Il Vento Del TempoDa un'antica leggenda tramandata di padre in figlio, nasce un romanzo...Storie e leggende da Atlantide! |
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« Ode al cane | Buon Natale a... » |
Ero al lavoro con la TV accesa sul canale italiano, non mi ero accorto di nulla! All'improvviso un gruppo di miei colleghi italiani si avvicina alla TV preoccupati. Incuriosito mi avvicino anche io e quello che vedo mi fa rabbrividire! Scene di guerriglia urbana che ricordano quelle di violenza degli anni '70. Le avvisaglie che la protesta poteva essere più dura ci sono state prima davanti al Senato e poi nei pressi della Camera. Dal corteo a più riprese si sono staccati gruppetti di ragazzi. Li guardo... volto travisato da sciarpe nere e cappuccio nero della felpa, tutti ragazzi giovanissimi, poca politica in testa ma molte azioni di violenza urbana nel curriculum: risse in strada e da stadio. Lanciano bottiglie e petardi contro i blindati. Alcuni sacchetti di letame e poi fumogeni e bombe carta in via degli Astalli, una strada proprio dietro palazzo Grazioli. Davanti al Senato ancora petardi, bombe carta, vernice colorata e fumogeni. Il tentato assalto ad alcuni blindati con pale e mattoni, presi da un camioncino, provoca la prima carica della polizia. Da qui in poi è la cronaca di un giorno di violenza inaudita. I nuovi black bloc si staccano dal corteo e in poche centinaia seminano terrore e devastazione. Ovunque passano sfondano le vetrate di banche, danneggiano auto, sradicano segnali stradali e li usano come ariete contro le vetrine. Questi personaggi non hanno nulla a che fare con i cortei che manifestavano prima. I violenti percorrono il lungotevere incendiando cassonetti e raccogliendo armi improvvisate. Poi arrivano a piazza del Popolo, diretti a Montecitorio, e a via del Corso si scatena la battaglia urbana con l’assalto a tre blindati della Guardia di Finanza a colpi di bottiglie, bastoni, pietre. Mazze vengono usate per malmenare i finanzieri che sono a bordo. Una scena in particolare mi stringe il cuore, vedo uno dei militari, è inginocchiato a terra, quasi sopraffatto da alcuni giovani, con la pistola d’ordinanza impugnata nella mano destra, sembra difenderla dai manifestanti che volgliono sottrargliela. Poi fortunatamente arriva un suo collega che riesce a portarlo in salvo e tenedolo quasi abbracciato lo porta via. Il fumo dei lacrimogeni e dei petardi invade via del Corso e le vie dello shopping ormai deserte con i negozianti asserragliati dentro e turisti e romani che fuggono. I teppisti addirittura erigono una barricata con cassonetti, fioriere, sedie tavolini dei bar di lusso di Piazza del Popolo. Poi le danno fuoco e creano una barriera di fiamme tra loro e i blindati che avanzano e spazzano via tutto. Restimo tutti in silenzio, guardando la TV sgomenti. increduli. Dov'è finita la lotta ai principi fondamentali della non violenza? Maesti di questa filosofia ne abbiamo a bizzeffe, basta citare Ghandi, Marting Luther King, Nelson Mandela e, tanto per non andare troppo indietro nella storia, Aung san Suu Kyi. Se questa gente voleva ottenere l'appoggio dei cittadini romani alla causa contro un governo, giudicato, inacettabile, in questo modo hanno solo ottenuto disgusto. Vi lascio con una celebre frase di Gandhi, forse troverete fonte di riflessione: |
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Una cosa simile, comunque, avvenne in Inghilterra, quando nel 1990 la Tatcher cercò di riappioppare la poll tax e gli inglesi si fecero sentire (di nuovo) violentemente, purtroppo. Però almeno la legge e la Tatcher vennero fatti fuori...
"Ne è un esempio il balletto politico-istituzionale di questi mesi, scatenato da richieste aprioristiche di dimissioni del governo a tutti i costi.
Ora, l’instabilità politica non è mai considerata un bene, questo è ovvio. Ma ciò che dovrebbe essere ancor più ovvio è che in queste settimane ci si sta giocando il futuro della moneta unica, della sua credibilità e i destini della costruzione dell?Unione Europea.
Più in concreto, i mercati finanziari sono nervosi da settimane, a causa della sfiducia sul debito sovrano di alcuni membri dell’area Euro, ritenuti troppo disordinati nella contabilità pubblica, tali da porre in pericolo la sostenibilità dei loro impegni verso il mercato.
A torto o ragione, prima la Grecia, poi l’Irlanda e più di recente il Portogallo sono stati presi di mira da un’ondata turbolenta dei mercati, che hanno fatto impennare i loro spread con i bund tedeschi, anche nell’ordine di 600-700 punti base.
Non solo; la stessa Spagna, che ha subito un deterioramento dei propri conti pubblici, in questi ultimi due anni di crisi, avendo anche accumulato un alto tasso di indebitamento del settore privato, in passato, sta facendo i conti con una sfiducia dei mercati, che non sfocia, ad oggi, in una vera crisi di nervi, solo grazie alla messa in sicurezza dell’Europa di Paesi collegati come il Portogallo.
L’Italia, con un debito pubblico vicino al 120%, ha potuto evitare tale nevrosi, solo per il suo basso indebitamento privato e per la tenuta dei conti pubblici, dal 2008 ad oggi.
Ma pensare che il credito di fiducia che i mercati hanno mostrato all’Italia sia eterno è un grave errore. Oggi più che mai aprire una crisi dagli sbocchi incerti significa alimentare tensioni e paure, tali da rimettere in gioco ciò che di buono abbiamo ottenuto in questi anni: il bene fiducia, appunto.
Si spera che anche la politica italiana, apparentemente sorda alle istanze del Paese reale, sia più accorta di quanto abbia mostrato, in questi ultimi mesi."
Siamo veramente sicuri di non voler finire come la Grecia? Quindi vedere tutti i nostri risparmi andare in fumo?? Siamo veramente sicuri che quello che abbiamo adesso, se pur traballante, non sia la cosa migliore per il momento? Se proprio vogliamo "risparmiare" iniziamo a dimezzare questa folta di politici che NOI paghiamo, quasi inutilmente, e mettere da parte quei stipendi esorbitanti per utilizzarli in altro modo. Tu non hai lavoro, credo che un sussidio, al momento ti farebbe piacere, per poter andare avanti. Ma se i soldi che dovrebbero essere destinati a te, vengono invece impiegati per pagare questi politici, i loro portaborse, segretari e tutto quello che gira intorno alla politica, ti sembra una cosa giusta??? Per me non lo è, ma in ogni caso, essendo un attimino informato, quanto basta per stringere le spalle e tirare un sospiro di sollevo, di movimenti di borsa, adesso e ripeto adesso, si è scelto il danno meno dannoso. :))
So solo che di danni comunque ne sono stati fatti troppi.
Io sono disoccupata ed ho anche finito il sussidio, poi sono troppo vecchia (secondo le leggi attuali) per lavotare e troppo giovane per la pensione. Come me siamo ci sono tanti. Non co cosa altro aggiungere...Ognuno guarda al suo orticello, purtroppo.