Creato da umamau0 il 15/04/2008

Sarcophaga Carnaria

ciò che è non può essere vero

 

 

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Folie Baudelaire

Post n°36 pubblicato il 10 Novembre 2014 da umamau0
Foto di umamau0

 

“Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d'ombra e di luce”. Anna Karenina


“Hai letto Folie Baudelaire? È un bel libro. Francesca lo adora, dice che Calasso è più bravo di Eco”

“Lascia perdere, mi piacerebbe, ma lo sai, non leggo molto ultimamente”

“Eppure, con Barbara che insegna lettere, i libri in casa non ti dovrebbero mancare”

“Sì, in casa ne abbiamo fin troppi. Ma è il tempo che manca: vado sempre di corsa, lo sai, con il lavoro, gli allenamenti, la moglie e i bambini piccoli. Mi rimane poco per fare altro. Lei legge tanto e quest’anno mi ha costretto ad accompagnarla al Festivaletteratura di Mantova: una settimana d’inferno. Con le sue colleghe e lei che rincorrevano gli scrittori come delle ragazzine per farsi fare l’autografo. Le dovevi vedere come esultavano dopo che Carofiglio gli aveva fatto la dedica. Incredibile”

“Davvero? Non ci credo”

“Sì, ho visto cose da non crederci. Tutte queste persone che si affollavano agli incontri con gli scrittori; che litigavano per bottigliette d’acqua e caffè gratis. Addirittura una collega di Barbara, alla signorina che distribuiva le buste di plastica dell’Enel, ha detto: “Sono un’insegnante e pretendo la busta blu, signorina” Capisci? È stata una settimana vomitevole con tutta questa gente che correva, che si affollava per non so che cosa.”

“Posso immaginare, io e Francesca ci siamo stati l’anno scorso per vedere Jonathan Coe, ma è stata una delusione. Mantova è bellissima ma invasa da tutte quelle persone è invivibile”

“Scusa, mi squilla il telefono: torno subito”

“Vai, Vai pure, resto qui, non scappo, tanto devi pagare tu”

“Era Barbara, dice che Alice ha la febbre alta e non le passa, devo scappare, scusami ma devo portarla di corsa al pronto soccorso. Mi perdoni?”

“Sì sì, certo che ti perdono Sergio, figurati. Corri, corri, la bimba sta male e ha bisogno di te. Ci vediamo domani all’allenamento.”


Sergio mi conosce alla perfezione, sa quello che penso e sa come sono fatto. Lo sa da tanto tempo, ormai. Siamo cresciuti insieme. La stessa strada, la stessa scuola, la stessa squadra. L’università ci ha separati per un po’, ma alla fine ci siamo ritrovati nello stesso ufficio. La prima volta che mi è venuto dentro eravamo due ragazzini. Dopo gli allenamenti rimanevamo a lungo sotto la doccia insieme. La nostra intesa era perfetta: ci chiamavano Marasciulo e Spanò, i gemelli del gol di Bollate. Sergio sapeva già dove mi trovavo, prima che la palla gli arrivasse tra i piedi. Eravamo come Vialli e Mancini. E ancora oggi funziona così. Le trasferte e le gite nella stessa stanza, ma nessuno sapeva e sa niente di noi due. Le ragazzine passavano in fretta ma noi siamo rimasti insieme. Oggi, siamo sposati, abbiamo dei figli, lo stesso lavoro e tutto va come deve andare. Stiamo bene insieme e lo facciamo spesso soprattutto in pausa pranzo lontano da occhi indiscreti nei bagni dei locali e nei ristoranti. Oppure ci incontriamo dopo aver accompagnato i bambini a scuola. Lui sa quello che deve fare, sa come muoversi e conosce alla perfezione il mio corpo. Anche stasera lo abbiamo fatto. A volte sembra impossibile che sia di fronte a me. Che stia lì a guardarmi, ma stasera non è lo stesso: Mi guarda, ma non c’è, parla ma le parole risuonano cariche di silenzio e bruciano come schegge d’inferno. Stasera tutto è finito anche se non me lo dirà mai. Stasera, per la prima volta, forse si sente nudo sotto lo sguardo di tutte queste persone. Sente il ronzio di parole e colpe puntate come pistole pronte per sparare; sente gli sguardi pesanti che aprono crepe nelle sue certezze. Forse è per questo che parliamo di cazzate. Forse è anche per questo che Sergio ha deciso di indossare la divisa.

 

La ultima curda

 
 
 
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PATRICIA HIGHSMITH

"Non capisco la gente a cui piace far rumore; di conseguenza la temo, e poiché la temo, la odio. é un circolo vizioso emotivo"

 

 

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