assenze olimpiche

Post n°5 pubblicato il 28 Gennaio 2006 da artneedstime

Il lungo periodo di silenzio in questo blog ha il solito, olimpico motivo.

Mi rendo conto di essere un tantino immerso nel sistma, ma il bello è che stavolta non me ne vergogno nemmeno un po':
Le cerimonie si avvicinano.
E' molto difficile esprimere a chi non le vive che cosa stia accadendo al di là delle mura dello Stadio Comunale, o Olimpico, o futuro Grande Torino , o come dir si voglia.
Il palco, le luci, il clima fra volontari.
Perchè, chi di serie A e chi un pò meno (c'è una differenza evidente di trattamento fra chi appartiene alla grande casa di "noi2006" e chi è assoldato come volontario dalla casa di produzione Filmmaster che cura l'evento),ogni sera e ogni giorno lo Stadio è un brulicare di volontari.
Guidati egregiamente dai ragazzi di k2006, per carità, ma senza performer, addetti di ogni genere, la cerimonia non esisterebbe.
Dicevamo: è un vero spettacolo assistere a come nasce uno spettacolo. L'essere volontari, che spinge molti a fare i chilometri e sfidare intemperie per esserci, è già di per sè una cosa straordinaria. Questo aggiunge un entusiasmo in più alla consapevolezza che si sta creando un evento grande, ed irripetibile. E chiunque nello stadio lo sa e lo vive benissimo, con un conseguente clima di continua elettricità.
A questo punto è sempre più difficile entrare nell'ordine di idee di quelli che "le olimpiadi sono uno spreco di soldi, e il traffico e la città in tilt, e tutto questo chi lo paga?"
Non capire che stiamo per vivere qualcosa che non avremo mai più indietro se non nelle nostre menti e nei nostri cuori è un segno di orizzonti molto, molto limitati.

 
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Bogia nèn.

Post n°4 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da artneedstime

Che si scriva così o no, siamo noi.
Evidentemente le alpi ci danno quel senso di protezione che ci permette di salire su un bel trespolo, guardare il mondo con le mani dietro la schiena e giudicare sistematicamente che non va bene nulla.

Sta succedendo di nuovo, con le Olimpiadi.
Facciamo fatica, tanta, a capire che è un treno che non passerà più da queste parti, ci mancherebbe. Le opere, quelle nuove e quelle vecchie riportate ad un antico splendore, lasciano senza fiato.

"Ma quanti soldi saranno costati?E dopo? a cosa serviranno? Il solito spreco"

Passa la torcia Olimpica, fra un mese la città si riempirà di atleti, si accenderanno le luci del mondo. Non dell'Italia, del mondo.

"Ma chiudono le strade, e io come faccio a andare al lavoro?Dovevano organizzarsi meglio".

E via discorrendo.
L'entusiasmo non deve essere cieco ed acritico, ma santissimo Iddio, ogni tanto un pò di entusiasmo ci deve essere. Poi si tirano le somme, e quello che non è andato bene verrà verificato e vagliato serenamente e severamnete.

Sempre che non sia troppo tardi per accorgersi che tutto così schivo non faceva, perchè i treni, anche quelli ad alta velocità, difficilmente tornano indietro.

 
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nuotare contromano

Post n°3 pubblicato il 20 Dicembre 2005 da artneedstime

Cosa ti credi?
Pensi che sia fottutamente semplice?

La parola d'ordine è ACCONTENTARSI. Ti laurei in corso, e sei l'ultimo cretino che dovrebbe partire per il militare senza volerlo. Allora trovi l'unico lavoro che trovi, sempre meglio che perdere un anno. Poi ti lasciano a casa: "C'è crisi, ci saranno casse integrazioni".

E tu sei apprendista, non puoi averle, quindi fuori dalle palle. L'importante è accontentarsi. Accontentarsi di stages, accontentarsi di un euro l'ora, accontentarsi e leccarsi le dita se ti propongono di andare a fare il "segretario".
Leggi: lo sguattero. Quello che ha le colpe, tutte, anche quelle degli altri. Quello che va a lavorare il nove dicembre da solo in tutto il palazzo, "perchè i colleghi vorrebbero fare ponte, ma qualcuno lo studio deve tenerlo aperto".
Quello che si deve ACCONTENTARE. Perchè è assunto.

Sei a lavorare. Che cazzo vuoi di più?

E poco importa se tu hai investito anni della tua vita in qualcosa che non riesci a fare. Hai catalogato macchine, fatto ricerche su internet, fritto patatine a chili, recensito fiere in un database, risporto al telefono di un commercialista, preso appuntamenti, venduto pacchetti telefonici rompendo le palle alla gente.

Ma mai hai fatto qualcosa che anche solo lontanamente ti potesse interessare.
Perchè l'importante è essere felici della tua assoluta mancanza di prospettive.

E tanti auguri.

 
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i cinque cerchi si stanno congiungendo.

Post n°2 pubblicato il 12 Dicembre 2005 da artneedstime

E' strano vivere in una città come Torino in un momento come questo.

Viviamo come al solito senza mezzi termini. Ci sono quelli che "a cosa vuoi che seravno due settimane, se poi tutto torna grigio come al solito." e quelli che "l'olimpiade è la manna dal cielo che risolverà tutti i mali.

La verità, come al solito, sta nel mezzo.

Non possiamo certo illuderci cha basti un anno di manifestazioni, eventi e crescita turistica per recidere quel filo che lega la mole alle ciminiere di Mirafiori.
Non possiamo illuderci che tutto cambi.
Mamma FIAT ha dato da mangiare a generazioni di persone che venivano qui anche da lontano ( i miei dalla Liguria..abbastanza lontano?) a trovare l'America in linea.
E ora i figli di quelli là sono le stesse perone che vivono a progetto.

Non possiamo illuderci che basti una ventata di cemento nuovo e corsi nuovi e stadi perfetti per cambiare la situazione.

Ma Torino non è solo una grande bambina orfana della mamma auto. A parte il fatto che la mamma auto si sta gradualmente alzando dal suo letto di malattia, e comunque di estreme unzioni non ne vuole ancora sentire parlare.

Torino è una sotterraneità spaventosa di arte, brulichio di movimenti che non riescono a venire a galla.
Città di giovani artisti o aspiranti tali, che provano a fare conoscere quello che fanno, quello che sono.
Qualcuno ce la fa, e li vediamo su mtv, qualcuno ci prova.Con la convinzione che, sebbene sembri impossibile, si possa fare uscire qualcosa anche da palazzi che non siano di Roma o Milano.

 
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ed eccoci qua!

Post n°1 pubblicato il 09 Dicembre 2005 da artneedstime

Se siete passati da queste parti per caso, se qualcuno (io) vi ci ha invitato, se non avete di meglio da fare...

vi dò il benvenuto nel mio blog.

Immagino uno spazio comune, dove scambiarci opinioni, informazioni e pensieri..ecco: pensieri.

Scrivo, vendo e regalo parole.Mi piacerebbe che anche chi passa di qua facesse lo stesso, per proporre i propri pensieri, poesie, piccoli racconti, o testi di canzoni.

La libertà d'espressione cambia il mondo..

 
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