ragioni.
Nel blog non è presente alcuna forma di pubblicità
1
Che brutta cosa non essere felici a maggio.
In questo mese la terra riversa le sue seduzioni.
Accogliente, sorella, amante,
ci dà tutta la gentilezza che può essere capace.
Il sole è una carezza, un invito e una gioia,
il vero sole che sorride nei disegni dei bambini,
non l'inclemente fornace nucleare delle estati.
E il piccolo splendore della fioritura,
il polline sulle zampe degli insetti,
la bellezza e il morso della carne esposta,
delle braccia, delle spalle e delle caviglie nude.
Nel mio terreno il profumo di arancio
salto di fiori sulle pareti di orti e giardini,
gatti impazziscono, finestre cominciano ad aprirsi,
suoni intimi all'interno delle case
si fondono nel tumulto delle strade.©
già..
Usa..
la mia carne per farne cibo..
usa le mie braccia..per accarezzarti..
usa la mia schiena..per perderti tra le sue calde pieghe..
usa..la mia bocca ..le mie labbra..la mia lingua ..la mia saliva..
per saggiarne il fondo,usa il mio sguardo..
per scioglierti nelle tue riserve..
usa le mie cosce,come colonne al tuo corpo mentre penetri..
con dolcezza ma deciso dentro di me..
mentre il tuo bacino
si adagia sul mio sapiente nei movimenti
come ritrovati da tempi senza data..
usa..usami..e penetrami fino ad arrivarmi all'anima,
schiava e padrona di questo amore..pronta ad accoglierti..
ma..non svegliarmi..mai..
e io..non potro mai essere di un altro..
siamo in un emozione solo nostra..
davanti ad uno specchio..
che ci rimanda solo l'immagini ..
che riconosciamo che costruiamo dentro..noi..
in una girandola di attimi infiniti..di allegria e gioia..sempre
(da...Emozioni Rubate-A-D.G.)
Ti avvicini.. lento..troppo lento.. mi guardi con espressione.. ingorda..possessiva..padrone.. quasi odioso.. mi raggiungi ..mentre dal tuo viso.. nasce un sorriso..che piega le labbra.. allunghi le braccia verso le mie nude spalle.. mentre le tue dita..sulla mia pelle.. sembrano... danzarci sopra..arrivi ai gomiti, li sollevi..mentre il mio seno si offre alto al tuo sguardo.. e ti nutri goloso,mordi,lecchi...succhi..fino a farmi male.. cattivo ..malvagio..mi trascini a terra.. e entri nella mia carne, senza usare altro che te stesso.. senza..aspettare,chiedere,essere invitato, e vivi dentro di me..in quel profondo profumato di donna.. dove lasci il tuo succo..le tue emozioni..te stesso.. ogni volta ..per rinascere insieme .. (da..Notti Silenziose-A.D.G.)
ORE
La vita è importante:
la vita è quella profondità che ognuno vede nel cuore dei suoi amici quando sono pronti a prestarti l'anima per farti sentire bene...
la vita è saper amare il prossimo, voler bene alle persone, aiutare chi ha bisogno...
La vita è il bene più prezioso che non si conta come il denaro, ma si adopera, per far nascere tanti germogli... I germogli della vita sono la famiglia, gli amici e l'amore...
Tutti i germogli crescono, chi più e chi meno, ma quando diventano splendidi e ricchi di luce, qualcuno finisce per appassire, e si ha paura di perderlo per sempre, di non vedere più la sua luce... Se appassisce un germoglio della famiglia, la vita non cadrà, perché quei germogli sono numerosi e non ti lasceranno mai da solo...
Se appassisce un germoglio dell'amicizia, non sempre tutti aiuteranno la vita a tenersi in piedi, ma non dovrai temere, perché subito nasceranno nuovi germogli...
Se appassisce un germoglio dell'amore, non cadrà la vita, perché la famiglia e l'amicizia non ti lasceranno.
