Creato da linaladu il 29/06/2009

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Messaggi di Aprile 2014

I SANTI DI DIO.....

Post n°1143 pubblicato il 27 Aprile 2014 da linaladu

 

 

In ogni tempo e in ogni nazione è accetto a Dio chiunque lo teme e opera la sua giustizia. Tuttavia piacque a Dio di santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame traloro, ma volle costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse nella verità esantamente e lo servisse. Si scelse quindi per sé il popolo israelita, stabilì con loro un'alleanza e lo formò progressivamente.Tutto questo però avvenne in preparazione e in figura di quella nuova e perfetta Alleanza che doveva concludersi in Cristo, cioè la Nuova Alleanza nel suo sangue,chiamando gente dai Giudei e dalle nazioni, perché si fondesse in unità non secondo la carne,ma secondo lo SPIRITO nel volere di DIO.

Il popolo di Dio presenta caratteristiche che lo distinguono nettamente da tutti i raggruppamenti religiosi, etnici, politicio culturali della storia:GESU'non appartiene in proprio ad alcun popolo. Ma egli si è acquistato un popolo da coloro che un tempo erano non-popolo: « la stirpe eletta, il sacerdozio regale,alla maniera di MELKISEDEK la nazione santa .Si diviene membri di questo popolo non per la nascita fisica, ma per la « nascita dall'alto », « dall'acqua e dallo Spirito » (Gv3,3-5), cioè mediante la fede in Cristo e il Battesimo,non per volere del mondo e neanche per volere delle chiese.Questo popolo ha per Capo Gesù Cristo (Unto,Messia): poiché la medesima unzione, lo Spirito Santo, scorre dal Capo al corpo, esso è « il popolo messianico ».

Questo popolo ha per condizione la dignità e la libertà dei figli di Dio, nel cuore dei quali dimora lo Spirito Santo come nel suo tempio ». Ha per legge il nuovo precetto di amare come lo stesso Cristo ci ha amati ». È la legge « nuova » delloSpirito Santo.Ha per missione di essere il sale della terra e la luce del mondo.« Costituisce per tutta l'umanità un germe validissimo di unità, di speranza e di salvezza ».E, da ultimo, ha per fine il regno di Dio,incominciato in terra dallo stesso Dio, e che deve essere ulteriormente dilatato, finché

alla fine dei secoli sia da lui portato a compimento »


Gesù Cristo è colui che il Padre ha unto con loSpirito Santo e lo ha costituito « Sacerdote, Profeta e Re ». L'intero popolo di Dio partecipa a queste tre funzioni di Cristo e porta le responsabilità di missione e di servizio che ne derivano.Entrando nel popolo di Dio mediante la fede e il Battesimo, si è resi partecipi della vocazione unica di questo popolo, la vocazione sacerdotale: « Cristo Signore, Pontefice assunto di mezzo agli uomini,GESU' ne fara'del nuovo popolo "un regno e dei sacerdoti per Dio, suoPadre". Infatti, per la rigenerazione e l'unzione dello Spirito Santo,vengono consacrati a formare una dimora spirituale e un sacerdozio « Il popolo santo di Dio partecipa pure alla funzione profetica di Cristo ». Ciò soprattutto per il senso soprannaturale della fede che è di tutto il popolo, laici e gerarchia, quando« aderisce indefettibilmente alla fede una volta per tutte trasmessa ai santi»istituiti da DIOe ne approfondisce la comprensione e diventano testimoni diCristo in mezzo a questo mondo.solo GESU' puo' fare questo.

Il popolo di Dio partecipa infine alla funzione regale di Cristo. Cristo esercita la sua regalità attirando a sé tutti gli uomini mediante la sua morte e la sua risurrezione. Cristo, Re e Signore dell'universo, si è fatto il servo di tutti, non essendo « venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti » (Mt 20,28).Per il cristiano « regnare » è « servire » Cristo,soprattutto « nei poveri e nei sofferenti », nei quali si riconosce,l'immagine del suo Fondatore, povero e sofferente ».Il popolodi Dio realizza la sua « dignità regale » vivendo conformemente a questa vocazione di servire con Cristo,non di prendere il sopravento,aderendo a preccetti di uomini,stolti e senza senno.

