Cet

(Hai trovato un regista? E che cazzo ci fai con un regista? Pensierino svolazzante.

Quello che so, con certa certezza, che sei una donna che conosce la compassione, la pietas, la bontà d'animo per chi soffre una perdita. E ne sono passati di anni. Cinque, sette. Boh)

Oggi è stata una giornata difficile da guardare in faccia. Una bellissima ragazzina, sedici, diciassette anni si vendeva a ricchi offerenti Non tutti possono permettersi di noleggiare una splendida creatura, una ragazzina minorenne, come Laura Rossi, di Milano. Quanto: tremila, cinque mila?

Chi cazzo se lo può permettere, qui a Regina. Politici viziosi, corrotti hanno soldi ad abbundantiam. Qualche imprenditore, ma di solito, per loro, la figa non completa il paio con il Potere, l'arroganza del potente.
Un malavitoso? Un calabrese, con molto denaro liquido da buttare. Ho seri dubbi che la ragazza abbia accettato un invito da chi ha un accento che non mente, che non perde mai del tutto.
E la testa di cazzo si sarebbe accontentato di un ungherese, una dell'est, una sudamericana, stessa età, zero rischi, meno pretese. Una straniera non rifiuta un cinque stelle, l'unica delle città, e mille euro, per una notte meglio di un'altra.

L'ispettore Ferrenaz si infilò i guanti di lattice e disse.<<Ora dovete ascoltare e osservare e stare zitti.>>
Erano due agenti e mi conoscevano. Io no. Una telefonata anonima e hanno mandato una pattuglia. Hanno parlato con la reception nella hall e sono saliti facendosi aprire la porta. Nessun altro era entrato prima di loro.

<<Ci sono due tipi di profumo in questa lussuosa stanza. Uno femminile e uno maschile. Sono due profumi di alta qualità, molto costosi. Le fragranze sono ricercate e lievi.
Kenzo, quello femminile, o qualcosa del genere. Il sapore di quello maschile lo sento contagiato, come se si fosse fatto la barba da poco e profumato: dopo barba e profumo. Direi Valentino l'uno e l'altro.>>

L'ispettore aveva fatto due passi verso il corpo della ragazzina.

Due eccellenti bottiglie di champagne vuote, ottima annata, appoggiate sul comodino in stile postmoderno. Due calice di pregio e valore. Guardò attentamente a destra e a sinistra. Un'altra bottiglia sul tappeto persiano. Nel resto della camera, una suite, tutto era in ordine, apparentemente in ordine. Sembrava dormire con i suoi capelli lunghi e castani e la pelle dorata di sole e mare.

Due eccellenti bottiglie di champagne vuote, ottima annata, appoggiate sul comodino in stile postmoderno. Due calice di pregio e valore. Guardò attentamente a destra e a sinistra. Un'altra bottiglia sul tappeto persiano. Nel resto della camera, una suite, tutto era in ordine, apparentemente in ordine. Sembrava dormire con i suoi capelli lunghi e castani e la pelle dorata di sole e mare.

In certi momenti Ferrenaz veniva preso, incontenibilmente avvolto, da brani, poesie, incipit che conosceva a memoria o quasi. ( Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-lita...)

E la musica era quella di un concerto tosto a Genova, negli anni ruggenti. In un teatro che ora non c'è più. E a noi conservatori gira il cazzo.

<<Se lei si chiama Laura Rossi io sono Grace Kelly e voi Gianni e Pinotto. Andate giù, guardate chi era presente ieri notte. Se ha il telefono spento la mandate a prendere. Prendete quella cazzo di carta d'identità e fatte un fax in centrale e vedete cosa riescono a fare. Se ci sono curiosi e pseudo giornali levateli dai coglioni.>>

E la musica era quella di un concerto tosto a Genova, negli anni ruggenti. In un teatro che ora non c'è più. E a noi conservatori gira il cazzo.

<<Se lei si chiama Laura Rossi io sono Grace Kelly e voi Gianni e Pinotto. Andate giù, guardate chi era presente ieri notte. Se ha il telefono spento la mandate a prendere. Prendete quella cazzo di carta d'identità e fatte un fax in centrale e vedete cosa riescono a fare. Se ci sono curiosi e pseudo giornali levateli dai coglioni. Ah, cercate il titolare. E tenetelo giù.>>

Era stata presa a pugni, a schiaffi, a frustate sulle cosce, sulle natiche. La schiena doveva essere una cartina geografica strappata, lacerata. La sua borsa era completamente rovesciata.
(Perché cazzo una ragazza, giovane e molto bella decide di fare la escort?)

La ragazza conosceva perfettamente il suo assassino. Sapeva quello che faceva, non si muoveva con leggerezza. Non erano pensieri, l'ispettore parlava piano piano, ma al di là del timbro di voce, teneva una lezione, ripassava.

Ferrenaz si zittì e resto marmoreo. Sentì una sinfonia di Borodin. Non è stata uccisa dalle percosse, è stata strangolata e soffocata. Probabilmente mentre la sodomizzava...

Chi chiude le porte in faccia non sa parlare, esprimersi, non è strutturato. Non ha strumenti intellettivi per essere “fermi nella tolleranza”.

Ci scommetterei una palla, due no, che, per limiti innati o acquisiti hanno sempre oscillato, come una pendola che, fastidiosamente, batte le ore. E regolarmente sono precipitati, per un altro alibi da raccontare. C'è che non può fare a meno di andare al di là.

Alberto ferrenaz

Scrivere poesie non è difficile. Difficile è viverle.

Il Jazz  è improvvisazione

stefano bollani