Se appassisce un germoglio dell'amore, ne nascerà un altro, ma quello che hai perso non si cancellerà mai dalla vita ed il cuore ne porterà ricordo per sempre.
Se essere bella è un delitto..
io uccido ogni volta che mi guardano..
L'anima che con gli occhi può parlare
anche con lo sguardo può baciare
l'anima è nello sguardo,
L'amore si esprime nella sua maniera più profonda
attraverso gli occhi: quell'incontro non è più dei corpi
ma è già dell'anima, del nostro io più profondo.
PECCATI INGORDI
TU.. NE DIVENTI SCHIAVO..PERDENDO LA MEMORIA, SENZA PIÙ..PASSATO..GODI..SFRONTATO, DI QUESTO PRESENTE..USANDO IL CORPO COME L'UNICO MEZZO PER GUSTARE.. PER FAR VIVERE..I SENSI COMPLETAMENTE, USANDO TUTTO QUELLO CHE L'ISTINTO.. TI SUGGERISCE..MENTRE UNITO A ME..TI SENTI ELEVARE IN UNA NEBBIA CALDA.. IN...UN PECCATO IMMORALE NASCOSTO AGLI OCCHI DI TUTTI...CHIUSO IN UN NODO STRETTO.. (PECCATI INGORDI-(A.D.G.)
Godi sulle .. riflessioni sul tempo
che scorre lento durante situazioni meravigliose..,
mentre ... troppo graditi o quando godi
della compagnia di chi ti ama,
mentri attendi..che ti accarezzi..
Godi sempre con ansia il momento che ti fa sua..
dove perdi il tempo,la realtà,
e riesci ad ascoltare solo le sensazioni
che il corpo ti invia alla mente..e gode..
ti trascina senza fatica... in un tunnel illuminato
da tanti puntini colorati di luce.. e godi..di lui,di te stessa..
(DA ..Notti Silenziose-A.D.G.)
ALLEGRA GIOIA
Tossico,Veleno chiamato Lussuria...
Si posa su un terreno sterile asciutto,
bagnato da lacrime danno la vita sul fiore di un'illusione..
Sento le voci che porta il vento contro il mio orecchio,
mi guardo intorno, non vedo nessuno,
tranne la polvere eterna che mi circonda da tutti i lati.
Mi alzo, io non so nemmeno dove sono...
Cammino verso il lato dove il vento soffia in faccia.
I miei occhi sbarrati nello specchio nel vapore
che si forma vedo un suolo acido perso
in quei tanti miraggi creati dalla mia testa,
prendendo il fulcro da una vita che mi si adatta di più.
Il sole getta raggi sulla schiena che lacerano l'anima
facendomi sanguinare dentro,
mi taglio in due pezzi di grandi dimensioni..
mi trascino verso un labirinto di uscite multiple,
in cui mi perdo come cieca..
Perché è più facile sognare la realtà e cercare
di vivere il sogno dove il nulla scivola tra le mie mani?
Perché non buttare le mie illusioni da una parte qualsiasi,
come faccio con una palla di carta inutile? .
Semplice, perché la realtà è la palla di carta
che impasta pensieri scritti, è quello che riesco
a scarabocchiare con i sogni,
riempiti con le aspettative più desiderate,
e così che mi rendo conto che non c'è,
ma diversamente le linee scritte rimangono,
impastate e suonate in musica in qualche angolo della mente.
