Creato da Zangretos.Hollysword il 11/12/2010
Il Blog un po' pazzo, di un ragazzo esaurito!

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Ucci...Ucci...Ucci...Sento odor...

Post n°30 pubblicato il 14 Marzo 2011 da Zangretos.Hollysword

...Ma lasciamo l'odorato ai cani!Loro son decisamente più bravi di noi nel sentire odori o nel trovare le tracce!Limitiamoci a fare quello che ci viene meglio...Uhm...parlare / tergiversare / discutere / dibattere... questo dovremmo essere in grado di farlo, giusto? Molto bene.

In prima istanza rubo un angolino per motivare i cambiametni che stanno portando il mio Blog ad avere un aspetto sempre più "darkettoso". Lo spirito goliardico col quale affronto i miei post è rimasto immutato -lievemente scalfito dagli eventi- tuttavia la depressione mi affligge e mi affligge anche in modo serio. Ergo non è per me un buon momento e di conseguenza detesto i troppi colori. Ne rimane traccia evidente nel blog, ma niente a che vedere col mio Primissimo blog...tutto colorato e divertente...di quello che fu è rimasto il nome, nulla di più. Spero che comunque il Blog possa piacere per i contenuti, non per la grafica ;-)

Sottratto il giusto tempo al Post per una doverosa motivazione, rieccomi prontissimo a riprendere i miei soliti vaneggiamenti di povero ragazzo esaurito...

Ed oggi voglio parlarvi di...uhuhuhuhu politica? Naaaa Sicurezza nazionale? Naaaa Massimi sistemi dell'universo? Naaaa ...insomma, di che voglio parlarvi? Pofperbacco quanta insistenza!Stavo giungendovi con calma, tanto per dilungare un po' questo blog e sfidare la pazienza dei lettori! Bah...siete veramente incontentabili :-P

La verità è che potrei parlarvi lungamente del dramma nipponico -Soshite, watashi wa gisei-sha no tame ni Nippon no subete no hitobito e no aito no fukai shiso o sasageru- , ma credo che in verità ci sia ben poco da dire. Un disastro immane si commenta solamente attraverso le immagini e l'incredulità che esse lasciano a chi le vede. Potrei parlarvi del caso di Yara e delle milleduecentoventicinque piste che gli inquirenti stanno faticosamente battendo. Oppure potrei parlarvi di Belen e del fatto che una donna su tre, in Italia, sostenga di riconoscersi in lei -Io pensavo che le donne Italiane fossero donne serie, non donne di malaffare come quella O_O'''- O ancora potrei parlarvi del Campionato di calcio italiano. Oppure della Scandalosa situazione politica a destra ed a sinistra che stiamo vivendo ... ma sarebbero tutti argomenti già toccati, trattati, dilungati, tergiversati fino alla nausea sostenendo le stesse fottutissime cose da uno ad un altro. Cambierebbe solo l'autore del Post...

Perciò voglio parlarvi unicamente di un dettaglio, una stupidaggine silenziosa che molte persone ingiustamente fingono di non vedere...lo sfacelo morale e sociale in cui stiamo vivendo, nel piccolo. Ormai si deve dare per scontato che la gente parli alle nostre spalle, si deve dare per scontato che la gente si monti castelli sulle nostre esistenze. Perché basta mettere un vestito strano o sostenere una tesi che non sia quella comune perché intorno a te si generi una serie di fastidiose dicerie...Certo io mi diverto particolarmente ad arridere la gente col mio abbigliamento -Mamma Lulù mi è testimone!!!- Non me ne frega nulla di andare in giro con teschi in bella vista o abiti di colori tetri, ma avete una vaghissima cognizione di quanto sia facile vivere una vita fasulla nelle bocce degli altri???? E' assurdo, demotivante al massimo...eppure nessuno ne parla -ad alta voce e non come sussurro-che poi, diciamocelo, chi parla alle spalle, di base, è buono solo a parlare con il nostro C**O xD

BUONA SERATA GENTE!

 
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Raccolgo le mie cose e vado...

