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VOTO

Post n°214 pubblicato il 24 Maggio 2014 da astrografica
 

Mi rivolgo a te. Si dai, a te. 
Quello che mi guarda tutti i sabato al gazebo, oppure mentre faccio volantinaggio, o mentre non faccio assolutamente nulla ma ho una spilla del MoVimento 5 Stelle addosso.
A te che sei passato cento volte davanti al nostro magazzino vuoto con i manifesti sulla porta, o con dentro noi che discutevamo del programma o ci si rilassava bevendo una birra.
Lo so cosa senti.
Conosco perfettamente i tuoi sentimenti, li ho avuti anche io.
Sei indignato quanto noi, incazzato più di noi, ma non ti fidi. E poi "Grillo urla..."
Lo capisco. Hai ragione tu.
Vorresti ma "non puoi". Perché sei legato alle tue tradizioni, perché ti hanno promesso o già dato qualcosa e sei riconoscente a qualcuno, o perché non ti fidi più. È umano, è normale. 
Quante volte avresti voluto fermarti, anche solo per chiedere qualcosa in più di quanto di danno i media su di noi?
Quante volte sei arrivato ad un centimetro dal farlo e poi hai rinunciato perché avevi troppi occhi addosso?
È di quel centimetro che ti voglio parlare. Non della tua indecisione: del tuo orgoglio, della tua forza.
La gente non affoga in mare aperto ma negli ultimi metri che la separa dalla riva, dalla salvezza. A volte perché perde la forza e la speranza di farcela.
Ti chiedo di avere il coraggio di fare anche quegli ultimi metri tra te e la terraferma.
Perché domenica 25 maggio, la distanza che c'è tra la speranza di salvarti e l'oblio, è quella tra la punta della tua matita e la scheda elettorale. Pochi millimetri che valgono così tanto.
Lo so che esiterai, che per un attimo avrai la tentazione di rimettere la croce dove l'hai sempre messa. Puoi farlo, è un tuo diritto. Ma secondo me sceglieresti di non cambiare, di rimanere in mezzo alle onde fermo, non nuotando nemmeno più, sperando di non affogare.
L'unico modo di avere qualcosa che non hai mai avuto, è essere pronto a fare qualcosa che non hai mai fatto. Riflettici
Buon voto

 
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