è triste sapere che mi trovo nel bel mezzo
di una falsa speranza nascosta tra le dune del deserto,
io insisto e parto da quel terreno senza fine sola a piedi nudi,
e con un orizzonte infinito agli occhi.♕
✔Profilo Italiano Verificato allegra gioia © Profilo Originale & Ufficiale █║▌│█││█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
guerrieradelmondo |
gioia.allegra
allegra.gioia |
allegra_gioia |
furia19781 |
|
✔Profilo Italiano Verificato allegragioia © Profilo Originale & Ufficiale █║▌│█│║▌║││█║▌║▌║█║▌│█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
« CHI SEI???^_^ | solo per te. » |
Sono pietra, dicono, roccia, e a volte anche io lo credo. Quando assisto ai sogni senza avere la chiave dello scrigno, io e la mia terra bassa, tenuta insieme da alberi precari, modellata continuamente dal vento. Piccola, oziosa, con una sola strada, l'andata e il ritorno. Una foschia a doppio senso che si sposta tra le case tormentate di neve, nella piena solitudine dell'inverno. I sogni concepiti di notte brillano all'alba. Opposti al sole, soddisfatti da eterni desideri di incostanza. E colmo di una bianca incandescenza il mio paese, la luce che cade obliqua sui prati d'inverno e sulle timide facciate delle case, immobile, bianca di marmo. Una piccola chiesa con gli occhi chiusi, con la pace dei perdenti, l’arroganza dei vinti, il broncio di un assorto dolore. Io sono nata qui. Ho navigato per questi sentieri con barchette inadeguate, ho sentito il canto dei passeri, dei merli la voce. Ho seminato l'amore a mani distese come in certi quadri sovrapposti. Un cappello di paglia per non disturbare la quiete dei prati, con le campane dell'unico diacono che rintoccavano a festa, riempivano di suoni gli orti e i mercati. Mi rivedo negli occhi di papaveri neri, nelle margherite di campo offerte ai miei amanti, al primo amore, ai cimiteri deserti. Ho vissuto qui, immersa nell'inconscio, in precario movimento, scivolando su morbidi abbracci. Mi sentivo invincibile e forte mentre l'edera scura affondava radici e si intrecciava alle mie braccia, portando ogni anno qualche nuova assenza. E intanto brillava una silenziosa luna in cielo, figlia di Ecate, regina delle ombre. Sono cresciuta tra rovi e castagni, tra volpi e faine, cogliendo il sentore dell’uomo che si fa lupo, con le madri che placavano al seno il pianto dei loro bimbi, tra croci di ferro e angeli dalle ali spezzate. Le nuvole che si accavallavano in questa terra di confine tra veglia e sonno. Mi sono spuntati i seni mentre scrivevo parole effimere, destinate a racconti mai nati, senza forza ne ragione, piccoli moti del cuore che si diluivano nei miei occhi tristi di bambina. Sono scivolata a valle, con immensi paesaggi di silenzio alle spalle, con porte aperte sul divenire, interrogando un Dio nascosto nel buio, inciampando nelle sere di quiete persa. Sedotta da canti gratuiti, da desideri senza prezzo, arresa alla stanchezza. Ho nuotato contro corrente, cercando di vedere le stelle piu' lontane in anni gonfi come il pane, il cielo troppo basso, i miei desideri troppo audaci... Ho danzato a piedi nudi intorno al fuoco, tra canti e tamburi, le fiamme che stavano lentamente morendo, unendo i puntini della settimana enigmistica, tracciando linee incerte. La vita che camminava veloce. Io che dovevo fare piu'in fretta. Ho chiuso cerchi, pianto vedendo film d'amore, cercando tra i rami secchi nidi di uccelli. Troppi rumori a coprirmi la bocca, troppi colori a saturarmi gli occhi. La voglia di voler scappare mentre la musica di Mozart riempiva le stanze, in un preludio in clavicembalo. Intorno mille dita innamorate mi accarezzavano. Si spogliava piano quel tempo grigio azzurro di fondo, neutro, ripartendo sempre da zero, creando angoli e disegni irregolari. Sono rimasta solo per lui. Con il mio dolore che dormiva al piano terra sotto il suo cuscino. Delicato, scendeva le scale e raccoglieva la polvere intorno; peculiare, imprevedibile cercando quella donna che non