Post n°29 pubblicato il 12 Marzo 2011 da Zangretos.Hollysword

...Ma dove vado? Boh, chi lo sa, non ho una meta, non ho uno scopo. la verità è che un po' tutti, almeno una volta nella vita, hanno desdierato fuggire rapidamente da questa realtà, crearsene una nuova, migliorarla, personalizzarla. Ma la verità è che più ci dibattiamo per uscirne tanto più ne veniamo affogati . Così,mentre il Mondo va in pezzi noi siamo ancora qui, a parlare, a chiederci che fare, come migliorarci o come peggiorarci. Il tutto per un pugno di notorietà,di minuscole glorie fatte di commenti e carezze virtuali.Tutto molto divertente, tutto molto piacevole, tutto molto...virtuale...

Ormai se ne sente sempre di più discutere il virtuale sta uccidendo il reale. Le coppie si formano su internet, la gente vive la propria vita attraverso un Avatar (e poi la gente mi critica "Il mondo dei Replicanti" bah...) od attraverso un Nickname. Come si sente sempre più spesso discutere di pedofilia on line o di minorenni adescati da ultraquarantenni immacolati a livello legale. Ma si...tutto parte del nostro mondo no? D'altra parte, l'abbiamo costruito noi, con le nostre piccole scelte! Siamo arrivati a questo mondo attraverso una serie di decisioni inequivocabilmente prese da noi o da chi ci ha preceduto.

Così capita che sul bus 43 di Milano ci sia gente che s'incazza perché invito una signora anziana a sedere al mio posto, mentre poco prima ho ignorato un distinto sessantenne in giacca e cravatta!!! Ahhh maldicenza fu mai più grave!!! Come osai anteporre una vecchia ottantenne ad un gaglioffo tale???Eh si pensi che ha pure osato l'ardimento di puntellarmi col dito indice sul petto!!!Per la gioia della mia accompagnatrice, più preoccupata a salvaguardare l'incolumità di costui, che a rendersi conto della situazione. ma va bene così, questo è il mondo che ci siamo costruiti no? Un mondo nel quale se, per tua disgrazia, non hai i ciuffi bianchi in testa, vieni additato a priori come "teppista" o come "idiota" giusto? l mondo dove la gioventù viene definita flaccida,m senza valori, senza qualcosa per cui lottare.

Colpa nostra, mi dite? Siate onesti, generazione del 68 italico, noi non siamo certo responsabili per quello che sta succedendo. Eravamo troppo piccoli e troppo giovani per comprendere che cosa voi stavate costruendo per noi. Ed adesso è  fin troppo comodo, per voi, sostenere che sia tutta responsabilità nostra! Certo, non siamo esenti da colpe, ma che tutto lo scatafascio mondiale dipenda dalla generazione a cui appartengo? Ma ne siete proprio così sicuri?????

 
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Il cuore NEGLI oggetti

Post n°28 pubblicato il 01 Marzo 2011 da Zangretos.Hollysword

Ci sono oggetti, per quanto inutili, vecchi e spesso rotti, dei quali non riusciamo proprio a separarci. Vi è mai successo di trovarvi davanti ad un vecchio monile,magari brutto, fuori moda e vecchio, ma ostinarsi a tenerlo conservandolo quasi che fosse un tesoro? Ecco...a me si è capitato e capita continuamente. Sentimentalone? Si, forse un po', ma mi va bene anche così...

