Post n°131 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da arianna_leggera
Un click su "blog successivo". Un'operazione apparentemente innocua e senza conseguenze. Che a volte anima le annoiate pause pranzo di grigi impiegati o famelici lurkers. Bene, state in guardia. Perchè quel click potrebbe trascinarvi in un terribile incubo. Due di notte, un buio pesto, un freddo polare. In macchina, in una città sconosciuta dove i segnali stradali sembrano essere usciti dalla mente di un maniaco schizoide. Senza navigatore, macinate km e vi ritrovate sempre allo stesso punto. Una, due, tre, quattro volte. Mentre Piero Pelù dalla radio grida "Stiamo girando fino a farci maaaale". Non è frutto della Arifantasia. E' ciò che è accaduto sabato notte, in quel di Perugia. Dove Uto, spavaldo, fingeva di conoscere a menadito ogni più recondito vicoletto della cittadina umbra. E, invece, per poco non ci ritrovavamo sperduti tra le ridenti colline toscane, inseguiti da cinghiali inferociti. Che il mondo di Libero sappia: per percorrere qualche km, i due prodi blogghersss hanno impiegato più o meno un paio d'ore. Però, che fico: sappiamo a memoria tutti i testi del nuovo cd di Neffa. Che giace ormai fuso nel portaoggetti della Callipigia AriCar, stremato e consunto dai mix furenti di Saso. Tutto inizia sabato mattina. Ari giunge nell'amena cittadina recando con sé oro, incenso e pan di stelle e viene accolta da un vatusso spettinato. "Ehm, cercavo Saso...". Ah! Sei tu! Mooo, sei diventato ancora più alto! Superato lo shock da nanismo (erano secoli che non mi sentivo bassa vicino a qualcuno!), vengo accolta nella Mr Precisetti's home, una casa immensa e piena di sole, con un segnale stradale arrugginito appeso nell'ingresso (i nefasti indizi c'erano già...), una cucina piena di bottiglie di vino e di peperoncini, e una stanza sulla cui porta troneggia il numero 88. Inequivocabile. Parte da lì un weekend ai limiti del coma gastroenterico e dell'attacco di cuore da trekking furente. Nonchè dell'assideramento fatale. Prendete un kg di cotolette panate, cioccolata fondente/al latte/alla nocciola, pan di stelle a secchiate, fegatelli e agnello alla brace, patate arrosto, pizza al formaggio e salumi a vagonate, salsicce di Norcia, torta al testo farcita, frittura di tutto l'edibile umano, birra, vino, grappa a 6 milioni di volumi...Dicevo. Prendete tutto e shakerate. Perchè il bendiddio testè descritto è stato ingurgitato dai sottoscritti in un ordine assolutamente privo di regole. Rasentando la perversione "panino di pan di stelle con salsiccia". Ma le dolci alture della cittadina hanno evitato l'effetto visivo Panzerotto con capelli. Perchè abbiamo camminato in lungo e in largo, in su e in giù, incontrando il Palestinese che attacca pipponi random a tutta l'Umbria, una garrula ragazza che sfidava i pinguini con un paio di sandali (!!!), il fattone che ci voleva appioppare "un ber tocco de fumo", il proprietario di casa di Saso che mi guardava con un occhio languido da brivido. Ho scoperto che Uto è un cuoco provetto, e che quando ha il sorrisino immobile stampato sulla faccia non vuol dire che stia necessariamente divertendosi, ma molto più probabilmente sta per scivolare nello stadio di congelamento "bastoncino Findus". Ho capito che quando si mette il cappuccio della felpa entra in una dimensione spazio-temporale sconosciuta ai viventi, dove si parla la Sasolingua e accadono fenomeni che solo lui conosce. E ho intuito che il calore della macchina lo fa cadere in uno stato di vera e propria estasi, tanto che potreste lasciarlo lì, per ore. Anche nel bel mezzo dell'autostrada. Tanto lui ha tutto ciò che gli serve per essere felice: riscaldamento a palla, cappuccio e Neffa a gogò. E pensare che tutto è iniziato da un click su "blog successivo". E da un commento che diceva: "è come se per due minuti fossi diventato un tuo neurone e avessi letto per un attimo quello a cui pensavi". Ari torna in ferie. Voi rincorrete sempre e solo la gioia. |