« Tutti quelli che sono rinati in Cristo conseguono dignità regale per il segno della croce. Con l'unzione dello Spirito Santo sono consacrati sacerdoti. Non c'è quindi solo quel servizio specifico proprio del nostro ministero, perché tutti i cristiani, rivestiti di un carisma spirituale e usando della loro ragione, si riconoscono membra di questa stirpe regale e partecipi della funzione sacerdotale. Non è forse funzione regale il fatto che un'anima governi il suo corpo in sottomissione a Dio? Non è forse funzione sacerdotale consacrare al Signore una coscienza pura e offrirgli sull'altare del proprio cuore i sacrifici veri d'amore del nostro culto?solo questi sono i santi che DIO APPROVA NEL SUO REGNO....CHI A ORECCHIE DA INTENDERE  ASCOLTI E MEDITI.

IN FEDE LINA LADU GERUSALEMME.

 
 
 

SCIENZA E SAPIENZA....LINA LADU.

Post n°1142 pubblicato il 23 Aprile 2014 da linaladu

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Il Verbo fatto carne, ha tanto sofferto per noi nel tempo, secondo la distinzione che abbiamo cominciato a chiarire, dalla scienza, non dalla sapienza . Invece il Verbo è al di fuori del tempo e dello spazio, è coeterno al Padre e tutto intero in ogni luogo;se qualcuno può, per quanto gli è possibile, parlare secondo verità, ciò che dirà apparterrà alla sapienza ( 1Cor 12, 8); per questo motivo il Verbo fatto carne, Cristo Gesù, possiede i tesori della sapienza e della scienza. Ecco perché l'Apostolo scrive ai Colossesi: “Voglio infatti che voi sappiate quanto grande sia la lotta che io sostengo per voi e per questi che sono a Laodicea e per tutti coloro che non mi hanno mai veduto di persona, affinché siano consolati i loro cuori e, intimamente uniti in carità, possano essere del tutto arricchiti d'una pienezza d'intelligenza, per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo, in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza” ( Col 2, 1-3). Chi può sapere in quel misura l'Apostolo conosceva questi tesori, quanto era penetrato in essi, quali misteri aveva scoperto? Da parte mia tuttavia, secondo ciò che sta scritto: “La manifestazione dello Spirito è data a ciascuno di noi per utilità: infatti ad uno è dato dallo Spirito il linguaggio della sapienza, ad un altro il linguaggio della scienza, secondo lo stesso Spirito”, se la differenza tra la sapienza e la scienza risiede in questo: che la sapienza si riferisce alle cose divine, la scienza a quelle umane, riconosco l'una e l'altra in Cristo e con me la riconosce ogni fedele di Cristo. E quando leggo: “Il Verbo si è fatto carne ed abitò tra noi” ( Gv 1, 14), nel Verbo vedo con l'intelligenza il vero Figlio di Dio, nella carne riconosco il vero figlio delluomo, l'uno e l'altro uniti nella sola persona del Dio-uomo, per un dono ineffabile della grazia. Per questo,abbiamo contemplato la sua gloria, gloria uguale a quella dell'Unigenito del Padre pieno di grazia e di verità. Se riferiamo la grazia alla scienza, la verità alla sapienza, penso che non andiamo contro la distinzione tra scienza e sapienza, che abbiamo proposto. Infatti, nell'ordine delle cose che traggono la loro origine nel tempo, la grazia più alta è l'unione dell'uomo con Dio nell'unità della stessa persona, nell'ordine delle cose eterne la più alta verità è, a ragione, attribuita al Verbo di Dio. Ora, quello stesso che è l'Unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità, l'incarnazione fa sì che egli sia pure quello stesso il quale agisce per noi nel tempo affinché, purificati per mezzo della fede in lui, lo contempliamo per sempre nell'eternità. I più grandi filosofi poterono, per mezzo della creazione, contemplare con l'intelligenza le perfezioni invisibili di Dio; tuttavia poiché filosofarono senza il Mediatore, cioè senza il Cristo uomo e non hanno creduto ai Profeti che vaticinarono la sua venuta, né agli Apostoli che proclamarono tale venuta, hanno tenuta imprigionata la verità, come sta scritto di loro, nell'ingiustizia, Posti in quest'ultimo grado della creazione, non poterono infatti che cercare dei mezzi per giungere a quelle realtà di cui avevamo compreso la grandezza; così facendo sono caduti negli inganni dei demoni che hanno fatto loro scambiare la gloria di Dio incorruttibile con delle immagini rappresentanti l'uomo corruttibile, uccelli, quadrupedi e rettili ( Rm 1, 23). Infatti sotto tali forme hanno costruito degli idoli e hanno reso loro culto (cf. Rm 1, 25). Dunque la nostra scienza è Cristo (cf. 1Cor 12, 8); la nostra sapienza è ancora lo stesso Cristo. È Lui che introduce in noi la fede che concerne le cose temporali, Lui che ci rivela la verità concernente le cose eterne. Per mezzo di Lui andiamo a Lui, per mezzo della scienza tendiamo alla sapienza; senza tuttavia allontanarci dal solo e medesimo Cristo in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. Ma ora parliamo della scienza, riservandoci di parlare in seguito della sapienza, per quanto Egli ci donerà di farlo. Tuttavia guardiamoci dal prendere queste parole in un'accezione così precisa che ci impedisca di parlare di sapienza a riguardo delle cose umane, e di scienza a riguardo delle cose divine. In senso lato si può parlare di sapienza in ambedue i casi ed in ambo i casi si può parlare di scienza. Tuttavia l'Apostolo non avrebbe scritto mai: “ad uno è dato il linguaggio della sapienza, ad un altro il linguaggio della scienza ( 1Cor 12, 8), se ciascuna di queste parole non avesse un'accezione propria.Io in verita' come profeta di Dio,tengo dentro l'animo l'unica parola vera dettata dal SANTO DEI SANTI,in essa vi troveremo ,sapienza scienza ed intelletto,non dobbiamo chiuderci dentro un guscio,se si e' veramente credenti e vogliamo essere discepoli di Gesu' dobbiamo manifestarci ,in tutti i modi ed in ogni tempo,seminando,il seme del regno dei cieli,cioe' amore,non dobbiamo discriminare nessuno ma zelantemente annunziare il suo imminente ritorno...
IN FEDE LINA LADU GERUSALEMME.