Ci sono momenti nei quali il vedere semplice e fine a se stesso di quel monile rimetta di buon umore, sia solo per i ricordi ad esso correlati, ma soprattutto, credo io, il significato che gli si vuole dare. Io, ad esempio, non riesco a sbarazzarmi di un tovagliolo con le frange...buffo vero?XD Quando ci penso mi sento uno stupido...Ma vedete, dietro a questa "coeprta di Linus" si nasconde una storia, una bella storia, fatta della tenerezza di una vecchina che voleva a tutti i costi fare un regalo al nipote, ma che non aveva niente da dargli. Parlo della mia bisnonna, una vecchina di quattro ossa che bagnata sarà stata una trentina di kg non di più.A causa di una brutta malattia era da tempo costretta a vivere in una RSA, aveva dovuto rinunciare alla propria casetta, quella dove aveva cresciuto mia nonna e dove era sempre stata fino alla manifestazione della malattia che, rapidamente, ne compromise l'autonomia. Beh nell'RSA lei non poteva tenere molte cose,ma ricorderò sempre con quanto orgoglio conservasse quel set di tovaglioli e tovaglia ricamati e con le frange. All'epoca avevno 5 anni, eppure ricordo bene la sua espressione inorgoglita nel mostrarci, sistematicamente, lo stesso oggetto. E ricordo ancora con dannato amore il momento in cui, in un raro momento di lucidità, mi diede quel tovagliolo e mi disse "tienilo stretto quando hai paura,vedrai che ti difenderà!"Ricordo come in un sogno quest'affermazione, ma mi torna in mente ogni volta che vedo quell'oggetto. Quella vecchina, morta poi pochi anni dopo, vecchia e stanca, così avulsa dalla realtà da non riconoscere le proprie figlie o i propri nipoti, ma che , ostinatamente, chiedeva alle infermiere e alle operatrici se la sua tovaglia fosse a posto per gli ospiti. Chissà perché poi...

Beh son passati 20 anni da quando mi ha dato quel tovagliolo. Ne saranno cambiate di cose? Dannazione se ne sono cambiate. Eppure io ancora lo conservo, vecchio, inutilizzato, gelosamente protetto da qualsiasi agente possa comprometterne la struttura. Io quel tovagliolo da piccolo lo tenevo stretto per davvero e per davvero sono convinto che mi abbia in qualche modo aiutato. Sono convinto che quell'oggetto abbia conservato, dentro di se, parte del cuore di quella vecchina. Forse è per questo che non riesco a liberarmene, forse è per questo che, a distanza di tanto tempo, scoprendo che il "set" è stato poi ereditato da mia nonna che con altrettanta gelosia lo conserva, ricordo ancora bene quell'episodio. O forse, come ho detto prima, sono solamente l'ultimo dei fottuti romantici rimasti al mondo, capace ancora di emozionarmi per i miei ricordi...chissà...

Ma non sono impazzito...Non ho scritto questo post per lagnarvi delle mie narrazioni, l'ho scritto per un piccolo dettaglio che non posso evitare di rendere noto, di comunicare a tutti : la solitudine dei tanti "vecchini" che si trovano in giro. Io capisco che i ritmi frenetici della vita non concedano mai tempo a niente ed a nessuno. Io capisco che fermarsi ad ascoltare un vecchietto possa apparire stupido, ma non possiamo dimenticarci che un tempo anche quelle persone erano giovani, non possiamo dimenticarci dei sacrifici compiuti da loro. Ma soprattutto non possiamo fingere di non essere destinati a fare la loro stessa fine!Perciò, se avessi la facoltà di scegliere, io vorrei davvero tanto sapere che quando sarò vecchio, pieno di magnagne dell'età e con le ossa troppo deboli per muovermi da un letto, avrò accanto gente che mi guarderà con rispetto, per quello che sono stato e per quello che farò. E' per questo che anche se assurdo, dieci minuti del mio tempo, io, lo dedico volentieri ad ascoltare le storie di quelle persone. Perché sono convinto che fra tanti e tanti con cui ho parlato e dei tanti con cui parlerò, vi sarà qualcuno che dirà "mi sono sentito un po' meno solo mentre lei era qui" ed allora si, se questo accadrà io sarò soddisfatto di me, anche solo per un piccolo, piccolo momento mi riterrò migliore di quei menefreghisti che abbandonano i propri "vecchini" alla solitudine...

 
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Gli animali non hanno sempre 4 zampe...

Post n°27 pubblicato il 28 Febbraio 2011 da Zangretos.Hollysword

Bastardi. Creature senza ritegno.Infidi inetti che meritano solo di marcire all'inferno. Di chi parlo? Parlo di quei "simpaticoni" che nei social network hanno pubblicizzato link sul genere "ti decomporrai e come zombie tornerai" riferendosi alla piccola Yara. Parlo di loro, perché è di loro che gli organi di comunicazione non parlano.

Come si può?

