Messaggi di Agosto 2014
Post n°1180 pubblicato il 31 Agosto 2014 da linaladu
Chi crede alla promessa di Dio rivelata,attende con sobrieta',il ritorno del Signore e si sforza di vivere nell'orozzonte della speranza che non delude,sperimenta la gioia di sapersi amato,avvolto e' custodito,dalla Trinita' Santa,come le vergini sagge della parabola(MT25,1-13) dobbiamo attendere lo Sposo,alimentando l'olio della speranza e della fede,con il cibo solido della fede,della parola del pane di vita e dello Spirito Santo. Fratelli cari,vivere la spiritualita'dell'attesa e come vivere la dimensione contemplativa,nella profonda, consapevolezza,del primato di Dio sulla nostra vita e sulla storia,percio' il nostro atteggiamento spirituale devessere vigilante ed un continuo riferire al Signore tutto cio' che succede nella nostra vita e nelle nostre vicende umane, sempre,nella luce della fede che ci fa camminare come pellegrini verso la nuova patria(EB.11)che ci permette di orientarci ad essa ogni nostro atto. Il totale orientamento del nostro cuore a Dio,colma le persone della letizia e della pace proprie di chi vive le Beatitudini,ma ricordiamoci che essa non sperimenta naturalmente di chi si sente arrivato,bensi' quella umile e fiduciosa di chi,nella poverta' e nella sofferenza,nella mitezza e nella sete di giustizia,nella custodia del cuore e nel costruire rapporti di pace sempre sostenuti nell'amore dall'amore del Signore ,che e' venuto,viene e' tornera' nell'ultimo giorno. Parlo alle coppie,non guardate l'apparenza,cercate e consolatevi con chi vi segue con zelo e' vero sentimento unitevi con chi e' timorato,o,timorata di dio,poiche' se in questo sarete uniti,non ci sara' mai dolore e' abbandono, poiche' la legge divina esige quindi,poverta' di cuore per essere aperti alle sorprese di Dio,ascoltando perseveranti la sua parola nel suo silenzio,per lasciarci guidare da Lui con docilita'e con solidarieta'con tutti i compagni di viaggio e i testimoni della fede,che Dio ci affianchera'nel cammino verso la meta promessa. La vigilanza nutre il senso della chiesa di CRISTO nella compagnia della fede e della speranza con quanti camminano con noi verso la GERUSALEMME CELESTE. LA LUCE DELLO SPIRITO SANTO CI ILLUMINI ORA E' SINO ALL'ETERNITA'. GERUSALEMME LADU. |
Post n°1179 pubblicato il 24 Agosto 2014 da linaladu
Il tema viene dall'AT. Nella tradizione sapienziale e in Daniele, l'ultimo dei grandi profeti, la verità designa la dottrina di sapienza, la verità rivelata. Più volte troviamo ravvicinate le nozioni di verità e di sapienza. Così, per es., nei libro dei Proverbi: “Acquista la verità, non venderla: saggezza, disciplina e intelligenza!E l'autore dell'Ecclesiastico rivolge ai suoi discepoli questa magnifica esortazione così attuale oggi: “Fino alla morte lotta per la verità, il Signore Iddio combatterà per te” (testo greco, 4, 28). Nel NT i testi dove si parla più frequentemente della verità, sono gli scritti più teologici, cioè le lettere paoline e giovannee, e il quarto vangelo.Per Paolo, l'apostolo delle genti, la verità si identifica col messaggio del vangelo (Gal 2, 5-14); egli ricorda ai cristiani di Efeso: “Voi (avete udito) la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza”. Pertanto “giungere alla conoscenza della verità” vuoI dire accogliere la buona novella della salvezza, aderire alla vera fede, farsi cristiano. Ma l'autore che ha approfondito di più il tema della verità e che ha fortemente messo in risalto la sua relazione col mistero di Cristo è indubbiamente S.Giovanni. Gesù usa qui il linguaggio della tradizione biblica e giudaica in cui la “verità” è un messaggio di salvezza, la parola di rivelazione: egli è dunque la verità, in quanto egli, l'uomo Gesù, è per noi la pienezza della rivelazione. Approfondire la verità cristiana vuol dire: approfondire il mistero di Cristo, scoprire sempre più, nel processo stesso della nostra fede, che egli, l'uomo Gesù si manifesta a noi come Figlio di Dio; così Cristo è per noi anche la vita, perché, nella comunione con lui, partecipiamo alla vita di Dio. In questo invito sta tutto il senso della vita cristiana. Per attuare e realizzare questa vocazione, viene mandato ai credenti il Paraclito, chiamato nel quarto vangelo lo Spirito di verità. Compito suo non è di portare una nuova rivelazione, un'altra verità, distinta da quella di Gesù, ma di far comprendere, di far interiorizzare e assimilare la verità di Gesù. Cristo stesso diceva nell'ultima Cena: “Lo Spirito Santo, che il Padre vi manderà