 
 
 

DESIDERIO DI VOLARE PRESSO DIO .LINA LADU.

Post n°1141 pubblicato il 22 Aprile 2014 da linaladu

Vorrei volare su dal padre mio,per dirle che io sono sempre sua,
per dirle quanto sofre il cuore mio,perche' non sono ancora accanto a lui,
vorrei volare con gli angeli del cielo,dove vivi tu mio dolce amore,
cantare eternamente per te Padre,unita al tuo germoglio con amor.

Allungo le mie braccia mentre canto,vorrei stringerti forte nel mio cuore,
gridarti sempre questo grande amore,che tu hai portato nel mio cuor.

Il segno tuo lo porto nel mio seno,al giusto giorno tu lo porterai,
sara' il RE' eternamente dato,tutti lo vedranno con amor.

Benedetto,tu sia mio Signore,umilmente io ti seguiro',
parlando a tutti del tuo eterno arrivo e del tuo nuovo REGNO dell'amor.

Nel nuovo REGNO ci sara' la pace,la pietra scartata e' il nostro RE',
saremo li',veramente fratelli,uniti al nostro eterno RE' d'amor.

GESU' SEI LA MIA VITA,NULLA SAREI SENZA DI TE
TI AMO TUA GERUSALEMME.

 
 
 

VOLONTA' DIVINE..LINA.LADU.

Post n°1140 pubblicato il 18 Aprile 2014 da linaladu

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L'uomo è il culmine della creazione e tutta la riassume in sé.

Fra tutti gli esseri della terra il solo fattoa immagine e somiglianza di Dio e l'uomo esso ha un rapporto personale con lui: un rapporto di conoscenza, di amore, di amicizia,di comunione. Aderendo a ciò che Dio vuole da lui, l'uomo stesso si realizza come uomo e il suo essere trova felicità e pienezza ascoltando la sua voce adempiendo alla sua volonta'.