Semplice : non si può. Non si può credere che esseri umani possano ridere sulla disgrazia capitata a quella ragazzina. Non si può credere che quella ragazza venga derisa per quanto le è capitato. Per quanto un po' tutti ci aspettassimo, alla fin fine, un tragico epilogo per lei, nessuno dovrebbe affermarsi talmente al di sopra da potervi "ridere". Vi auguro sinceramente di vivere sulla vostra pelle lo stesso dolore e tormento che ha provato lei o che stanno provano adesso i suoi genitori perché  è questo ciò che meritate, Bastardi.

Volevo unicamente dire questo. Non parlerò di Yara,rispetterò il silenzio di quella famiglia,di quella comunità nella quale, tuttavia, quasi certamente vive un Orco. Tuttavia una cosa la debbo dire : non paragonate ad Animali questi esseri umani, gli Animali hanno maggior rispetto per la vita...

 
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Roberto Benigni e l'Italia

Post n°26 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da Zangretos.Hollysword

Potevo, io, forse, farmi mancare qualcosa di questo calibro?Potevo esimermi dal contemplare in assoluto (quasi religioso) silenzio un uomo del genere? La risposta è NO, io faccio parte di quei tanti, tantissimi italiani che hanno ascoltato, guardato e condiviso l'emozione di sentire quel piccolo uomo divenire portavoce di tante, tante cose.

Ha attaccato tutti, il signor Benigni e lo ha fatto col sorriso sulla bocca, la parlata sicura, il carisma di chi, su di un palco, sembra nato. Dall'ingresso in sella ad un cavallo, stringendo un tricolore al grido "Viva l'Italia" lanciato poco prima di cominciare un monologo interminabile ed impossibile da interrompere, un monologo così straordinario da far completamente dimenticare Morandi, che pur per qualche atto sul palco, con Benigni, è rimasto. Salvo poi dover lasiare la scena, dovere di situazione? Anche se non fosse così stato, Morandi, sarebbe svanito comunque. Perché diciamolo, Benigni ieri ha parlato senza alcuna appartenenza politica, ha parlato da Italiano, da uomo innamorato. Bravo attore? Qualcuno (Borghezio) è arrivato a definirlo una "prostituzione artistica" la sua. Beh, egregio Berghezio, preferisco una prostituzione di quel tipo che quella che sfrutta il suo Presidente...Preferisco sentir Benigni recitare un improbabile "Che l'inse?" che sentire le troiate che ogni giorno il suo leader e suo figlio ci propinano...

Ha attaccato tutti, dicevo, ha arriso tutti. Dall'immobilismo cosmico di Bersani, ai casini arcinoti di Berlusconi, passando per la RAI, Santoro, lo stesso festival di cui era ospite, passando per citazioni apparentemente normali, per lui, che risuonavano in quel teatro d'ignoranza come parole dette da un uomo d'altri tempi, ancora legato ai propri valori, al proprio paese Natale. Ma la parte più bella, quella che ho sentito più vicina a me e che mi ha fatto applaudire, anche se da dietro lo schermo di una TV è stato quando, riferendosi a Bossi, l'ha invitato ad imparare l'italiano correggendolo su quel "schiava di Roma Iddio la creò". Avrei voluto vedere la faccia di Umberto, mentre Benigni lo chiamava per fargli presente il dettaglio, vedere la sua o quela di suo figlio.

E per concludere, un uomo che non è un cantante, che non ha fattod ella musica la sua vita ha fatto un piccolo capolavoro. ha chiesto alla regia che fosse fatto buio, non ha voluto che l'orchestra l'accompagnasse, ha voluto farla così, come se fosse davvero un ragazzino per strada e per un lunghissimo momento, a me, ha fatto sentire uno stupido, un ignavo, citando quel Dante che tanto gli è caro. Perché io me lo sono davvero immaginato quel ragazzino, quattrossa in croce, con in spalla il suo moschetto e le mani nelle tasche, mentre si trascina lento in quello che fino a poche ore prima era stato un campo di battaglia. Io mi sono immaginato davvero uno dei ragazzini che combatterono coi Mille, che per farsi coraggio si canticchiava l'inno...

E mi sono sentito uno stupido...

 
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Esagesi dell'Inno d'Italia

 

 
 

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