nel mio nome, egli Vi insegnerà e vi farà ricordare tutto quello che io vi ho detto” “lo Spirito di verità vi condurrà verso tutta intera la verità” (16, 13). La missione dello Spirito sarà dunque di far penetrare nel cuore dei credenti il messaggio di Gesù, di darne loro una comprensione personale ed esistenziale, un'intelligenza di fede. Così si potrà sviluppare la vita nuova dei discepoli di Cristo; per S.Giovanni questa vita è una vita nella verità, una vita nella luce di Cristo. Più che ogni altro autore del NT egli insiste sul ruolo della verità nella vita dei credenti. La verità non è per lui, come per il pensiero greco, un oggetto di pura contemplazione intellettuale, ma il principio fondamentale della morale cristiana, della trasformazione e del rinnovamento dell'uomo. Perciò s. Giovanni usa molte espressioni per descrivere la funzione della verità nel comportamento e nell'agire del cristiano.La prima cosa che si aspetta da un uomo che viene messo a confronto con Cristo e con la sua verità è che egli “faccia la verità”; questa formula biblica “fare la verità” non significa come si potrebbe pensare: vivere in conformità con la verità. “Fare la verità” comporta nel quarto vangelo tutto il processo di assimilazione della verità, il cammino del progresso nella fede, significa “far propria la verità” di Gesù, ascoltando la sua parola e contemplando la sua persona e le sue azioni. Così l'uomo entra progressivamente nel mistero di Cristo e diventa cristiano. Ma credere non basta. Il credente deve approfondire la sua fede. E' ciò che Giovanni chiama “conoscere la verità”. Questa conoscenza profonda non si acquista in un giorno; essa si ottiene a poco a poco, col ritmo stesso dello sviluppo della fede. IN FEDE LINA LADU. |
Post n°1178 pubblicato il 17 Agosto 2014 da linaladu
VISIONE.. Mi trovavo a casa intenta a preparare il tavolo,perche' doveva venire a pranzo ,un'ospite speciale.Ero molto triste,perche' non sapevo cosa prepararle,pregavo continuamente,affinche' mi dessero un'idea,di cosa poterle ofrire,nel tavolo cera solamente,pane carasau e vino, ad un certo punto, ho sentito una voce ,dolce e soave ,che mi ha detto (METTI A TAVOLA ANCHE IL FORMAGIO ) felicissima del consiglio ho preso una forma di formagio e lo' messa a tavola,premetto che non sapevo chi fosse,la persona che doveva pranzare con me,nel tavolo non c'erano ne piatti,ne coltelli,ne forchette,la tovaglia ho messo,quella bianca,tutta ricamata.AD un certo punto ,ho sentito di nuovo la voce soave,che mi diceva (ECCO E' ARRIVATO IL SIGNORE ) mi son voltata per guardare e sono rimasta impietrita,nel vedere che la persona che avevo d'avanti a me era GESU' e con lui MARIA sono caduta in ginocchio,per un paio di minuti,dopo di che,una forza mi ha sollevato e quando riuscii a sollevare il capo ,ho visto che (GESU' BENEDICEVA IL CIBO INSIEME A ME) Non so quanto tutto questo sia durato,ma la voce,mi parlo' ancora, non era piu' femminile ,ma una voce da uomo,ma cosi' dolce ,che pareva,venisse dal coro di tanti angeli,che mi ha ordinato,di andare alla chiesa del SACRO CUORE e di raccontare quello che poco prima mi era accaduto. Scesi cosi' verso la chiesa,nel SACRATO c'erano dei giovani,che suonavano la chitarra,mi sono avvicinata a loro e ho raccontato tutto quello che era successo a casa,mi ascoltavano con molta attenzione,due donne che di solito vanno in chiesa per pulira, sono corse dentro la chiesa e dopo un paio di minuti,sono riuscite fuori in compagnia di due preti,essi indossavano la veste per celebrare messa,avevano in mano un libro di preghiere e' l'acqua benedetta,si sono avvicinati a me,perche' volevano esorcizzarmi, fecero pochi passi,ed ecco che dalla mia bocca e' uscita una SPADA, come hanno visto questo,sono indietreggiati,cadendo a terra,senza piu' parola,finche' io non li ho ordinato di alzarsi. MI SONO SVEGLIATA DI BOTTO,TREMANDO COME UNA FOGLIA, MA COSCIENTE DI TUTTO QUELLO CHE PER GLORIA IL SIGNORE HA VOLUTO MOSTRARMI. CARI LETTORI,DOVETE SAPERE CHE ,IL SIGNORE E' PURO E VERO AMORE,NESSUNO PUO' DIRE,A ME NON ACCADRA' MAI QUESTO, SAPPIATE,CHE DIO PORTA DONI GRANDIOSI,PER TUTTI COLORO CHE CREDONO ED AMANO,LA VERITA',PERCHE' LA LORO VERITA' SOLTANTO CI RENDERA' LIBERI DAL PECCATO. VI AMO TUTTI NELL'AMORE DEL CRISTO RISORTO .PACE. LINA LADU GERUSALEMME. |
Post n°1177 pubblicato il 13 Agosto 2014 da linaladu
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Post n°1176 pubblicato il 10 Agosto 2014 da linaladu
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