Ma fin dal principio l'uomo rifiuta il rapporto con il Creatore; vuole affermare se stesso e diventare Dio, prescindendo da lui, anzi contro di lui creandosi suoi preccetti e pensieri.Anche di fronte al peccato del primo uomo Dio non lo abbandona, lo punisce, ma lo salva. Egli lo caccia dal giardino, ma gli lascia la vita e la speranza di una redenzione.

Con la chiamata di Abramo, l'umanità dice di nuovo il suo "sì" a Dio, e ha inizio così l'avventura di un nuovo cammino morale, spirituale e sociale in ogni cosa.Dopo avere stretto l'alleanza con Abramo e la sua discendenza, Dio rivela a Mosè sul Monte Sinai la propria volontà nel Decalogo, che aiuta l'uomo ad essere più uomo sia in rapporto con Dio che con i suoi simili ..maschio e' femmina li creo' affinche godessero apieno la volonta' d'amare e di procreare.Per mostrare all'uomo tutto il suo amore Dio manda il Figlio Gesù nel quale tutti possono trovare un modello della piena conformità al volere del Padre.

Gesù mostra agli uomini tutta la volontà di Dio, attraverso la sua vita e i suoi insegnamenti, ma soprattutto con il Comandamento Nuovo: "Come io ho amato voi, così anche voi amatevi gli uni gli altri".Per il cristiano, fare la volontà di Dio significa "vivere come Gesù", cioè vivere quel rapporto d'amore di figlio col Padre, che si attua nel fare la sua volontà.Questo amore verso Dio e agli uomini, che Gesù chiede agli altri, egli lo ha vissuto prima di tutti, fino a dare la sua vita per noi.La volontà di Dio, come ce la mostra il Nuovo Testamento con la vita, la morte e la risurrezione di Gesù, non è l'osservanza di un codice di precetti, ma è tutta e solo Amore, perché è soltanto sull'amore che saremo giudicati.

Se ci incamminiamo per la strada della volontà di Dio, egli ci guida lungo sentieri pensati attimo per attimo dal suo amore, inventati dalla sua fantasia e suggeriti dalla sua provvidenza.Vivendo cosi, si acquista una grande elasticità nel comprendere la volontà di Dio e si compone un disegno magnifico di cui forse non si capisce subito il senso, ma di cui si sa di certo che è proposto da un Padre che ci vuole bene.donare a Dio la nostra umanità affinché la usi per farci  rivivere il suo Figlio diletto. Per questo far come Gesù: solo la Volontà del Padre zelanti e obbedienti al suo richiamo.la Volontà del Padre è racchiusa nel Vangelo ed è: essere una sola cosa con Dio Padre per mezzo e con l'esempio di Gesù ed essere una sola cosa con tutti i fratelli: "Ut omnes unum sint"".senza discriminazione.Nel Vangelo dunque fu trovata la chiave per comprendere la Volontà di Dio. E, per attuare quello che Gesù chiama il suo Comandamento,presempio due persone che si uniscono in dio e' nel suo amore stipulano un patto d'amore tra loro e' Gesu,tutto questo ci aiuta a far capire un'altra cosa fondamentale, e cioè che la Volontà di Dio va fatta subito perché un momento dopo sarebbe troppo tardi.L'unico tempo che abbiamo nelle nostre mani e il momento presente. Il passato non sara'più, il futuro non sappiamo se ci sarebbe mai stato: vivendo il presente, si vivrà bene il futuro quando sarà presente,perche' sara' Dio a guidare i nostri passi.