aveva ancora incontrato, quella donna che non ero io. Si fermava accanto a un uomo dagli occhi neri che ronzava tra i fili dei miei capelli, che entrava nella mia mente con il suo corpo monocolore e giocava con la mia vita come il gatto gioca col topo. Sono diventata donna con lui. Io fragilissima e lui troppo pesante in un cammino di rette perpendicolari senza incontro. Sulla nostra porta un insegna dorata, un accesso al paradiso che per me era solo un inferno. La sua bocca che mi risvegliava da sensazioni sopite. Le nostre orge d'inverno che tendevano alla morte, le sue mani che mettevano radici nel mio ventre, legandosi al mio cuore in un filo fittizio che era seme. Il mio inizio e la mia fine. Io lo amavo, quando in un gioco crudele mi legava al letto leccando piano piano le mie ferite, poi le riapriva per farle bruciare ancora, facendomi entrare in una voragine di dolore senza senso. Il buio oltre le finestre veniva interrotto dai fari di qualche luce di passaggio, il televisore proiettava una fioco lume azzurro, e io restavo impigliata alle lenzuola bianche, sognando steli di fiori che gocciavano sangue. Alla mattina i suoi occhi ricominciavano a violentarmi, in giornate dove da parte sua cera tutto eccetto l'amore. Era un continuo violento muoversi, il sesso che facevamo in tutte le posizioni, il mio viso che si trasformava in pianto, il vino rosso che diventava purpureo sulla mia pelle, la sua lingua che ritmava mille centri concentrici, le mie lacrime che sgorgavano a fiotti. Un piccolo uomo, una tenia insinuata di soppiatto in una casa piena di spifferi, che si affacciava come fosse mio padre alle finestre sul cortile, in un movimento oscillatorio, tra delle sere di novembre e giornate calde del frinire delle cicale. Le sue piccole lezioni incise sul cuore, le piccole nostalgie da spengere in sere pallide. Il mio corpo soffice diventava creta sotto le sue mani possenti. Ricordo solo la sua voce che mi portava a letto dicendomi sempre che ci sarebbe stata un alba rosa ad aspettarci. Lo ritrovavo al mattino, in quel viaggio che aveva destinazioni sconosciute e spine tra fili d'erba. Poi restano solo ricordi, una panchina nel parco, passi svogliati di zoccoli verdi e bianchi, una sigaretta che si accendeva, tanta gente barcollante e il fruscio di un bruco che camminava sopra il cuore. Una bruma mattutina, la notte di Halloween chiara come una lacrima, un dolore rosso che mi accarezzava. Un silenzio irreale, io che sognavo solo la sua bocca sulle mie labbra, il suo fare l'amore senza scampo. Sapeva essere beffarda la mano del creatore in quella luce di sangue. Lui se ne andava con le mie preghiere, giocando a nascondino, io restavo, diluita in un acqua del cuore, in una notte scura, cercando di vedere la stella piu' lontana. Quella di tutti. Quella che nessuno possedera' mai. Non sono pietra,ne roccia. Solo gesso. La vita non ha ammesso repliche, ne discussioni,diventata un leggero bacio sulla bocca. Ha realizzato incantesimi in pochi minuti, ha spazzato via anni d’amore. E' diventata nomade, ferma al mutare delle circostanze. E' cambiata nelle cose non dette, lucidata a piombo, ha messo radici optando per nuove partenze. Io ho continuato il mio cammino, sentiero dopo sentiero, ho preso una strada, un altra ancora. La sosta e' stata solo un modo per riprendere fiato, facendo finta che da qualche parte esistesse una meta, una qualsiasi. Sono diventata una piccola Euridice dalle dita d’argento, un piccolo elfo dei boschi in cerca di altri sortilegi sconosciuti. Non si puo' inseguire nessuno troppo lontano, e io non so ritornare indietro dalla leggerezza dei sogni. Il vento mi conta il tempo, mi rappacifica il cuore. Aspetto l'alba in questo silenzio notturno, la luminosita della neve che oscura quella delle stelle, ho freddo, la luna sta per tramontare, corro a lungo finche'alle spalle non resta piu' niente che valga la pena di voltarsi a guardare. Neanche i suoi giochi profumati di un indecente respiro. |