Post n°130 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da arianna_leggera
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Post n°129 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da arianna_leggera
San Silvestro ce lo siamo mangiato. In un sol boccone. E satolli abbiamo affrontato il freddo pungente della notte romana, camminando finchè l'alba non ha squarciato il cielo livido sopra Lungotevere. Lì, con i gomiti poggiati sul marmo gelido di Ponte Sisto, circondata da nuove consapevolezze in carne, ossa ed enormi sciarpe, l'ho vista. Ci siamo cercate per anni, camminando su strade rigonfie di vita, di gioie, di scivoloni, di amore vissuto a 300 km l'ora, di grida di dolore, di sudore, di profumo alla vaniglia. La donna della mia vita. L'ho trovata. L'ho abbracciata. Quell'Arianna che per anni ho fatto finta di non vedere. Quante volte ho ignorato le sue grida, i suoi richiami! Solo per paura. Una fottuta paura di scoprire che la mia felicità dipende da ME. Ma il bello è scoprire che insieme a Lei è tutto più facile. Che non sarò mai più sola. Mai. Che l'Amore che provo non è fonte di dolore. E' una ricchezza. E' energia pura. Un'energia che genera gioia. Ora non mi resta che ridere e godere dei miei giorni. Non devo fare null'altro. Io me ne vado abbracciata alla mia vita. Voi non osate sprecare nemmeno un istante di quest'anno nuovo. Ce lo dovemo magnà a morsi, 'sto 2008! Solo un graffio rende appena opaca questa luce rosa shocking che illumina il mio 2008. Quando dico che ti voglio davvero bene, non scherzo. Quando dico che credo in te e che vedo i tuoi pensieri, non scherzo. Ma oggi ho parlato con uno sconosciuto. Uno che sembra non abbia mai capito neanche una sillaba di quello che gli ho detto in tutti questi mesi. |
Post n°128 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da arianna_leggera
Sotto l'albero c'è Ari, impacchettata con la carta più bella che possiate immaginare. Sotto l'albero ci sono i desideri di Ari, c'è la sua gioia, la sua frizzante incoscienza, la voglia di vivere sempre e tutto fino in fondo. Sotto l'albero ci sono le follie di Ari, le sfide da cogliere, le delizie da gustare. Rigorosamente con le mani. Sotto l'albero ci sono le braccia di Ari, sempre aperte ad avvolgere gli affetti più cari, quelli che restano, oltre il tempo e lo spazio. Sotto l'albero ci sono le nuove concretezze di Ari, nuove strade non più sterrate, nuovi amici sbocciati come fiori esagerati. Sotto l'albero di Ari c'è un'emozione totalmente nuova, sorprese inaspettate, il languore che ti coglie quando pensi "chi l'avrebbe mai detto..." I nastri scintillanti che mi avvolgono sono intrecciati in nodi complicati. Non tutti sono capaci di scartarmi. Per chi conosce le anse di quei nodi, però, sarà un gioco da ragazzi. Basta avere coraggio. E sorridere, sempre. Niente renne né Santa Claus, allora. Questo Natale è mio. E non posso che regalarvi la canzone che più di tutte mi fa sentire libera di fare quello che mi pare. Mitica Blondie. La ascolto, e mi viene voglia di buttare via le scarpe e ballare come una pazza, scuotendo la testa come il front man di una band heavy metal. Come una forsennata.
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Post n°127 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da arianna_leggera
Come l'aspirina effervescente, che si scioglie nell'acqua sfrigolando e quando la bevi ti solletica il naso. O come il prosecco, con le bollicine che invece di curarti il raffreddore ti fanno sentire la testa leggera e stampano un sorrisino fisso sulla faccia. Da qualche giorno succede così, che tra un comma 3 quinquies di questa Finanziaria infinita e il telefono che non sta mai zitto, la mia testa a tratti si perde in insoliti pensieri. Veloci e saettanti come un flash. Fantasie che corrono da sé. Morbide, audaci. Tenere, ma anche sfrontate. Una sensazione così inaspettata, piacevolmente assurda. |