"Come un viaggiatore non cammina avanti e indietro nel treno, per affrettare la corsa, ma sta seduto al suo posto, così noi dobbiamo star fermi nel presente perseverando,Il treno del tempo cammina da sé,e presente dopo presente, arriveremo al momento dal quale dipende l'eternità".Un altro esempio è quello del sole con i raggi. "Ognuno di noi cammina nella vita su un raggio distinto da quello del fratello ma pur sempre su un raggio di sole e cioè nella Volontà di Dio che sia da solo o con la sua compagna,Cosi ognuno si sente, per l'unica Volontà che ci lega fra noi e al Padre in Gesù, uno col fratello, con Gesù, uno col Padre".Bisogna camminare sempre in quel raggio e rimanere costantemente nella Volontà di Dio dell'attimo presente. E per rimanerci occorre far tacere la nostra Volontà, perseveranti attuando solo la sua volonta'.Quando ci accorgiamo di aver trascorso qualche attimo nella Volontà nostra, "fuori dal raggio", nelle tenebre, l'unico modo per migliorarci è rimetterci subito dentro quel raggio dove troveremo ogni dono d'amore.

MIEI CARI FRATELLI E SORELLE GENERATI IN CRISTO CAMMINIAMO TUTTI UNITI TENENDOCI PER MANO DOVE IL RAGGIO DIVINO RISCALDERA' IL NOSTRO CUORE.

PACE LINA LADU GERUSALEMME..

 
 
 

VISIONE DEL 14 /4 /2014 /LINA LADU.

Post n°1139 pubblicato il 16 Aprile 2014 da linaladu

http://www.donbosco-torino.it/image/05/02/10-Gesu_nel_Getsemani-2.jpg

 

Prefazione..come ogni notte,dopo aver riordinato la
cucina, mi sono coricata e tenendo il crociffisso stretto
fra le mani ho cominciato a pregare,non so' quanto
abbia pregato,L'Angelo del Signore mi ha rapito in
spirito portandomi in un posto che non avevo mai
visto prima.

VISIONE...mi son trovata in una strada non
asfaltata,forse in cemento,le abitazioni le
vedevo una difronte all'altra protette da pali
con delle reti ,in una ho potuto vedere che
cera una veranda.Mi sono incamminata sino
ad arrivare difronte ad una chiesa
anche li c'era un piccolo giardino,
una piccola folla si accingeva a celebrare
qualche cosa..forse la processione del venerdi'
santo,perche' avevano dei drappi con delle
immagini stampate,io vedevo  ogni cosa,il
cielo diventava gia' buio,tutto era strano
anche il suo colore,non era un tramonto
normale,intuivo che qualche cosa doveva
accadere,io ebbi paura alzai le braccia e
tendendo le mani tese verso il cielo ,
invocavo Dio e Gesu',dicendo:Gesu' pieta'
di noi non farci perire nella tua ira. le
lacrime solcavano il mio volto,feci pochi
passi e mi fermai sotto un'albero come per
ripararmi,il gruppo delle persone
cominciavano a pregare,forse sgranavano
rosari,ad un certo punto guardai verso il cielo
che nel fratempo era diventeto piu' cupo.
Guardavo tutto col cuore affranto dal dolore ,
ed ecco che nel cielo si apri' una grande
finestra,da essa uscivano tuoni e fulmini
da far tremava tutta la terra intorno,le
persone scappavano in tutte le direzioni
terrorizzate per quello che stava accadendo,
talmente era la loro paura che non
hanno potuto sentire una voce possente che
diceva :POPOLO E'  MONDO INGRATO,QUALE
TORTO IL CRISTO A VOI HA FATTO,
POPOLO SENZA SENNO PRESTO ARRIVERA'
IL MIO REGNO,ILLUMINATEVI PERCHE' LA MIA
GLORIA PRESTO SI MANIFESTERA'.attacata a
quell'albero tremavo,piano piano i tuoni e la
voce cessarono ,un piccolo grupetto di persone
si sono avvicinate a me dicendomi:da dove
vieni !! tu non sei di qui',io risposi loro:io
porto a tutti voi la pace dell'Eterno,vi lascio
lo stendardo della gerusalemme celeste.a
queste mie parole anche loro alzarono gli
occhi al cielo,pregando a modo mio,tornando
indietro da dove sono partita nella
strada col cemento e i filari di alberi protetti
dai pali e le reti. mi sono svegiata era l'una
di notte.

Signore mio io non so' cosa tu mi abbia voluto
dire,ma credo che presto GESU' ritornera' per
dare ad ognuno di noi la riconpensa .
IN FEDE GERUSALEMME.LINA LADU.


 
 
 

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